Scusate il ritardo

Scusate il ritardo

Avete ragione. Sto perdendo il ritmo. Oramai i contributi per il blog stanno diventando sempre più rari, uno al mese quando va bene. Sarà perché ormai sono così dentro la vita di questa missione che tutto sta diventando abituale e forse ho perso il senso della novità. C’è da dire che le giornate sono intense e spesso mancano le energie mentali per scrivere. IMG_1025Ciò che però mi spinge a riprendere la comunicazione è il pensiero di tutti voi, carissime amiche e amici, e so quanto abbiate la gioia di ricevere notizie e immagini da questo angolo di mondo così speciale.

Parto da una storia che può essere triste, ma è anche un segno prezioso del Regno di Dio in mezzo a noi.
Qui vedete la foto di Ti-Souvaj (piccolo selvaggio) così denominato da Don Giuseppe Noli, perché Wilson era un bambino molto vivace, a tratti incontenibile. Probabilmente traumatizzato dalla perdita di papà e mamma, abbandonato senza una famiglia e accudito da una nonna molto anziana e povera, incapace di gestirlo. Sembra avesse una forma di epilessia che di tanto in tanto gli provocava delle crisi. E’ cresciuto fin da piccolo senza regole, imitando gli adulti che aveva intorno. A scuola non riuscivano a tenerlo in classe e lui, pur di farsi notare, era diventato un distributore vivente di versi, smorfie, urla e cantilene irriverenti. Per questo gli avevano dato anche un altro soprannome: “Ninè”, come il verso che faceva cantilenando: ninèeee ninè ninèeee ninè…. Con lui in classe era impossibile fare lezione. Ad un certo punto è stato lasciato a casa. Abbiamo tentato anche di farlo istruire in un modo più personale grazie alla disponibilità di alcuni giovani, ma era davvero difficile per lui restare seduto ad ascoltare o a scrivere. Anche in chiesa, in occasione della Messa, ne faceva di tutti i colori. Spesso lo si portava fuori a fare un giro per calmarlo un po’ oppure lo si metteva a fianco di qualche catechista dal carattere deciso. Lui comunque sprigionava una simpatia irresistibile e le sue reazioni erano anche una difesa nei confronti di altri ragazzi che lo prendevano in giro o gli facevano dei dispetti. Dopo qualche IMG_0858riflessione sul da farsi, siamo riusciti a trovare una famiglia che lo accogliesse e che gli potesse restituire l’esperienza di avere un papà, una mamma, fratelli e sorelle. Così, da poco più di un anno, è stato “adottato” dalla famiglia di Joseph, un nostro collaboratore della pastorale famigliare e ben presto i risultati si sono visti. Il ragazzo si è calmato, era sempre ben vestito e curato, riusciva ad avere un comportamento più rispettoso delle regole. Probabilmente aveva finalmente trovato tutta l’attenzione e l’affetto che gli erano sempre mancati. L’anno prossimo avrebbe potuto riprendere ad andare a scuola. Giovedì 25 giugno, è arrivata la notizia: ti Sovaj, Ninè,è morto, IMG_0623lo hanno trovato come addormentato al mattino nel suo letto. Lo avevano chiamato perché si svegliasse ed era strano che uno come lui stesse a letto a poltrire, ma ormai se ne era andato nel sonno, senza un lamento o un rumore. Chi dormiva accanto a lui non si è accorto di nulla. Turbolento come era, se n’è andato in silenzio, quasi per non disturbare. Se ne è andato, ma forse il Signore gli ha permesso di vivere il suo ultimo anno di vita, quel tanto che bastava per arrivare a sentire il dono di essere davvero amato. Appresa la triste notizia, siamo andati subito a visitare la famiglia e abbiamo IMG_1024trovato un clima colmo di dispiacere e commozione. Ho visto lo sguardo perso di Joseph, il suo nuovo papà e le lacrime della mamma adottiva che mi ripeteva: «mi chiamava “mamy”, mi abbracciava sempre prima di andare a dormire, lo ha fatto anche l’ultima sera». Già al pomeriggio abbiamo celebrato il suo funerale, il tempo di far costruire la piccola e 00_ambiente (17a)ridsemplice bara. Nell’omelia ho detto che Ti-Sovaj è ora in cielo e si darà da fare per scuotere le nuvole e fare cadere la pioggia che da due mesi non cade tanto che i raccolti sono ormai compromessi e le cisterne quasi vuote. L’altro giorno c’è stata finalmente una pioggia abbondante con tanto di tuoni e fulmini. Ho ringraziato il Buon Dio, ma anche Ti Sovaj, Ninè, che ci avrà messo del suo, facendo “ninèeee ninè ninèeee ninè” alle nuvole che indispettite hanno scaricato tutto quanto avevano..

Adesso un po’ dIMG_7454i diario di questo ultimo periodo.

Don Mauro è ancora in Italia e lo aspettiamo il 22 Luglio in tempo per celebrare la Festa Patronale di S. Anna. In questo periodo della sua permanenza in Italia, don Claudio e il sottoscritto, abbiamo gestito in prima linea la parrocchia con le sue tante attività, fatiche, problemi e consolazioni. E’stato davvero un bel tuffo  nella vita pastorale, un’immersione totale nella vita della nostra gente …

Tra le attività più intense abbiamo avuto la celebrazione delle Prime Comunioni in alcune differenti cappelle. A Mare Rouge, a LavIMG_9992altye e poi a Damè. Questo ha comportato il ripetersi dei ritiri spirituali, della preparazione ultima dei ragazzi, le Confessioni, gli incontri con i genitori e i catechisti. Un bel banco di prova e un bel rodaggio per confermare la nostra tempra missionaria.

Ecco alcune foto delle Prime Comunioni a Damè

 

IMG_0878Abbiamo celebrato la Festa Patronale della Cappella di Damè dedicata a San Tommaso. Giorni di preparazione, confessioni, momenti di preghiera, serate e infine la grande festa molto partecipata con la Messa Solenne presieduta da Padre Ivano, haitiano, ordinato da soli sei mesi. Poi il mangiare insieme e i giochi del pomeriggio. Vi metto qua un pò di foto e qualche video…

IMG_1131_renamed_16222Verso la conclusione dell’anno scolastico e pastorale, abbiamo vissuto alcune giornate con i vari gruppi al mare:  i ragazzi della catechesi, i catechisti, i giovani collaboratori, IMG_1148_renamed_8005i chierichetti….Una specie di gita di fine anno, per concludere nella gioia e nel dire grazie per quanto fatto durante l’anno.
Questo ha permesso di avere un tempo gratuito e più disteso per stare coIMG_1142_renamed_17392n i giovani e i ragazzi, e gustare qualche bel dialogo.

 

 

 

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Il problema della carenza di acqua si fa sentire. Non ha piovuto per quasi tre mesi o comunque non a sufficienza per salvare i raccolti di fagioli, mais e patate. Anche in parrocchia,
IMG_8754nonostante la buona capienza delle cisterne, abbiamo rischiato di non avere più una goccia di acqua per lavarci. Alcune fonti di acqua potabile sono rimaste senza acqua. IMG_0666Per fortuna funziona il sistema di pompaggio e distribuzione realizzato a Mare Rouge anche se si è dovuto ridurre l’orario della distribuzione.
IMG_1212Temiamo che questa siccità, che sembra ora cominciare a risolversi, porterà le sue conseguenze e i suoi effetti negativi nei prossimi mesi a causa dei mancati  raccolti. Questo vorrà dire che dovremo affrontare una prevedibile emergenza di mancanza di cibo per tante famiglie. Abbiamo già discusso con i nostri responsabili Caritas e cominciato a ipotizzare il da farsi per non trovarci impreparati.
Questi fenomeni di siccità trovano una concausa nella IMG_6953IMG_8906IMG_8907“desertificazione” provocata dal continuo taglio delle piante per la produzione di carbone. Questa produzione offre il sostentamento immediato per molte famiglie che vivono della vendita del carbone “fatto in casa”, ma in un futuro ormai prossimo le conseguenze per il cambiamento del clima saranno devastanti. Il governo tace e non interviene. IMG_6986Nessuno dei politici pare preoccuparsi. La nuova Enciclica del Papa “Laudato sì” avrebbe molto da dire alle loro coscienze. Don Claudio ha programmato di leggerla insieme ai giovani che lo desiderano, per sensibilizzarli ad una mentalità più attenta e rispettosa del creato e delle sue risorse.

 

Verso fine giugno abbiamo avuto la visita di alcuni operatori in servizio a Port au Prince nel campo della fisioterapia per i bambini con handicap.  Madda li IMG_0537ha invitati da noi per qualche giorno, per conoscere la nostra attività legata ad Aksyon Gasmi e per condividere momenti di servizio e formazione a favore dei bambini. E’ stato interessante per noi italiani comunicare con Norma argentina (che è un grosso aiuto per la formazione dei nostri operatori locali), Annette svedese, Collins irlandese e Camille francese grazie all’uso del Creolo haitiano, ognuno con i propri accenti, ma ognuno con la possibilità di intendersi con gli altri attraverso la lingua dei più poveri. E’ stato carino che la prima sera si siano presentati a cena con una buona bottiglia di vino rosso sapendo di IMG_0536stare a tavola con degli italiani. Lo abbiamo molto gradito, così come loro hanno gradito i nostri spaghetti.

 

 

Ecco, qua, adesso che ho ripreso il filo della comunicazione prometto che sarò più attivo dal mandarvi notizie in tempi più brevi.

Devo dire che tra povertà, problemi e consolazioni, ho molto apprezzato l’esperienza di preparare alla comunione il gruppo dei ragazzi di Damè. Ho potuto prepararli con i due pomeriggi di ritiro, con le Confessioni, con alcuni aspetti della liturgia della celebrazione. Sono finalmente entrato un pò di più nel loro cuore, nel loro modo di credere e di vivere
Ero davvero emozionato anch’io quando dopo la Comunione le ragazze hanno danzato il loro grazie davanti al taberbacolo.
Chiudo anch’io con questo canto di ringraziamento.
Alla prossima, che sarà presto, ve lo prometto.
Ciao
Don Levi

ME AYISYEN

Me ayisyen
Mese di maggio haitiano

IMG_9135Carissimi amici e amiche, è già passato quasi un mese e non ho trovato il tempo e l’ispirazione per aggiornare le notizie sulla “nostra” missione ad Haiti, dico “nostra” non a caso, perché davvero sento di vivere questa avventura insieme a tutti voi e grazie a tutti voi.
In questo tempo pasquale, nella liturgia di ogni giorno, abbiamo letto il libro degli Atti degli Apostoli. Ho potuto riconfrontarmi con lo stile missionario di San Paolo e ho rilevato come lo stesso grande apostolo ha imparato strada facendo, ha imparato dai suoi stessi errori, ha imparato a dare sempre più ascolto alle persone e alle situazioni. Ha mostrato una grande docilità allo Spirito Santo e ha sempre sentito Gesù vicino a lui come in quella notte a Gerusalemme, quando il Signore gli parlò: “Coraggio, come hai testimoniato a Gerusalemme …così è necessario che tua dia testimonianza anche a Roma” (At 23, 11). Alla fine troviamo Paolo agli arresti domiciliari a RIMG_8824oma, sorvegliato da un soldato, ma lasciato libero di ricevere la visita di tutti coloro che lo desideravano e di poter parlare loro di Gesù (At 28, 30-31). Dopo tanto viaggiare, fare e strafare per la missione, eccolo costretto a stare fermo; lui in arresto, ma non il IMG_9476Vangelo, perché l’annuncio della Buona Notizia non si ferma e nessuno potrà mai fermarlo.
Detto questo, eccoci qui, noi missionari dilettanti, ad imparare ogni giorno cosa vuol dire vivere ed annunciare il vangelo con il popolo del nord ovest di Haiti, vivere il confronto con una povertà che ti provoca ogni giorno, che ti strugge il cuore e che ti fa anche arrabbiare per tanta ingiustizia.
Il 18 MaggIMG_9396io abbiamo festeggiato il giorno del DRAPO, cioè della bandiera, festa nazionale sottotono dal punto di vista del coinvolgimento delle autorità civili, mentre più sentita dai nostri giovani del gruppo Kirò. Nell’IMG_9399omelia della Messa a Kot de Fè mi sono trovato a dire che dopo tanti nemici avuti in passato, dagli spagnoli, ai francesi e ad altri che hanno schiavizzato, sfruttato e colonizzato, il vero nemico per il popolo haitiano è nel cuore stesso di certi haitiani. I IMG_9462governi haitiani spesso hanno fatto peggio dei colonizzatori del passato e anche ora fanno molto poco, troppo poco per il bene della gente. Domenica 9 agosto 2015 ci saranno le elezioni politiche per eleggere il nuovo governo, speriamo davvero che sia una buona chance per un cambiamento decisivo e incisivo. I giovani che cantano e danzano in questo video per onorare la bandiera del proprio paese meritano tutta la speranza di un futuro migliore.


Stiamo per concludere un mese di Maggio assai ricco di esperienze. Don Mauro è partito per l’Italia l’8 Maggio e ci ha lasciato un calendario pieno di impegni e di lavoro pastorale. Don Claudio e io, stiamo saggiando cosa vuol dire avere in mano la responsabilità diretta della missione in tutti i suoi molteplici aspetti. Per ora ce la caviamo bene, eh… eh… Ci sta facendo sempre più riflettere il rapporto tra l’annuncio del Vangelo e la risposta concreta ai tanti bisogni. L’insistenza del chiedere da parte loro a volte è sfiancante, soprattutto per noi che desideriamo per loro una capacità di reagire alla povertà che non sia solo il tendere la mano per chiedere. Ci domandiamo: e se noi non fossimo qui? A chi si rivolgerebbero? C’è in giro una battuta che ci deve far riflettere: “Se vuoi il Vangelo vai dal pastore protestante, se IMG_9491vuoi il pane vai dal padre cattolico”. Noi cerchiamo di dare tutti e due e non far mancare uno senza l’altro, il pane del Vangelo ben farcito con il pane della Carità, questa è una buona ricetta “cattolica”!
Don Mauro ci ha già telefonato e scritto dall’Italia e si tiene informato su come vanno le cose. Gli auguriamo di celebrare con gioia il suo 50° di Messa e di vivere un bel periodo di meritata vacanza. Lo aspettiamo per il suo ritorno il 23 luglio.
IMG_8979Durante il mese di Maggio, anche qui da noi si dà molta importanza alla devozione mariana. Ogni lunedì, ad esempio, ci si trova nel tardo pomeriggio in una zona diversa IMG_8984della parrocchia a recitare il Rosario e per un momento di riflessione e c’è un gruppo parrocchiale che ha l’incarico di animare il tutto.

 

IMG_8690Stiamo ultimando la preparazione per il dono della Prima Comunione che verrà celebrato in date diverse nelle quattro cappelle.

C’è stato l’esame di ammissione al sacramento, una specie di verifica IMG_8696finale sul cammino che ciascuno ha fatto, con tanto di colloquio con i membri della commissione dei catechisti. Che serietà! E se succedesse da noi?

IMG_9359Un buon gruppo tra loro (come ogni anno) non era ancora stato battezzato ed è così che in diversi tempi stiamo amministrando il Battesimo, cappella per cappella.                     Io ho potuto così celebrare i miei primi battesimi haitiani, domenica 17 maggio. Erano ben 17 e li abbiamo battezzati durante la Messa della domenica mattino a Damè. Una grande emozione, nonostante i IMG_9370tanti battesimi già amministrati in 30 anni di vita da prete.

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In questi giorni, dal 9 maggio fino a domenica 24, è stata presente tra noi una equipe di 4 specialisti italiani in fisioterapia per i bambini diversamente abili, guidata come sempre dal dottor Carlo di IMG_8952Imperia. Ogni anno si rinnova questa bella possibilità a favore dei nostri bambini di aksyon Gasmi e a vantaggio della formazione dei nostri operatori locali. Così Valeria, Chiara e Fabio, hanno potuto rendersi conto della situazione e offrire la loro professionalità per sostenere il lavoro della nostra equipe haitiana. Tutto questo è stato possibile per la regia e l’interessamento di Madda che da anni tiene le relazioni con l’attività medica di Carlo e di sua moglie Caterina… e che non perde occasione per cercare collaborazioni di alta qualità per il bene dei nostri piccoli più in difficoltà. Tutti i giorni avevano le varie visite presso i nostri dispensari o a casa di qualche bambino. Al pomeriggio hanno tenuto corsi di formazione IMG_8951per i nostri operatori locali. La presenza del dottor Carlo è stata provvidenziale per fare delle visite ad altri ammalati e per valutare il da farsi per certe situazioni difficili. Carlo e Madda sono andati in giornata fino a Port au Prince per portare in un ospedale più attrezzato un bambino in grave pericolo di vita e un adulto con una gamba fratturata da tempo in un incidente. Un viaggio di 15 ore in Jeep, tra andata e ritorno, con le strade impraticabili della nostra zona!

Vi metto qui alcune foto del loro lavoro e della loro presenza. Alla fine, come con tutti, ecco il giorno tutto spiaggia, mare e sole del nostro piccolo paradiso caraibico di Mòl Sen Nicola.

IMG_9236Tra le esperienze piccole, ma significative, che mi pare bello raccontare posso parlarvi di quanto ho visto durante una visita ai malati. Durante il giro programmato ci IMG_9228siamo fermati a casa di madam Woland, una nostra volontaria, per visitare anche suo figlio Estenà di 9 anni, che nel giocare era caduto a terra violentemente e si IMG_9232era rotto dei denti. Il trauma, il gonfiore, il trattamento medico lo avevano fatto assentare da scuola per diversi giorni. Arrivati a casa sua ecco arrivare insieme a noi un bel gruppo di studenti in divisa scolastica guidati dal loro insegnante. Era la classe frequentata da Estenà e che erano venuti a fagli visita e a pregare per lui. Lo hanno salutato stringendogli la mano e hanno cantato e poi pregato per lui con il salmo del Buon Pastore. Vi lascio qui il video di quel momento e vi lascio considerare come sia stato bello questo gesto e come sia di buon esempio anche per noi italiani.

Domenica 24 abbiamo celebrato la Pentecoste con l’animazione del cosiddetto gruppo carismatico (gwoup karismatik) e mettendo al centro della festa tutti i nostri “Sous Renmen”. Per questi bambini, giovani e adulti così speciali nel provocare l’amore del Signore, c’era il posto in prima fila in chiesa e IMG_9794poi è stata loro offerta una festa animata e un buon e immancabile pasto per tutti.

Domenica prossima si festeggiano tutte le mamme e a quanto IMG_7603pare è una festa molto sentita nelle nostre comunità. Sembra che nell’animo haitiano ci sia un forte senso di riconoscenza per la madre, non solo come fonte della vita, ma anche perché, spesso, ogni giorno, è la mamma che dona se stessa per far vivere i figli, lottando contro la miseria e togliendosi il pane di bocca per loro se necessario.

IMG_9191Infine vi aggiungo qualche foto delle case che sto visitando per rendervi partecipi del bisogno che queste famiglie hanno per migliorare la loro condizione di vita. I nostri fondi per ora non permettono di continuare alcun intervento e stiamo cercando di solleticare la provvidenza per sperare di poter fare qualcosa. Le case che vedete sono abitate da 6 a 10 persone, tra anziani, genitori e bambini. In questi prossimi giorni, dopo tante visite fatte,  insieme ai responsabili Caritas faremo il bilancio della situazione per individuare una scaletta di interventi. Credo di aver già visto più di 200 situazioni nel bisogno e tra queste, almeno una quindicina sono davvero in condizioni disumane

Missyon Rock 2015Un grande grazie a tutti e specialmente un grande grazie personale al gruppo Missionario “Le formiche” per il loro sostegno e la loro bellissima testimonianza. Ho visto che il “Mission Rock” è andato benissimo. Invito tutti ad andare a vedere le foto del gruppo su facebook.

11263111_817799181645032_5692903977228694577_nNon posso dimenticare la Comunità della parrocchia Sacro Cuore di Melzo che oggi conclude la grande 11214080_820236241401326_1146817600280791503_nfesta patronale. Ho visto alcune immagini piene di gioia e di partecipazione. Ho visto don Domenico danzare, ho visto le immagini di tanti giovani presenti per animare la festa. Complimenti. Per ora mi accontento di guardare le foto su Facebook, ma forse l’anno prossimo…. chissà….
Un abbraccione per tutti e una benedizione haitiana in particolare per tutti i responsabili e in special modo per suor Carla e suor Pieralba

Con questo chiudo e spero che la novità dei filmati vi piaccia.
Orewa, n ap we anko, arrivederci!

LAVI BYEN VIVAN

Lavi Byen Vivan
Vita da risorti

nepalhome

Oggi, finalmente ho l’occasione di riprendere il nostro contatto per offrire qualche notizia. Abbiamo avuto, infatti, qualche difficoltà di connessione.

Nel cominciare non riesco a non Ship with large number of undocumented migrants runs aground at Rhodespensare all’ennesima catastrofe che ha mietuto così tante vittime in un’altra zona povera del mondo. Penso infatti al terremoto che ha colpito il Nepal, alle vittime, alle immagini IMG_7381arrivate via internet. Così non posso dimenticare le centinaia di profughi che hanno perso la vita nel nostro mare di casa.
Se non ci fosse un buon collegamento internet, (e noi, qui a Mare Rouge, siamo  fortunati, perchè basta spostarsi di qualche chilometro è già il segnale si perde) sarebbe molto difficile ricevere informazioni di ciò che sta succedendo nel mondo. Non ci sono giornali, non c’è la tv, le radio locali nil-centro-di-katmandu-devastato-dal-terremoto-almeno-150-vittime-nella-sola-capitale-3bmeteo-64355on danno certe notizie.
Siamo nel cuore

dei Caraibi,

ma a volte è come se fossimo ai confini del mondo, isolati su un’isola e nella parte più isolata dell’isola.
Cosi, ora, agterremoto-nepal-ocho-reutersgiungo la nostra preghiera e la nostra solidarietà alla vostra e a quella di tutti coloro che hanno un cuore e uno spirito evangelico.

Spero proprio che il cinismo e la chiusura mentale di certi personaggi pseudo politici italiani non faccia venire meno la nostra sensibilità cristiana verso tutti i poveri, al di là di razze, distanze, ideologie e religioni.

Intitolerei questIMG_8238o contributo, VITA DA RISORTI, perché i poveri di qui ci insegnano che ogni giorno è una resurrezione.

Ci possono insegnare infatti che restare bloccati IMG_8431nello scoraggiamento o nella rassegnazione passiva è come restare sepolti nella morte. A volte penso che in certe situazioni di povertà, già il fatto di alzarsi dal proprio giaciglio IMG_8326e incominciare una nuova giornata non sapendo se mangerai o come potrai arrangiarti per arrivare fino a sera, è già un grande atto di coraggio, uno slancio di risurrezione. Il sorriso dei bambini poi, la loro voglia di IMG_8265vivere, sono un continuo appello pasquale che invita a non lasciare spazio alla rassegnazione e a metterci tutto il nostro impegno.

Inizio a parlare di una delle ultime attività in cui sono stato coinvolto. Madda, collaboratrice responsabile del progetto Gasmi per la cura e la pastorale dei bambini con handicap, mi aveva da tempo invitato a visitare alcune case bisognose di intervento.  Infatti, in questi mesi, ho dato molto tempo per visitare case e IMG_8491situazioni segnalate dalla nostra lunghissima lista della Caritas parrocchiale, ma non avevo ancora avuto l’occasione di vedere le situazioni della lista IMG_8284speciale delle famiglie del progetto Gasmi.
Così, pur incontrando le ennesime testimonianze di degrado abitativo, ho trovato anche il sorriso di questi nostri bambini e l’amore (non così scontato) dei famigliariIMG_8515i per bambini così “speciali”. Qui da noi, l’handicap può essere visto come un ulteriore maledizione in una situazione già marcata dalla povertà, eppure, almeno in questi casi, anche grazie al sostegno dell’attività dei nostri operatori Gasmi, questi bambini non sono abbandonati a morire in un angolo o trattati come “bestioline”, anzi, sono messi al centro dell’affetto e della premura di tutta la famiglia. Credo che anche questo è un segno PasquIMG_8582ale, un segno di “vita da risorti” che non deve essere dimenticato. Si lavora da anni e intensamente per generare una nuova sensibilità verso i più deboli, ed ora, qua e là, cominciamo a vederne i frutti pieni di  speranza.

A proposito, dall’Italia, attendiamo la visita ormai annuale del dottor Carlo e di altri dello staff italiano, specialisti nella fisioterapia dei bambini con handicap. Arriveranno da noi l’8 maggio e staranno qui circa due sIMG_8258ettimane.

Li aspettiamo con gioia.

Un altro bel segno pasquale è stata la visita di un gruppo di giovani dell’università di Miami, guidati dal nostro amico italo americano Antonio Vinciguerra. Da anni Antonio IMG_8243anima in Miami una collaborazione di aiuto per Haiti e in particolare per alcune parrocchie della nostra diocesi. Anche qui a Mare Rouge aveva trovato fondi per dare la luce nelle case con piccoli pannelli solari e altre iniziative di promozione dello sviluppo. Questo gruppo di giovani universitari era questa volta molto interessato alla coltivazione locale del caffè e IMG_8271sullo sviluppo agricolo della zona.

Sulla questione di promuovere lo sviluppo agricolo della nostra zona, possiamo annunciare con grande soddisfazione la futura realizzazione dIMG_8194i un importante progetto agricolo promosso dalla CEI (e “benedetto” da Papa Francesco in persona in occasione del V anniversario del terremoto) insieme ai vescovi haitiani e ideato da un gruppo di vIMG_8197olontari di Torino guidati da Roberto Bellucci          

Si tratta di realizzare una sistema agricolo articolato che comprende la raccolta dell’acqua piovana e la conseguente irrigazione che possa permettere una nuova tecnica di coltivazione e soprattutto un pascolo adatto all’allevamento di bestiame. Vorrebbe diventare un centro agricolo sperimentale e formativo, in grado di orientare gli agricoltori e gli allevatori della zona IMG_8207a maturare un livello più efficace, alternativo e più produttivo rispetto al metodo tradizionale. C’è già il terreno acquistato da tempo e c’è un comitato di persone e tecnici della nostra comunitIMG_8213à che sta collaborando con i responsabili italiani del progetto. L’altro giorno siamo stati sul posto per controllare le misure del terreno e la fattibilità concreta.   Ifondi sono già stati preventivati dalla CEI e il tutto potrà avviarsi nei prossimi mesi. 

Ne parleremo in dettaglio nelle prossime puntate. Alleluia!

                                                                      

Se volete qui c’è il file con la descrizione in francese di tutto il progetto  

Project MRH _Mare-Rouge Haiti_VSP 2014.05_fr   

doc1 PROJET MARE ROUGE-journu00E9e au Vatican ver 16012015 

                                                      

IMG_8371Don Mauro si appresta a partire per un meritato periodo di vacanza in Italia, dopo tre anni di attività continua qui a Mare Rouge. Così, don Claudio e io, faremo le sue veci, per due mesi e mezzo. Dai primi di maggio a dopo la metà di luglio, resteremo solo noi due a portare avanti le attività pastorali. Don Mauro potrà così festeggiare in Italia il 50° anniversario di ordinazione con la sua famiglia, tutti gli amici e IMG_8451suoi compagni di ordinazione. Sarà anche un ottimo banco di prova per noi due arrivati da poco più di un anno, per saggiare la nostra capacità di relazione con la gente, il nostro IMG_8598grado di comunicazione con la lingua locale e la nostra capacità di tenuta pastorale con gli haitiani. Una bella e promettente avventura, eh, eh…

 

 

 

Vi saluto con tante altre immagini…

Don Claudio continua l’esperimento di animazione domenicale per i ragazzi, come ad esempio è stato fatto nel pomeriggio della domenica di Pasqua a Damè.

Abbiamo già i contatti con il CSI e con il gruppo giovani di Cernusco sul Naviglio per l’animazione estiva di fine luglio e della prima metà di agosto prossimi.

Anche per noi, questo è il periodo delle celebrazioni dei Sacramenti.
Qui trovate le foto dei Battesimi celebrati da don Mauro per i ragazzi e i giovani che si stanno preparando alla Prima Comunione

Qualche immagine dei lavori per la costruzione della nuova cappella del Pos Cateches di Danyel. I lavori come vedete sono a buon punto.

Prevediamo l’inaugurazione della chiesa dedicata a S.Maria Maddalena per il giorno della festa patronale che sarà  Mercoledì 22 luglio. E’ un grosso impegno economico che speriamo venga sempre più sostenuto anche dagli haitiani della zona che lavorano all’estero e che hanno da tanti anni chiesto la realizzazione del progetto. C’è già una buona partecipazione della gente più semplice e povera, anche solo per lavori manuali, ma auspichiamo maggior sostegno da chi ha più possibilità economiche. L’augurio è che la presenza di questa bella Cappella possa fare da centro di animazione pastorale per tutta la zona, un avamposto davvero missionario!

E infine alcune immagini che ci parlano dell’azione Gasmi. Qui vedete le foto scattate durante una visita al piccolo dispensario di Kot de Fe dove i nostri operatori stavano facendo attività di fisioterapia e di formazione con i genitori dei bambini.

Vi ho promesso qualche storia, lo so. Non disperate.
Ciao e buon continuazione della Pasqua!

COSA MANCA ALL’AMORE?

COSA MANCA ALL’AMORE?

Cosa manca all’amore, o meglio, all’Amore con la A maiuscola, quello di Gesù per noi? Cosa manca a me, a te, alla Chiesa, perché l’Amore di Gesù possa essere più visibile e testimoniato? Cosa manca a noi per accogliere e vivere fino in fondo questo Amore? Sono queste le domande che animano il mio cuore e la mia mente in questa Settimana Santa qui ad Haiti.

IMG_7171Questa foto della bambina che tiene tra le mani la classica croce fatta con le foglie di palma sembra dire proprio questo. Gesù si mette ancora nelle nostre mani come per dirci:” prendi il mio amore e usalo bene per tutti IMG_7143coloro a cui ti mando. Prima però contemplalo, accoglilo, rendi grazie per questo dono così “costoso”. Fai questo in questi giorni santi, così il mattino di Pasqua ti vedrà rinascere con un amore più grande, più forte, più provato e più simile al mio”.

Cosa manca all’Amore? Ciascuno deve farsi questa domanda personalmente, là dove vive, con le persone che il Signore gli ha messo accanto. Ogni persona che incontri è una domanda di amore e ogni tua azione, ogni tuo gesto ne è una risposta o purtroppo un tradimento.

Cosa manca all’Amore qui ad Haiti? In fondo sono venuto ad Haiti per rispondere a questa domanda insieme a IMG_7245don Mauro, don Claudio e Madda. In fondo siamo qui perché non manchi, o manchi sempre di meno, la testimonianza dell’amore di Gesù.

IMG_7188Meditando sulla Passione ci incontriamo con i vari personaggi del Vangelo e possiamo confrontarci sul loro livello di risposta al Signore e su come essi stessi abbiano saputo accogliere l’amore di Gesù.

Mi colpisce sempre il gesto eccezionale della donna peccatrice che a Betania unge Gesù “sprecando” quel profumo così IMG_7204costoso. Lei non ha fatto calcoli, ha seguito il suo cuore in questa pazzia per il suo Signore.

Così come mi fa riflettere il gesto forzato del Cireneo, IMG_6868costretto ad aiutare Gesù, ma che poi, come pare dalla tradizione cristiana, è diventato uno dei testimoni più grandi di questo amore, un discepolo tra i più convinti. A volte IMG_6851l’amore più grande inizia in un modo non programmato e controvoglia.

Così penso ai poveri discepoli sconvolti dal dramma della Croce, incapaci di IMG_6874reagire, di stare con Gesù, fino a fuggire da lui, fino a tradirlo o a rinnegarlo. Tutta la scuola di amore di Gesù, tre anni almeno, sembra sia stata un fallimento. Ma ecco, cosa dice il IMG_6982vangelo riguardo a Pietro ”…si ricordò delle parole che Gesù gli aveva detto… E scoppiò in pianto”. Qui, l’Amore di Gesù, finalmente, comincia a dare i suoi primi frutti e presto Pietro diventerà il primo degli apostoli, il riferimento più forte per tutti gli altri, capace di confermare gli altri nella stessa Fede.

IMG_6875Così auguro a tutti noi di vivere una Settimana Santa che ci porti a colmare un tantino ciò che manca (e mancherà sempre un po’) all’Amore di Gesù, con tanto di sorprese e di nuovi slanci di cambiamento non programmati che solo lo Spirito Santo saprà suscitare nei cuori più disponibili.

 

 

Dopo questo pensierino un pochino serioso, vorrei regalarvi tante belle immagini del nostro ingresso nella Settimana Santa.

Qui le foto della celebrazione a Mare Rouge, animata dai nostri giovani

Qui le foto della celebrazione nella Cappella di Dame. Il prossimo anno mi hanno promesso che mi faranno cavalcare un vero e proprio asinello!

Nel pomeriggio i giovani, in occasione della giornata mondiale della gioventù,  hanno organizzato una conferenza aperta a tutti, hanno pranzato insieme e poi hanno invitato tutti alla tradizionale sfida di calcio tra i giovani cattolici e i giovani protestanti. Questa volta la sfida è stata tra due squadre femminili. La “nostra” in divisa rossa (regalo del CSI), ha finalmente vinto 1 a 0 (ma con due goal annullati, ingiustamente, eh..eh..)…

Con questo ci diamo appuntamento per l’immediato dopo Pasqua, con un aggiornamento pieno di notizie e di tante immagini.

Buona Settimana Santa e Buona Pasqua a tutti|

 

Byenveni

Byenveni
Bentornato

IMG_6487La foto qui a fianco non raffigura l’accoglienza per il mio ritorno ad Haiti (eh…eh..), ma si tratta del corteo festoso organizzato dalle donne di Mare Rouge in occasione dell’8 IMG_20091231_200019Marzo, anche qui molto sentito.

Mi scuso con tutti gli amici che da tempo vorrebbero notizie fresche, soprattutto dopo il breve, ma intensissimo viaggio in Italia. Pensare che nelle mie prime intenzioni doveva solo IMG_4875limitarsi al tempo necessario per celebrare il bellissimo matrimonio di mio nipote Francesco con Francesca. Poi, mi è stato fatto notare che andare e IMG_5111venire IMG_5251in 8 giorni era una pazzia, così ho prolungato per una ventina di giorni, viaggio compreso. Questo mi ha permesso di celebrare anche il Battesimo della mia prima pro-nipotina Matilde e di godermi, per quanto possibile, la gioia di stare un pochino con mamma Amalia e i miei famigliari. Ho cercato di rendermi disponibile per visitare le tante comunità e i gruppi 1013649_10205407613497098_2649049967503041615_nche ci seguono e ci sostengono, ma purtroppo non sono riuscito ad arrivare a tutti. Mi dispiace moltissimo ad esempio di non essere passato per Zibido San Giacomo. Vi prometto che la 10151992_917824798269380_971414025146276989_nprossima volta (Maggio 2016 ?) vi dedicherò una visita speciale. Ringrazio per l’accoglienza, l’amicizia e la solidarietà che ho trovato ad Arcisate, Brenno Useria, 10422077_10205407615297143_7918836403315425347_nMelzo, Desio e Abbiate Guazzone. In certi casi ho celebrato una Messa, in altri ho potuto dare una testimonianza con tanto di foto (non tutte le 16.000 disponibili, ci mancherebbe!), in altre è stata una chiacchierata tra amici, in altre addirittura la preghiera di adorazione o alcuni interventi nella catechesi dei ragazzi. Per fortuna ho avuto a disposizione una simpatica panda per percorrere tutti questi km in su e giù per la nostra diocesi. Ringrazio tutti coloro che a partire da questo hanno avviato dei progetti di solidarietà all’interno della proposta quaresimale e coloro che stanno mettendo in piedi altre iniziative. Sono stato contento di conoscere gli amic7745599i di Abbiate Guazzone che da anni sostengono con amore e generosa concretezza la nostra missione a Mare Rouge. Una bella Messa concelebrata con il parroco don Gianni e con don Claudio e a seguire la nostra testimonianza in oratorio con tutti i gruppi e le persone che operano in favore di Haiti. Il vostro legame con don Giuseppe Noli e con don Mauro è sempre stato molto forte e spero foto-2-8che possa continuare, nei limiti del possibile, anche con don Claudio e con me. Del resto, se noi qui possiamo contribuire alla “lotta” (così amano dire gli haitiani di qui) per una vita migliore è perché noi stessi riceviamo gli aiuti necessari. Possiamo dare, perché riceviamo. Anche noi poveri con i poveri, ci tocca tendere le mani, ma cerchiamo di non farle informicolare nel solo gesto passivo di chi attende e magari pretende. La cosa più importante è sempre di più facilitare l’intraprendenza e la creatività dei nostri haitiani e non sostituire lo sviluppo con l’assistenza, non dare solo risposte, ma cercarle insieme a loro.

1498985_10203368624128514_5934814946574628359_oSono stato molto contento di rivedere “Le Formiche” di Melzo e di poter trascorrere una serata con i giovani e le famiglie del 1495375_10203368625208541_6242652113599562303_ogruppo, sempre più vivo e coinvolgente. Adesso ho visto, dalle e_mail che circolano, il grosso impegno annuale del campo di lavoro per la raccolta del ferro. Vi auguro che sia una raccolta abbondante, ma soprattutto che questo renda partecipe un bel numero di persone e di giovani. Voi siete evangelicamente contagiosi, lo sapete e credeteci sempre!. Ringrazio tutta la comunità pastorale  di Melzo per la raccolta di Avvento che ha donato 2000 € per contribuire a completare (magari con un impianto audio) la nostra chiesa nuova a Kot de Fer.
165794_130843733646105_8279897_nUn saluto a tutti gli amici del “Moving for Haiti” animato dal nostro Peppo e da Daniele. Ho potuto visitare le strutture “Moving” della vostra attività come centri benessere in Brianza. Mi sono davvero stupito della vostra intraprendenza e del vostro coraggio nel mettere in piedi tutto questo investimento di forze, persone, strutture e attività. Mi piace soprattutto il clima “oratoriano” di questi centri (buon sangue non mente), dove alla professionalità più seria si aggiunge lo spirito di amicizia e di accoglienza.
IMG_20091231_201848IL viaggio di ritorno è filato liscio, ho avuto più difficoltà del previsto a ritrovare il ritmo del sonno, ma ora tutto bene. Ho dovuto anche riassorbire l’impatto con la povertà e le tante necessità che subito ho ritrovato in tutta la loro forza emotiva. C’è IMG_4876un fuso orario da riassorbire, ma molto di più c’è una differenza della qualità della vita da riaccogliere e far ridiventare “normale” come tutti quelli che vivono qui.
C’è stato un grosso IMG_4990dramma che ha colpito una povera famiglia della zona. Una casa è bruciata con dentro 5 bambini. I genitori erano andati ad una veglia funebre notturna e per precauzione avevano chiuso a chiave la porta di casa, ma questo è stato fatale per i piccoli che non hanno avuto via di scampo. A volte, in queste case con i tetti di paglia, basta solo una scintilla. Don Mauro ha chiesto solidarietà a tutta la comunità, ma anche alle comunità protestanti, alle scuole e alle autorità della zona. E’ stata indetta una raccolta per sostenere la famiglia e per provvedere alla sistemazione di quel che è restato della casa.
IMG_4515_2Per tutti volontari italiani che sono stati qui da noi, volevo aggiungere un’altra notizia purtroppo triste. Si tratta della morte della mamma di Esperanta (meglio nota come Tifon = piccola donna). Restano così orfani del tutto, Tifon, l’altra sorella e i cinque figli maschi. La mamma di Tifon, prima di ammalarsi, da anni prestava servizio da noi per lavare gli indumenti e per la stiratura. Tifon affianca Berta per il governo della casa della missione, è una ragazza forte e determinata, la conoscete, ma vi assicuro che vederla piangere e gridare di dolore prima che cominciasse la cerimonia è stato davvero toccante. E’ anche cosi che la vita della gente di qui diventa sempre di più la nostra vita, il loro cuore diventa il nostro, la loro famiglia diventa la nostra. Loro, però, hanno una forza di viIMG_6365vere che ci lascia sconcertati e mi aspetto presto di rivedere Tifon con il suo solito bel sorriso e la sua generosa energia.

In questi giorni è venuto a trovarci Davide Boniardi, responsabile Area America della Caritas Ambrosiana, per rilanciare progetti in corso e pianificare interventi futuri, insieme ai due operatori italiani, Chiara ed Enrico, che lavorano nella nostra diocesi di Port IMG_6355de Paix e che da più di anno stanno aiutando le Caritas diocesane locali a prestare un servizio sempre più competente e ramificato.

Ho potuto incontrare anche Agnese, figlia dei dottori Carlo e Caterina (vedi articolo di maggio 2014, “Tankou Superman”) ,che è stata ospite nella nostra comunità in questi IMG_20150304_080740giorni, soprattutto per seguire con Madda il servizio di Aksyon Gasmi per i bambini con handicap e preparare la sua tesi universitaria

Ora aspettiamo con gioia il ritorno di don Claudio, dopo il periodo trascorso in Italia per la cura degli occhi. Arriverà a Mare Rouge nella giornata di sabato 14, pronto a continuare con entusiasmo la nostra missione.

Con questo chiudo qui, vi allego qualche altra foto. A presto con qualche bel racconto di vita (sigh, ho già promesso, ma non ho ancora mantenuto).

IMG_6518Siamo anche noi in Quaresima con una proposta ricca di impegni. Qui vedete le nostre lampade a tema con il messaggio della settimana.
Durante la settimana ci sono gli incontri di preghiera e di riflessione nelle varie zone. Normalmente si fissa una casa o un cortile in zone più lontane e diverse da quelle centrali della chiesa parrocchiale

A Dikonje, l’incontro avviene con un cammino a tappe di casa in casa, scegliendo una zona precisa dove fare il cammino.

Non può mancare il cammino della Via Crucis ogni Venerdì in varie zone del territorio parrocchiale

I progetti continuano su tutti i fronti: assistenza caritativa, scuola, case per i poveri, dispensario, Aksyon Gasmi, formazione lavoro per i giovani… In particolare, in questo momento, abbiamo avviato la IMG_6144costruzione di una nuova Cappella nella zona del Pos Danyel. Dove prima c’era solo una tettoia per gli incontri domenicali e le varie attività, ora sorgerà una cappella IMG_5776multifunzionale. Gli haitiani del posto che lavorano all’estero stanno contribuendo in vario modo, ci hanno donato il terreno e stanno continuando a contribuire. IMG_6372Importantissima è la collaborazione della gente che è venuta più volta prestare l’aiuto volontario per preparare il terreno e facilitare l’avvio dei lavori. Le persone che stiamo stipendiando sono state scelte tra le famiglie più povere e bisognose. Questa cappella, dal punto di vista pastorale è di grande valore perchè contribuisce a dare indentità e forza alla presenza cattolica in una zona ricca di comunità protestanti

IMG_6381Vi lascio la galleria di immagini dei primi lavori avviati. Noterete come tutto è fatto a mano. Non ci sono macchinari. Guardate come frantumano i sassi grossi in quelli più piccoli con infinita pazienza e fatica. Per andare a prendere l’acqua necessaria ci sono due ore di cammino, una per andare e una per tornare portando il bidone sulla testa. Qui tutti fanno qualcosa. C’è anche la cucina da campo con tanto di cuoche per dare da mangiare agli operai. Quest’opera diventa così una possibilità di lavoro per tanta gente. Loro sono molto contenti di vedere finalmente realizzato un sogno che aspettano da anni. Speriamo di inaugurala alla festa della comunità di Danyel verso fine luglio.

La prossima puntata sarà l’occasione per un bel augurio di Buona Pasqua.
Intanto avanti con la Quaresima!
con affetto, Pè Levi con don Mauro, don Claudio e Madda.

TRA POCO IN ITALIA

Haiti Dic 2013 (6)aTra poco in Italia

La settimana pros- sima sarò ad Arcisate in Italia per un brevissimo periodo dopo quasi un anno di presenza ad Haiti.
L’occasione è data IMG_0039dall’opportunità di celebrare il matri-monio del mio caro nipote Francesco con Francesca, e di battezzare la mia prima pro-nipote Matilde, figlia di Giacomo (altro mio 1799042_10203084144209554_528421479_ocarissimo nipote) e Tania.

Devo confessare che ho proprio un grande desiderio di riabbrac-ciare mamma Amalia, Carlo, Piarosa, Roberta e tutti i miei famigliari, tanti amici e dire grazie di persona a tutti quelli 10885175_1587467121474158_1609876414130981349_nche stanno aiutando la nostra missione. La distanza, si sa, aiuta a dare ancora più valore ai legami più belli e più veri. Con la mia partenza ho poi riscoperto tante amicizie che erano restate come in standby per tanti anni e che si sono riaccese in tutta la loro forza affettiva. Persino ex- ragazzi e ragazze dei miei primi anni da sacerdote a Desio hanno chiesto amicizia su Facebook o hanno inviato e-mail di saluto e di stima. Devo dire che questo blog si sta rivelando davvero un ottimo 1798513_696928186995543_1725983233_nstrumento per far conoscere questa appassionante e coinvolgente missione ad Haiti. Non avrò molti giorni a disposizione, ma cercherò di passare da tutti. Certamente sarò ad Arcisate e a Brenno Useria, ma poi anche ad Abbiate Guazzone (che da anni sostiene la missione haitiana grazie al forte legame con don Noli e don Mauro), a Melzo (Messa di domenica 15, incontro lunedì 16 sera), a Zibido San Giacomo (almeno una capatina) e non ultimo a Desio, dove so che si stanno già movimentando per dare una mano. Così a Desio potrò rivedere Peppo e mettere giù qualche bel progetto. In certi casi 1230078_10200376387204461_1701657454_npotrò celebrare una Messa, in altri fare una serata con testi-monianza, in altri magari una semplice chiacchierata con tanto di scambio di abbracci e di ringraziamenti. In particolare non vedo 429943_462328887122142_1323712775_nl’ora di rivedere gli amici del gruppo missionario giovanile di Melzo “le Formiche” che restano il mio gruppo di riferimento e di appartenenza, perché io mi sento tutt’ora “una formica ad Haiti” ed è grazie a questo stupendo gruppo che ho scoperto la mia vocazione come prete Fidei Donum. Vedo le loro e-mail che si scambiano per portare avanti tutte le attività a favore di progetti in Perù, Bolivia, Africa ed ora anche ad Haiti, sono proprio contento che il gruppo con i suoi “veterani” e con don Fabio abbia saputo continuare a coinvolgere così tanti giovani nello spirito del Vangelo.

In questo ultimo periodo sono successe tante cose belle e interessanti.
IMG_0088Sappiamo innanzitutto che don Claudio è stato operato con ottimi risultati ed ora aspetta di fare l’ultimo intervento che si presenta senza difficoltà particolari. Così aspettiamo il suo ritorno per la fine di questo mese o quasi. Maddalena (Madda) nel frattempo è stata in Spagna per gli interventi agli occhi di un giovane, una ragazza e una bambina della nostra zona che da tempo erano in attesa di usufruire di una iniziativa sostenuta da un’associazione di medici spagnoli. Anche per lei tutto bene e tornerà da noi verso metà febbraio a riprendere l’intensissima attività a favore dei bambini con handicapp e tutta l’Aksyon Gasmi.
IMG_20150128_100019Dal 26 al 30 Gennaio, io e don Mauro , abbiamo partecipato agli Esercizi Spirituali per tutti preti della nostra diocesi di Port de Paix, con la presenza del nostro vescovo, mons. Pierre Antoine Paulo e predicati da un altro vescovo, mons. Andre Duma, che fra l’altro è stato 10 anni in Italia e parla molto bene l’italiano. La predicazione è stata naturalmente in francese e in creolo, ed ha avuto come tema L’identità del sacerdote oggi alla luce dell’identità di Gesù. Devo dire che ho potuto capire gran parte di ciò che è stato detto ed è stata un’esperienza molto positiva. C’erano una trentina di sacerdoti, in gran parte giovani perché il clero di questa diocesi è aumentato solo nel corso di questi ultimi anni con il ritmo di 4 o 5 ordinazioni all’anno. C’è stato un buon clima di raccoglimento e silenzio. Durante i pasti veniva letto un testo che offriva la testimonianza di Nelson Mandela. Ho potuto conoscere meglio i miei confratelli haitiani e ascoltare qualche loro storia. In genere le parrocchie sono davvero poverissime, spesso capita che non abbiano nemmeno una casa parrocchiale. C’è chi si è ricavato una stanza mettendo un separé nella chiesa stessa. Non c’è sostentamento del clero, le offerte della gente sono davvero una piccola cosa. Spesso ciò che ha una piccola resa economica è la scuola IMG_1205parrocchiale. Dopo due o tre anni di Messa, anche se ancora giovanissimi, questi sacerdoti vengono incaricati di condurre una parrocchia da soli o addirittura di fondarne una nuova con zero strutture di partenza. Noi italiani siamo senz’altro più fortunati grazie al sostegno che abbiamo dall’Italia e per questo non ci dimentichiamo di essere solidali con le altre parrocchie. Offriamo sempre il nostro contributo per IMG_1195l’insediamento di un nuovo parroco, paghiamo tutto il costo degli esercizi spirituali per tutti i sacerdoti e cosi le varie giornate di formazione, siamo disponibili a dare una mano per sostenere alcuni progetti. La nostra IMG_2664casa è spesso un punto di riferimento per i sacerdoti della zona, anche solo per una sosta, un buon pasto, una bella chiacchierata. Ultimamente, grazie al lavoro dei nostri due operatori Caritas italiani, Enrico e Chiara, che operano nella sede diocesana di Port de Paix, si sta organizzando la formazione di tutta una rete di azione caritativa con i vari comitati e organismi distribuiti a vari livelli, da quello diocesano, a quello decanale, a quello parrocchiale. Così che eventuali risorse possano essere utilizzate con intelligenza e con attenzione alle parrocchie più povere.
Enrico e Chiara sono stati da noi nei giorni scorsi e ci hanno aggiornato su tutte le iniziative in corso. Si vorrebbe dare più attenzione a tutti quei progetti, magari anche piccoli, che possano diventare a loro volta fonti di sostentamento per l’azione caritativa e liberare le parrocchie dalla dipendenza cronica dagli aiuti dall’esterno. Ad esempio, vicino alla casa degli esercizi (che è la casa della Caritas diocesana) c’è un capannone adibito all’allevamento intensivo di galline per la produzione delle uova. E’ un attività messa in piedi con risorse della Caritas e che si spera possa produrre lavoro e utili per l’opera di assistenza. Per ora i risultati sono incoraggianti.

Il 31 Gennaio abbiamo festeggiato don Bosco, patrono della nostra scuola parrocchiale. Purtroppo ha piovuto a dirotto sin dai giorni precedenti. Grazie ad un occhiata si sole si è potuto almeno celebrare la messa e svolgere alcune attività al coperto, ma tante iniziative le abbiamo rimandate a domenica prossima sperando nel bel tempo. Vi lascio qui un po’ di foto come al solito che illustrano meglio di tante parole.

IMG_5954Per due sabati consecutivi abbiamo celebrato i battesimi, una trentina circa, dopo due mesi di preparazione e di incontri con i genitori, padrini e madrine.

IMG_6044Nell’ultima parte del mese di Gennaio ci sono state piogge intense e perduranti, con una calo vistoso della temperatura, anche se non sono mai scese sotto i 16 o 17 gradi (siamo pur IMG_6068sempre ai Caraibi). Il problema è l’umidità che penetra dappertutto fin dentro alle ossa. Per fortuna, appena il sole torna a splendere, rieccoci con i nostri IMG_6148beneamati 28 gradi. Comunque sia, dopo aver visto così tante case in condizioni pietose, con i tetti che spesso sono un colabrodo, faccio fatica a dormire tranquillo pensando che tante famiglie devono rannicchiarsi in un angolo della casa e sperare che almeno lì l’acqua non li raggiunga.
Così per continuare a tenere viva la nostra attenzione a questa emergenza vi “regalo” qualche foto più eloquente in merito.

Per ora chiudo qui, magari la prossima puntata sarà tutta italiana, con i volti e i luoghi della gente che dall’Italia continua a sostenerci e che non finiremo mai di ringraziare.
Alla prossima!

PEPPO: ” QUI COME IN AFRICA”

PEPPO: “QUI, COME IN AFRICA”
IMG_4694Un nuovo anno è cominciato anche qui a Mar Rouge di Haiti. Qualche raro scoppio di petardo e naturalmente niente fuochi d’artificio, ci mancherebbe! Più che altro tanta IMG_4621musica ad alto volume sprigionata dalle radio dei moto taxi o da qualche venditore sulla strada munito di casse acustiche alimentate dal generatore a IMG_4648benzina. Una musica poco gradita, un tunz tunz ripetitivo che ha messo alla prova la nostra pazienza. La stessa per diversi giorni, soprattutto nelle ore serali.  Il primo giorno IMG_4637dell’anno è festa grande, non tanto perchè è capodanno, ma perchè tutta la nazione haitiana ricorda il giorno dell’indipendenza (1 Gennaio 1804) e della definitiva liberazione dalla IMG_4628schiavitù. Siamo rimasti delusi per la mancanza di impegno delle autorità civili nell’animare una giornata così indimenticabile. Come comunità cristiana, grazie all’iniziativa di don Mauro, abbiamo organizzato un raduno al crocevia del paese, dove abbiamo invitato le autorità pubbliche a fare almeno un breve discorso commemorativo, a leggere la dichiarazione di indipendenza e a cantare insieme l’inno nazionale e infine a ricevere tutti insieme la benedizione impartita da don Mauro stesso. Probabilmente è stato così da noi, perchè siamo in periferia, in una delle zone più sperdute di Haiti. Speriamo che almeno in capitale il governo abbia organizzato di propria iniziativa qualcosa di significativo.

IMG_4573In questi giorni natalizi abbiamo avuto la gioia di avere con noi il mio carissimo amico Peppo (Giuseppe Sala), uno dei più in gamba tra gli ormai ex giovani di IMG_4625Desio, uno dei testimoni dei miei primi anni da coadiutore dell’oratorio di Desio, dal 1985 al 1991, gli anni dei primi entusiasmi e di tante sane pazzie pastorali.
La presenza di Peppo è segno che le vere amicizie non finiscono mai e che il bene che si semina porta sempre i suoi frutti nei modi e nei tempi che lo Spirito Santo conosce bene. Fra l’altro proprio Peppo, insieme a Daniele Colombo (un mio carissimo adolescente di allora, ora da poco papà) con altri amici hanno IMG_4731messo in piedi da anni una specie di movimento di solidarietà chiamato “Moving for Africa” grazie al quale hanno realizzato parecchi progetti in Africa, in particolare in Kenya IMG_4732e in Tanzania per sostenere l’attività dei missionari salesiani nella zona.
Quando Peppo ha saputo della mia partenza per la missione ad Haiti ha dato da subito la sua IMG_4562disponibilità a darci una mano e, come giustamente usano fare nelle loro iniziative, è venuto sul posto a vedere di persona, per rendersi conto della situazione e ipotizzare qualche progetto.
Trovo che sia assai stimolante rivedere ciò che si sta vivendo ormai da mesi attraverso gli occhi di chi viene a visitarci. Così Peppo si è senz’altro accorto della nostra passione missionaria, del nostro amore verso i poveri e della nostra premura evangelica verso questo IMG_4737popolo così penalizzato dalla storia.  Gli haitiani sono così passati dalla schiavitù che li ha strappati alla loro terra africana d’origine a quella che può essere oggi la schiavitù della povertà e della IMG_4925perseverante assenza di un vero e proprio sviluppo. Quasi ogni giorno ci siamo spostati a piedi o in moto per visitare le famiglie che hanno fatto domanda di un aiuto per sistemare o IMG_4734ricostruire la loro casa. I nostri operatori Caritas responsabili delle varie zone ci hanno guidato per viottoli e sentieri, tra campi e vegetazione.
Peppo è rimasto DSC_0098colpito profondamente dalle situazioni di bisogno che abbiamo incontrato. Proprio non avrebbe mai immaginato di trovare una simile miseria nel cuore dei Caraibi, forse anche peggio di certe situazioni viste in Kenya o in Tanzania. Lo ha detto più volte “ qui è come essere in Africa, o anche peggio”.
Nello stesso tempo, se certe situazioni al limite della sopravvivenza feriscono il cuore, c’è anche lo stupore di non trovare poi, così tante persone afflitte dalla disperazione o così abbruttite dalla povertà, ma piuttosto uomini e donne, IMG_4745giovani e soprattutto tanti bambini che hanno voglia di vivere nonostante tutto e che sanno spesso regalarti il loro sorriso e la loro affabilità. Diverse volte, lungo il cammino, si sono aggregati gruppi di bambini contenti di IMG_4559accompagnarci, divertiti dalle nostre immancabili smorfie (anche Peppo non ha perso il pelo della simpatia) e curiosi di vedersi nelle foto che facevamo. Così, finché ce n’erano, DSC_0362sono uscite dai nostri zaini tante buone caramelle per tutti.
La nostra visita alle case non è certo da confondersi con quella di un assistente sociale (che rispetto IMG_4740assolutamente), ma è molto, molto di più perché è invece un modo concreto per annunciare il Vangelo dell’amore di Gesù, incarnato nel nostro farci attenti e vicini alla loro situazione. Loro non sono per noi semplicemente un caso sociale, ma sono fratelli e sorelle, nostre famiglie nel bisogno, la parte più cara della nostra comunità. Spesso poi c’è stata IMG_2377_ridl’occasione di trovare dei malati e di fare una preghiera insieme con loro.
La nostra presenza dove la gente abita e vive è davvero preziosa. In una casa, ad esempio, abbiamo IMG_4770trovato la presenza della pratica del Voudou messa in atto da alcuni parenti di una povera famiglia alla quale non volevano concedere l’uso della casa ricevuta in eredita dal padre. Per convincerli a lasciare la casa hanno collocato, forse nottetempo, in un angolo della stanza di ingresso, un lenzuolo con macchie di sangue e un altarino con IMG_4797bottiglie piene di strane sostanze e un machete piantato a terra avvolto da un nastro nero. Ho invitato loro a pregare e li ho benedetti dicendo IMG_4920che non c’è spirito, non c’è maleficio capace di superare l’amore e la benedizione del Signore Gesù. Tutti hanno detto un amen molto convinto e speriamo bene che ci credano davvero.
Peppo ha così condiviso con noi il bisogno di cercare fondi per il problema delle case e per sostenere l’opera caritativa. Ho promesso che avrei gestito in prima persona gli eventuali fondi e che avrei seguito tutti i lavori necessari in accordo con don Mauro e con don Claudio e soprattutto IMG_5033valorizzando sempre di più il ruolo dei vari comitati caritas delle varie zone. A proposito, vogliamo anche continuare a sostenere tutte quelle iniziative che possano mettere in IMG_4736azione questi nostri comitati per trovare risorse sul posto capaci di creare un circolo virtuoso di solidarietà locale. E’ quello che sia don Noli che don Mauro hanno da sempre cercato di promuovere con buoni frutti.
Ogni comitato può così progettare cosa fare per non dipendere solo dagli aiuti italiani o di altri, magari grazie ad un iniziale sostegno economico. Si tratta di Iniziative realisticamente possibili come ad esempio allevare delle capre per poi venderle e gestire il ricavato per l’assistenza ai più poveri, come acquistare fagioli in quantità e rivenderli a prezzi calmierati (come già si sta facendo a Mar Rouge), come fare delle Kermesse, IMG_4888cioè delle vendite dell’usato, manufatti o simili, per arrivare a forme ancora più evolute come creare dei fondi di solidarietà tra le famiglie (come descritto nell’articolo del blog “ Veye”) oppure alle iniziative come quella già felicemente in atto denominata SOKAM per la formazione al lavoro dei giovani o per il microcredito per incoraggiare la piccola imprenditorialità  di gruppi di persone che si mettono insieme, già descritta in articoli precedenti.

IMG_4609Il 31 dicembre, don Rodolfo, il parroco di Mol San Nicola, il capoluogo della zona in riva al mare (a circa 1 ora e 15 di Jeep da Mar Rouge), mi ha chiesto di di celebrare la Messa IMG_4608della sera visto che aveva altri impegni. Così ne abbiamo approfittato per una giornata al sole del mare dei Caraibi. Questo ha permesso a Peppo di vedere anche questa bellezza e questo piccolo scorcio di paradiso dopo la visione di tante situazioni difficili.                     Il pensiero che viene spontaneo è sempre lo stesso: se gli haitiani sapessero sfruttare le risorse naturali per il turismo, avrebbero tantissime chance per dare il via ad un IMG_4594vero sviluppo…. Ma anche in posti così belli, dove comincia ad esserci timidamente qualche struttura alberghiera, manca di tutto, dalle strade, all’energia, alla possi-bilità di IMG_3239rifornirsi, ….

Venire qui è per ora difficile e scoraggia i turisti

Peppo è così ripartito per l’Italia accom-pagnato da OLYMPUS DIGITAL CAMERAdon Claudio. Hanno preso due voli diversi, Don Claudio è tornato in Italia per continuare e speriamo con-cludere i vari interventi program-mati per la cura dei suoi occhi.
Avrà una prima operazione all’inizio di questo mese e poi l’ultima in febbraio. Qui lo accompagniamo con la preghiera, soprattutto i gruppi giovanili e la piccola comunità di Lavaltye.
Tutti aspettano il suo ritorno il più presto possibile.

A Peppo e agli amici di “Moving for Africa” l’augurio di diventare presto  “Moving for Haiti” con la benedizione di tutti i nostri poveri.

Qui in Missione restiamo io e don Mauro, lui con la sua grande esperienza IMG_5080di questi ultimi 8 anni e io con l’ardore di chi ha cominciato e che scalpita per buttarsi a capofitto in tutto quello che c’è da fare.

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti un buon anno. Dopo le cose tremende successe in questi giorni credo che ci voglia davvero un di più di speranza. Qui da noi, domani 12 Gennaio, ricorre l’anniversario del terribile terremoto del 2010. Qui a Mar Rouge risiedono ancora centinaia di persone che sono Haiti Dic 2013 (821)_ridfuggite dalla capitale dopo aver perso persone e cose e che stanno tentando di rifarsi una vita. A suo tempo avevamo costruito delle case per loro grazie all’aiuto di tanti nostri benefattori. Nella foto vedete il monumento eretto sulla fossa comune dove sono seppellite più di 100.000 persone vittime del terremoto.

Un saluto speciale per tutti coloro che ci stanno aiutando e per coloro che lo fanno anche con l’attenzione e la preghiera.

Una benedizione per tutti!

Aggiungo qualche foto ancora..

Qui le foto di una casa recentemente bruciata. Un incidente che capita spesso nelle case con tetti di paglia. Basta a volte una scintilla… In questa casa abitano una mamma e due figlie, il marito le ha abbandonate da tempo… Vedremo come intervenire, intanto hanno trovato rifugio da una famiglia vicina.

Qui qualche foto della celebrazione del Natale presieduta da dom Mauro. Io e don Claudio abbiamo celebrato nelle altre cappelle.

Nel pomeriggio del Natale una bella animazione per i ragazzi organizzata da don Claudio nella cappella di Damè

Dopo le vacanze ecco che ricomincia la scuola… con tanto di riunioni con i professori. Don Mauro è  super-impegnato nei vari incontri con il personale docente,
Si sta fra l’altro preparando la festa di don Bosco del 31 Gennaio, patrono della nostra scuola

E poi alcune foto sparse….

Bon Fèt Nwèl

Bon Fèt Nwèl

IMG_4146Buon Natale! Che effetto farà questo augurio qui ad Haiti? Ho ancora poche ore per scoprirlo, ma intanto posso anticiparvi qualche prima impressione.
Qui vedete il nostro presepe, fatto in una mattina del 22 dicembre. Come vedete non c’è la tradizione di fare grandi cose, anche perché le statuine sono quello che sono ed già un segno straordinario per la nostra gente un piccolo presepietto come questo. Forse è l’unico presepio nel raggio di qualche chilometro. IMG_20141201_161922Comunque guardate il tocco haitiano dei palloncini colorati perché per loro sono segno della festa e della gioia. Abbiamo vissuto un tempo d’Avvento forte, guidati dalle quattro frasi prese dal IMG_4100Vangelo di ogni domenica: veye (vegliate, pare (preparate), temwen (testimone) e ave w (con te) e cercando di fare incontri di preghiera nelle varie zone e cappelle. IMG_3645L’ultima domenica è stata vissuta come domenica del dono e molta gente ha portato in chiesa in occasione della Messa quello che poteva per i più poveri. Come ad esempio una banana, un arancia, un mango, del riso, dei fagioli, delle patate, qualche vestito, qualche calzatura…. Tutto questo poi è stato portato a casa delle famiglie più povere.               Il Natale allora è già cominciato e molto bene da questo gesto di carità per ricordarci che il grande dono di Gesù che è in mezzo a noi ci spinge a diventare un dono di amore per gli altri.
Con i ragazzi della catechesi abbiamo proiettato il film di Zeffirelli di Gesù di Nazareth nella parte che riguarda la natività. Era in francese, la lingua ufficiale che si impara a scuola, anche se poi non si usa mai nel OLYMPUS DIGITAL CAMERAquotidiano. Il problema non era la lingua, ma la assoluta mancanza di abitudine a vedere un film. Comunque al momento della nascita di Gesù abbiamo fatto tutti un applauso. Per il resto, il paesaggio, il modo di vestire della IMG_3646gente, la capanna con gli animali sono tutte cose realissime per un haitiano perché qui il tempo si è fermato e si vive ancora come ai tempi di Gesù. Magari nella mente di un haitiano è più chiaro che per noi questa verità: Gesù è davvero OLYMPUS DIGITAL CAMERAdiventato uno di noi, povero proprio come noi!
A proposito, don Claudio ieri è stato a fare un giro di visite per gli ammalati e, come spesso succede, il responsabile laico della zona coglie l’occasione per far vedere certe situazioni di case veramente disastrose. Guardate qui nella foto una “casa” dove abita una famiglia di 8 persone con diversi bambini. Credo che questa capanna sia ancora più povera di quella di Betlemme. E’ incredibile per noi come possano vivere così.
IMG_4197Ieri sera c’è stato il concerto di Natale realizzato da uno dei nostri gruppi giovanili, il gruppo MEJM (Movimento Eucaristico Giovanile di MarRouge). Hanno provato per settimane mettendoci tutto il loro impegno. Il IMG_4170concerto è durato 4 ore. Per loro è molto importante la nostra presenza, anche se il loro modo di fare queste cose è veramente diverso dai nostri canoni. Importante è partecipare, stare loro vicini, comprenderli e aiutarli, se possibile, a fare qualche passetto in avanti.

IMG_3722In questi giorni ci sono state ripetutamente le prove delle varie corali e gli incontri per preparare le celebrazioni con don Mauro che ha coordinato il tutto.   E’ stata preparata anche la veglia che si svolgerà prima della Messa di mezzanotte, anche se qui si celebrerà alle 22.00. Nella veglia ci saranno delle novità che cercheremo di introdurre (uso di immagini e musiche) IMG_3386e una parte rappresentata, quasi nello stile del presepe vivente, vedremo come andrà.
Nei giorni scorsi abbiamo potuto fare qualche visita agli ammalati, ma è impensabile andare da tutti in pochi giorni, sia per il numero, sia per le distanze. Comunque i nostri incaricati laici hanno potuto raggiungere praticamente tutti. Abbiamo organizzato anche i tempi per le Confessioni, ma non bisogna pensare alle file al confessionale che vediamo nelle nostre chiese.
IMG_4137Qui usano fare i regali? Beh, certo, è una cosa che si usa fare ed è gradita, ma solo se si può. E’ normale che a volte non ci possa essere alcun dono perché non ci sono nè soldi ne altre possibilità. Su questo sono molto IMG_4006più liberi e sereni di noi. Un po’ come il mangiare: se c’è bene se no pazienza, magari domani si mangia. Se c’è anche tre volte al giorno, altrimenti va bene anche una volta sola con quello che si riesce a trovare..
Così è sufficiente regalare una biro per la scuola e quei bambini che la ricevono ti ringraziano con un sorriso da orecchio a IMG_4034orecchio.

Domenica scorsa, in occasione del Natale, don Claudio ha organizzato con alcuni giovani un pomeriggio di animazione per i bambini e i ragazzi di Mar Rouge. E’ stato partecipatissimo ed è stato un bel regalo natalizio per tutti i ragazzi con giochi, canti, scenette e una buona merenda per tutti.

11_Lavi nouunnamed (2)In questi giorni stanno arrivando diverse offerte da tanti amici e persone che stimano la nostra missione ad Haiti. Anche questo è un modo per sentire il Natale in una maniera inedita, perchè mai, come in questo momento ho sentito così la gioia della solidarietà di chi mi vuole bene.

Grazie in particolare ai contributi arrivati in occasione del matrimonio di Antonella e Maurizio, grazie a tante altre famiglie e persone che hanno inviato il loro aiuto.
Così colgo l’occasione per fare a tutti i migliori auguri di un Buon Natale,  assicurandovi la nostra preghiera e la benedizione dei nostri poveri
Sto raccogliendo qualche intervista IMG_3481e qualche storia di vita da potervi poi offrire sul blog per farvi conoscere la vita delle famiglie e dei bambini di qui. Un materiale richiesto anche per animare IMG_3943qualche incontro di catechesi con i                                                        ragazz6_Ave nou nan nesans lii.

Buon Natale da tutti noi:                          don Mauro, don Claudio, don Levi e Maddalena.

VEYE, VEGLIATE

VEYE, Vegliate

Veye, vegliate, vigilate!! Haiti, insieme a tutta la Chiesa cattolica romana, ha iniziato questa domenica  il tempo dell’Avvento.

Qui vedete l’ingresso solenne della Parola di Dio e la prima frase con il tema della prima settimana. Mi sono domandato chissà cosa significa per un haitiano vivere l’Avvento, l’attesa del Natale di Cristo? A livello della loro tradizione di fede sembra molto meno viva che da noi l’attesa del Natale come festa. Certamente non c’è assolutamente l’aspetto consumistico che c’è ancora da noi (anche perché qui non c’è niente da consumare), non ci IMG_3453sono segni esteriori tipo festoni, palline colorate e lucine intermittenti (anche perché non c’è la corrente elettrica nelle case). Don Mauro ci ha già parlato della fatica che mostrano gli haitiani di qui a IMG_3040comprendere l’importanza della festa del Natale. Loro tenderebbero a viverlo come un giorno qualsiasi, specialmente se è un giorno di mercato come capita quest’anno.IMG_3436

Certamente sono già in programma le confessioni, la Veglia di Natale e la Messa di mezzanotte, così la Messa del giorno, ma non dobbiamo immaginare un granché di partecipazione. Vi saprò raccontare di questo alla fine del mese di Dicembre.

Che cosa attende un haitiano allora? Se penso a quelli che sto IMG_3406incontrando qui, se penso alla loro situazione di povertà, mi viene da dire che la loro vita è una continua attesa. Ogni giorno non sanno bene se troveranno il cibo o i soldi per ciò che è strettamente necessario. Vivono “come Dio la manda” perché non hanno né risorse, né chance per un vero cambiamento. Il governo haitiano IMG_2116è praticamente nullafacente, le moltissime e varie organizzazioni umanitarie sono concentrate nei loro singoli progetti e sono ben lontane da mettere insieme le forze per cambiareIMG_3465IMG_3197 realmente la situazione. La Chiesa haitiana stessa è continuamente dipendente dagli aiuti stranieri e pare mendicare continuamente aiuto da tutte le parti.
Poi, ecco, ci siamo noi, i sacerdoti Fidei Donum della chiesa di Milano, in una delle parrocchie più povere di Haiti, presenti oramai, grazie a Don Giuseppe Noli e a IMG_2998don Mauro Brescianini, da 10 anni. Grazie agli aiuti delle nostre comunità italiane le risorse non sono indifferenti, ma noi desideriamo essere comunque una presenza che faciliti e promuova un cambiamento dentro una mentalità che rischia di essere rassegnata, mendicante e fatalista. Dobbiamo continuamente vegliare sul nostro dare perché non sia un dare senza chiedere una collaborazione, che sia un dare che sempre stimoli la loro intraprendenza e che valorizzi le loro capacità, il loro spirito di sacrificio, la loro dignità. Noi ci IMG_2974attendiamo da loro il fiorire di una specie di “orgoglio di popolo” che porti a diventare loro stessi i protagonisti del loro futuro, in tutti gli aspetti della vita.
Qualche buon segno c’è ed è di buonissimo auspicio, come i due che vi racconto qui di seguito.

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CASE “SOLIDALI”.
Ho già parlato del problema delle case e di come tentiamo, anno per anno, di dare risposta alle numerosissime richieste di aiuto (le case già costruite o IMG_3349riparate in questi anni sono alcune centinaia). Stiamo ultimando una serie di ben 8 case per le famiglie più povere tra le povere. La cosa bella e che ci ha rallegrato è vedere IMG_3382come le famiglie abbiano collaborato nel raccogliere il materiale (rocce, sabbia, legname, acqua…) e a contribuire al trasporto con una specie di catena IMG_3361umana (facile vedere donne, uomini e anche ragazzi trasportare sulla testa il materiale) o con tutti i mezzi a disposizione come asinelli, muli e qualche volta le moto. Le condizioni della strada, spesso e volentieri poco più di un sentiero, non permettevano, fra l’altro, altre modalità. Così è successo che una casa che poteva costare 9/10.000 dollari è venuta a costarne “solo” 6 o 7.000, grazie alla collaborazIMG_3390ione delle famiglie stesse. Si tratta quasi di un terzo del totale e sono tutti soldi risparmiati e utili per gli altri interventi.

 

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TRE LUCCHETTI E UNA CASSETTA
Ho scoperto da poco una cosa che mi ha davvero stupito. In una cappella secondaria della parrocchia, denominata Dikonje, dove abbiamo una IMG_3334comunità molto viva e che è animata e gestita dai nostri operatori laici, è stata inventata una specie di “Banca della Carità”. Sono un gruppo di 30 famiglie, per ora, che hanno IMG_3331aderito a far parte di un gruppo chiamato “gruppo che lotta per una vita migliore” (Gwoup n ap lite pou lavi miyo) . Ogni settimana depongono 5 gourdes a famiglia da mettere in una “cassettina blindata” per IMG_3340creare un fondo di solidarietà per chi è più povero di loro. Ogni famiglia ha il suo libretto dove viene marcato puntualmente il contributo. Ogni 15 giorni si ritrovano IMG_3344per un momento di preghiera, per una relazione sui casi da aiutare e per decidere come intervenire. Ci sono tre responsabili eletti con votazione “pubblica” e ciascuno di essi ha una chiave per aprire uno dei tre lucchetti che chiudono la IMG_3367cassettina, questo perché nessuno può prelevare soldi senza la presenza e il consenso degli altri.
I soldi in gioco possono fare sorridere per il loro valore materiale (circa 600 gourdes al mese = 12 Euro) ma vanno moltiplicati per 100 o per 1000 per il loro significato morale e squisitamente cristiano.
Certamente nella stessa cassetta confluiscono i soldi che la Parrocchia, tramite la Caritas parrocchiale, mette a disposizione ogni mese in ogni IMG_3239cappella per l’assistenza ordinaria, ma è davvero incoraggiante vedere come gli haitiani stessi sanno diventare protagonisti della loro solidarietà.

Questi sono segni di un attesa che non sarà delusa, come l’attesa della venuta del Regno di Dio, già operante in mezzo a noi.

IMG_3062Una visita pastorale lampo
C’è stata la visita del nostro vescovo Monsignor Pierre Antoine Polo. Purtroppo è durata solo una mattinata per i tanti impegni IMG_3061che erano in ballo. Il vescovo ha voluto incontrare una rappresentanza del gruppo di operatori laici che don Mauro sta da tempo formando per la missione. Il problema della evangelizzazione è un tema IMG_3273molto caro al nostro vescovo ed è da tempo che gira le parrocchie proponendo un nuovo slancio missionario. Lui stesso ha preparato i sussidi che i gruppi in diocesi stanno utilizzando per la formazione.
IMG_1513Noi di Mar Rouge IMG_1499abbiamo fatto presente come c’è già comunque un forte impegno missionario che ci porta ad essere presenti in varie forme anche nei punti più lontani della parrocchia, grazie all’attività nelle altre tre cappelle e alla decina di “pos catechis”.
In questo tempo di Avvento, ad esempio, ogni settimana, abbiamo organizzato degli incontri di preghiera e di riflessione sul IMG_3320vangelo domenicale, nei punti più disparati del territorio parrocchiale. Dove possiamo, siamo presenti noi sacerdoti, altrimenti ci sono sempre dei laici responsabili in grado di guidare gli incontri.

Con questo auguriamo Buon Avvento a tutti e arrivederci al prossimo contributo pre-Natalizio

“NON C’ERA POSTO PER LORO….” Lc 2,7

Il problema dIMG_9233elle case, più in dettaglio…

Molti hanno chiesto informazioni e immagini per il problema case, così da tentare qualche forma di sensibilizzazione e di raccolta fondi in Italia. Vi offro qui qualche dato e soprattutto molte immagini.

Ecco il progetto tipo che abbiamo già realizzato e sperimentato e che viene a costare circa 8/9000 dollari americani se non c’è possibilità per la famiglia di collaborare. Mentre se la famiglia, insieme ai vicini recuperano parte del materiale , aiutano nei lavori e concorrono nel trasporto di ciò che occorre si può scendere ad un costo di 6/7000 dollari americani.

Abbiamo avuto centinaia di segnalazioni, ma ecco alcune tra le “prime in classifica” quanto a situazione

Ma anche queste che seguono non scherzano. Il problema è che se arriva l’ennesimo ciclone anche queste rischiano di crollare del tutto…. Dentro spesso ci sono famiglie di 8 o anche 10 persone, fra cui tanti bambini e anziani.

In questi 10 anni, lo possiamo ripetere, grazie agli aiuti delle nostre comunità in Italia, grazie alla collaborazione con la Caritas Milanese e italiana, abbiamo già realizzato centinaia di interventi. Tra poco saranno ultimate le altre 8 case di cui abbiamo già parlato. Siamo eternamente grati e speriamo che la solidarietà non venga meno, nonostante la preoccupante crisi della nostra cara Italia.

IMG_2793Si può contribuire per tutta una casa o per parte del materiale utile.
Esempio il legname per tutta una casa costa : 308 dollari
Tutto il cemento che occorre costa in totale: 1250 dollari

Tutte le 60 lamiere per il tetto: 260 dollari
La mano d’opera: 2400 dollari
I circa 950 mattoni (blocchi di cemento): 105 dollari
e così via….IMG_20141129_065121Chi desidera sapere i dettagli, può scrivere all’indirizzo e_mail e prendere accordi per mettere in piedi le iniziative più opportune.

Grazie ancora e vi assicuriamo che un posto per voi nelle nostre preghiere non manca mai

Buon Avvento

EFFETTO CISTERNA

IMG_2883EFFETTO CISTERNA
Sa ki pase andann citen la
Cosa succede dentro la cisterna?

In questi giorni, anche qui a Mar Rouge e in tutto il IMG_4730nord-ovest di Haiti, sta piovendo molto, soprattutto nel pomeriggio e durante la notte. Il fenomeno è tipico per questa stagione. Non c’è niente di così disastroso come sta succedendo nel Nord Italia, ma il cadere abbondante della pioggia limita la vita della gente per via del fango sulla strada già tribolata e sui sentieri che portano alle abitazioni. Anche andando con la Jeep si rischia di restare intrappolati nel fango (è appena capitato a don Mauro e don Claudio andati per una visita ad un malato in fin di vita), peggio ancora è cercare di usare il moto-taxi.
IMG_2885C’è un vantaggio però: l’acqua per lavarsi, per cucinare finalmente è abbondante e la cisterna, che raccoglie acqua dal tetto in lamiera, è così piena che continua a traboccare. Un altro vantaggio è che l’acqua che sgorga dal rubinetto sta diventando sempre più trasparente e pulita. IMG_1172Normalmente, se è un pò che non piove, l’acqua che si utilizza per lavarsi assume un colore rossiccio, rossiccio come la polvere della terra di Mar Rouge (chiamata così per questo) che si insinua e si deposita dappertutto. Ho utilizzato questa immagine anche durante un omelia, per dire come le cose che succedono nella vita possono essere come l’acqua piovana che entrando nella cisterna purifica quella che trova dentro, fa uscire quella in eccesso, genera un salutare ricambio del prezioso dono naturale.
IMG_1221Mi sembra una immagine semplice di come la nostra vita non può stagnare nelle solite cose e per fortuna arriva qualcosa o qualcuno che rimescolando il IMG_2776tutto, ti spinge a cambiare e a purificare.

Questo vale molto per la Missione, perché sarebbe un guaio per un missionario fermarsi all’opera fatta, non accettare le continue IMG_1216provocazioni che i poveri ti lanciano ogni giorno e così perdere l’occasione di rigenerarsi nell’annuncio del Vangelo. La vita è un continuo cambiamento, perché se non ci fosse il continuo ricambio, saremmo come moribondi. Per fortuna l’acqua che piove non è mai la stessa e non c’è mai una goccia uguale all’altra.IMG_2804                                                                      Qui a Mar Rouge le cose stanno cambiando, dopo la partenza di don Noli, dopo l’assunzione di responsabilità del nostro don Mauro Brescianini come parroco e la presenza ormai certa IMG_2778di don Claudio Mainini e del sottoscritto. Così l’acqua nuova è arrivata, la cisterna si riempie di nuove forze, qualcosa esce perché non ci sta più, qualcosa prende il suo nuovo posto ridando slancio e novità alla missione.

Il nostro progetto pastorale è di lavorare insieme, come un equipe missionaria, don Mauro, don Claudio, io e Madda ed il prossimo periodo sarà di rodaggio per vedere di distribuirci compiti e responsabilità.

IMG_2595Alte notizie?
Una triste, ma piena di annuncio evangelico è la morte di Sentelene. La piccola non c’è l’ha fatta, la malattia era troppo avanzata. Così martedì scorso, dopo le ultime ore di grande sofferenza, Sentelene ha finito di sentire il dolore per continuare a sorridere per sempre nel cielo. Mercoledì mattino, abbiamo celebrato il funerale nella cappella di IMG_2523Kot de Fer.  Abbiamo concelebrato tutti e tre (che onore cara Sentelene!). Dopo la celebrazione non abbiamo seguito il corteo che andava alla sepoltura perché di solito è un momento riservato alla famiglia e ai parenti, ma mi hanno detto, che lungo il tragitto a piedi dalla cappella al cimitero, per quasi 45 minuti di strada, la gente ha cantato, danzato e facendo danzare anche Sentelene nel far ondeggiare la sua bara bianca. Un modo per dire che la morte non ha l’ultima parola e che la danza della vita continua. In effetti è vero che Sentelene ha sofferto, ma è anche vero che questi sono stati tra i giorni più belli della sua vita, per la gioia del Battesimo ricevuto e per l’amore di cui è stata circondata.                       Il suo sorriso ce lo conferma.

IMG_2793Per il resto, tempo permettendo, si continua la visita ai malati, si seguono i lavori per le case e per la chiesa di Kot de fer.                         Con don Mauro in testa abbiamo avviato e IMG_2802stiamo continuando la formazione del gruppo liturgico. Nello steso tempo stiamo formando un primo gruppo di operatori missionari in vista di un azione IMG_2527pastorale che coinvolga sempre di più gli adulti della parrocchia per arrivare ad annunciare il Vangelo anche nei confini più lontani del nostro territorio.

Si cerca di attivare anche il gruppo della pastorale famigliare in una prospettiva sempre più attenta alle famiglie più difficili da coinvolgere, magari disperse tra campi e vegetazione.

Don Claudio si adopera sempre di più nel seguire i giovani, nei vari gruppi e attività. Tra  l’altro c’è l’idea di proporre a chi desidera un bel cammino di ascolto e di conoscenza della Bibbia.

IMG_2780C’è tutta una azione caritativa che è ammirevole per ciò che tenta di fare in questo oceano di povertà e di bisogni in cui il popolo haitiano cerca di stare a galla. E’ un settore che amerei seguire sempre di più e ci giocherei tanto delle mie energie.

In questi giorni, Madda ha potuto far venire da Port au Prince una equipe di educatori esperta nel facilitare e organizzare l’inserimento dei bambini con IMG_2834handicap nella scuola. Hanno potuto incontrare gli insegnanti della nostra scuola  per poi fare lo stesso in altre del territorio per alcune ore  di formazione. E’ una IMG_2862delle tante iniziative del nostro “progetto Gasmi” affinchè l’intuizione nata a Mar Rouge possa diventare da stimolo per le altre parrocchie e scuole della diocesi.

IMG_2828Attendiamo una breve visita pastorale del nostro Vescovo, Mons. Pierre Antoine Polò che non mancherò di documentare sul prossimo contributo.

Ciao a tutti e magari, adesso, un bel sole sui tutti i nostri paesi!