Archivio mensile:Giugno 2014

SE TI TIRANO LE PIETRE

Se ti tirano le pietre…

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Uno scorcio della nuova chiesa di Kot de Fè

L’altra domenica, nell’andare a piedi per celebrare la Messa a Kot de Fè, a circa tre quarti d’ora di cammino da Mar Rouge, ho avuto un
incontro davvero particolare. Ad un certo punto da una zona piena di vegetazione, dove si intravede IMG_5121a malapena un tetto di una abitazione, ecco che sbuca una signora di mezz’età che mi grida qualcosa per fermarmi. Il passaggio di un bianco su queste strade è tutt’ora un avvenimento e spesso senti urlare: “Mon blan, mon blan” , come a dire. “l’ho visto, è proprio un uomo bianco, correte a vedere, sta passando di qui…”.  Chi riconosce che sei il padre della missione ormai non ci fa caso e ti saluta con il “bonjou mIMG_5114on Pè”. La signora di cui sto parlando ha qualche evidente problema di equilibrio mentale e non ha riconosciuto in me un padre della missione. Ha visto in me il bianco a cui chiedere con insistenza tutto il possibile. Gli ho detto gentilmente che non avevo niente da dare in quel momento (ed era vero), ma che poteva rivolgersi alla nostra parrocchia. Lei ha insistito tirando su tutta la maglietta per far vedere la pancia e tutto il resto, dicendo “Grangou, grangou”. Io ho ripetuto gentilmente l’invito e l’ho salutata.
Visto che avevo ripreso a camminare di buona lena, lei ha tentato di stare al mio passo poi ha desistito. Dopo qualche metro sento cadere dei sassi a qualche metro da me. Mi volto ed era lei che raccoglieva delle pietre e cercava di lanciarmele, ma non aveva certo una buona mira.
Allora, quasi per sdrammatizzare, anch’io prendo dei sassi e gli grido: “atansyon, mwen menm tou kapab voye woch, mwen bravo fe sa…ou vle joue avek mwen ?”. Anch’io sono bravo a tirare i sassi, vogliamo giocare? Sulle prime è rimasta bloccata e muta difronte alla mia reazione, poi ridendo e urlando qualcosa è rientrata verso casa. Dicono che spesso fa così con i bianchi che passano. Speriamo non aggiusti la mira!

IMG_5149Mi sto chiedendo quando l’essere qui comincerà a diventare “graffiante”. Cioè, mi aspetto che quanto prima, la vita di queste persone cominci davvero a coinvolgere la mia, a toccarmi, a scuotermi, a ferirmi. Che succeda quello che il Papa ha auspicato: il pastore che puzza di pecora, che si graffia nell’andare a recuperare la pecorella caduta tra i rovi,  che si carica sulle spalle quella zoppicante, che non si accontenta di far mangiare la prima erba secca che IMG_5164trova, ecc…

Ebbene, per grazia di Dio, sto entrando in questa nuova fase del mio essere qui. Lascio decisamente volentieri la veste di studente di kreyol e di osservatore.

Il fatto di essere rimasti io e don Mauro, in attesa di don Claudio, mi chiede di condividere sempre più in pienezza il lavoro pastorale.

La vita di questa gente ha cominciato a prendere la mia. Ora i volti non sono IMG_5186più tutti uguali, ora quei volti hanno sempre di più il loro nome e la loro storia.
Comincio a sentirmi responsabile del loro bene.

Così cresce in me il desiderio di offrire anche l’aiuto più concreto.

Tutto questo può essere “graffiante”, nel senso che se ti lasci coinvolgere, presto o tardi, è inevitabile arrivare a sentire i loro dolori, le loro privazioni e i loro problemi come se fossero tuoi e diventano anche i tuoi.

IMG_5156Mercoledì scorso ho potuto fare il mio primo giro degli ammalati accompagnato da Masel il responsabile laico della zona di Likonje, con due o tre persone della IMG_5159comunità. Un giro di quasi quattro ore, su è giù per collinette, su sentieri in mezzo alla vegetazione, tra le coltivazioni di mais e di fagioli. Ho visitato una decina di malati, alcuni hanno chiesto IMG_5188la confessione, diversi la comunione. Ho visto situazioni davvero toccanti, ho preso nota sul taccuino delle situazioni più bisognose per poi confrontarle con don Mauro e la lista della nostra Caritas. Con don Mauro ho deciso di cominciare ad utilizzare una parte dei soldi offerti dagli amici italiani in occasione della mia partenza, per cominciare a risolvere qualche problema, soprattutto in merito alle case. Qui a Mar Rouge si è fatto moltissimo e si sta facendo moltissimo per aiutare IMG_5190le famiglie più povere. Vorrei cominciare a contribuire anch’io. C’è ad esempio una mamma rimasta vedova, che ha una decina di bambini, dentro una casa dal tetto a lamiera ridotto ad un colabrodo.
Quando piove, e qui capita spesso, IMG_5168non immagino in quale punto della casa possano ripararsi e riparare le loro cose. Un’altra situazione è quella di una casa col tetto in paglia e con tutti i legni di sostegno ormai marci e le pareti che si disfano IMG_5169gradualmente. Dentro due locali piccoli ci dormono una decina di persone. La povertà però non ha impedito loro di far crescere dei bei fiori fuori casa, come per dire che quel poco che si ha è comunque un dono IMG_5173gradito e apprezzato e che una casa così conciata è pur sempre la propria casa.

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Enrico e Chiara insieme a Charè il nostro responsabile Catitas parrocchile

Sono passati da noi Enrico e Chiara, i due operatori della Caritas Ambrosiana, che operano nella nostra diocesi di Port e Paix. Sono un’altra bella presenza della diocesi di Milano, sono arrivati come me e don Claudio ai primi di Marzo e hanno un servizio della durata di un anno. Cercano di favorire il sorgere delle Caritas parrocchiali in una rete sempre più collegata con il centro diocesano e la pastorale diocesana. Hanno anche il compito di facilitare e verificare la giusta realizzazione dei progetti che la nostra Caritas milanese ha in piedi in questa zona di Haiti.

E’ bello ritrovarsi, scambiarsi impressioni e esperienze, aiutarci a lavorare insieme, condividere le stesse linee nel aiutare gli haitiani a vivere la Carità e non solo a riceverla.

Avremo ancora tante occasioni per parlare di loro.

CHIKUNGUNYA

chikungunyaCHIKUNGUNYA

Non è il nome di una tribù o di un rito vudu, è il nome di una malattia virale chikche si sta diffondendo rapidamente nell’America Centrale ed è arrivata anche ad Haiti, fino alla nostra zona nel nord ovest dell’isola. Si diceva che era un fenomeno ristretto alla zona della capitale Port au Prince, ma ora si manifesta anche da noi con casi sempre più frequenti. Si tratta di una infezione causata dalle punture di certe zanzare. I sintomi sono febbre alta, plurito, dolori alle articolazioni, rigidità della muscolatura delle gambe, mal di testa e diarrea. Ha colpito anche le nostre Betta e Esperanta, le nostre due IMG_4672IMG_4624cuoche e donne tuttofare. Noi italiani abbiamo avuto solo qualche sintomo leggero e passeggero almeno per ora. Le persone più deboli e già malate rischiano di più. Abbiamo avuto almeno due casi di morte legate a questa malattia e le sue complicazioni. Tra questi un bambino di Aksyon Gasmi. Per la serie ad Haiti non si risparmia nulla.
Se tutto va bene, la cosa passa nel giro di una decina di giorni e non ci sono rimedi particolari.

Da come sta cantando Betta che sta riordinando la cucina, almeno per lei il peggio è già passato.

IMG_4950Ala yon bel Travay!
Urca che lavoro!

Dalla Chikungunya passiamo a qualcosa di totalmente diverso e parliamo di Prime Comunioni, di feste e quant’altro bolle in IMG_5010pentola.  Sto scoprendo come tutto il lavoro di formazione e di educazione cristiana è davvero grande, anche perché si svolge nelle quattro zone del territorio della parrocchia, dalla principale di Mar Rouge, a quella grande di Kot de Fe e poi a Damè e a Lavaltye. I sacramenti sono amministrati nelle quattro chiese e ogni volta si ripete l’itinerario di preparazione ultima, IMG_1511con i ritiri e le confessioni. Questo vale sia per la Prima Comunione, come per la Cresima. Tutto si moltiplica per quattro e i numeri di ragazzi e ragazze sono sempre molto alti. A questo si aggiungono in questo periodo le feste patronali delle varie cappelle e anche di alcuni Pos o Poz Kateches (cioè le cappelline più piccole sparpagliate nei luoghi più lontani dove ci sono dei catechisti responsabili che guidanIMG_5070IMG_4583o le attività) con tanto di giorni di spiritualità, momenti per le Confessioni, la preparazione delle attività e il programma delle varie feste con i gruppi responsabili.
Si prospetta un fine giugno e un mese di luglio davvero intenso, avek anpil travay

Don Mauro è instancabile e riesce ad arrivare dappertutto, e c’è da dire che dopo la partenza di don Noli, il tutto grava sulle sue grandi IMG_4924spalle. Ma il suo genuino DNA bresciano non delude mai.
Fra l’altro abbiamo avuto anche la visita pastorale del nostro vescovo Pye Antoin Polo che ha voluto incontrare tutti i gruppi che operano in parrocchia e offrire alcune indicazioni sul come vivere la comunione con la chiesa, sulla corresponsabilità e sulla liturgia.
Stiamo facendo il giro degli IMG_3399ammalati e anch’io comincio a
dare una mano a don Mauro e a fare il giro accompagnato da qualche volontario che conosce le case e i sentieri.
A fine Luglio avremo la Festa Patronale di Mar Rouge, la Festa
di S. Anna. Da tempo ci IMG_4912si trova con i gruppi e i responsabili per la preparazione.
A questo aggiungiamo l’imprevedibile e il non programmabile che ogni giorno succede e che scombina programmazioni e tabelle di marcia, dal forte acquazzone che blocca ogni spostamento alla chikungunya compresa.

IMG_2222Attendiamo con cuore palpitante buone notizie da don Claudio, speriamo che l’operazione porti tutto il beneficio sperato e che torni presto a Mar Rouge.
Don Noli ormai ci ha salutato da giorni e dovrebbe essere a Lourdes in ultimo periodo  per poi tornare a Milano. La gente lo ricorda spesso con affetto, nostalgia e tanta riconoscenza.

Vi aggiungo un po’ di immagini sulla Prima Comunione a Mar Rouge, dagli incontri di preparazione alla celebrazione stessa.

Goooooooool….

Goooooool!

 I mondiali di calcio

IMG_4894Carissimi amici e amiche, anche noi seguiamo i mondiali di calcio, grazie al fatto di ricevere la corrente necessaria dai pannelli solari piazzati sul tetto della chiesa, grazie ad un
abbonamento con Canal-Sat con tanto   di parabola e decoder e grazie al un proiettore portato dall’Italia. Qui da noi, naturalmente,  le famiglie non possiedono il televisore, solo qualche ritrovo pubblico ne ha una e spesso fa pagare IMG_1990l’ingresso. Noi ne abbiamo una in biblioteca piazzata da poco e utilizzata per documentarIMG_4892i e eventuali film e trasmissioni da vedere a scopo culturale e solo in certi orari e giorni stabiliti. In vista dei mondiali i giovani responsabili della biblioteca hanno chiesto di poter organizzare la visione per tutti, se possibile su grande schermo. Detto e fatto, grazie
anche alla lungimiranza di don Claudio che aveva fatto arrivare dall’Italia tutto il necessario via mare sul container arrivato 3 mesi fa.
Così il nostro angar (la tettoia ) è diventato uno stadio e ogni giorno vengono proposte tutte le partite in programma. Si proprio tutte e c’è sempre un sacco di giovani e di ragazzi (anche centinaia stretti stretti), alle 12, alle 15, alle 18.00 e anche alle 21.00 (noi siamo 6 ore avanti rispetto all’Italia). Qui amano il Brasile anzitutto, poi l’Argentina, la Spagna, l’Ittikèalia e infine la Francia.
Per non creare problemi con gli altri luoghi che in paese trasmettono le partite è stata fatta una riunione con i gestori vari per decidere i prezzi. Così, grazie alla concorrenza della parrocchia, tutti hanno concordato prezzi davvero accessibili che vanno dai 5 ai 10 gourde, cioè 10 o 20 centesimi di euro (l’Italia ne vale 20 eh..eh..) dipende IMG_4895dall’importanza della squadre in gioco. Da noi, in parrocchia, per chi non può pagare, si utilizzano “biglietti omaggio”… altrimenti il tutto sarebbe incontrollabile e pagare qualcosina evita il caos.
Gli haitiani amano il calcio e dovreste essere qui a sentire il tifo che fanno, l’esultanza per i goal, anche quando segna il Costa Rica o la Svizzera…..”goooooooooooooool…”. Non per niente il termine “tifoso” in kreyol si traduce “fanatik”…
Resta comunque una occasione per aggregare i giovani, offrire loro una bella possibilità per divertirsi (visto il poco o nulla che hanno) e il comitato biblioteca ha preso l’impegno con grande zelo per i vari turni per preparare, gestire e riordinare il tutto.

La memoria ok, ma l’intelligenza?

01 03

A proposito di immagini, di Tv… ecc…
Ho scoperto come la nostra gente di qui non ha assolutamente ancora la cultura dell’immagine. C’è una specie di analfabetismo dell’immagine. Difficilmente comprenderebbero film che per noi sono normali perché contengono riferimenti, luoghi, oggetti, comportamenti che per loro sono sconosciuti.
Sabato ho sostituito don Mauro (era a Port au Prince per accompagnare don Noli) in un intervento di riflessione per i bambini, ragazzi e giovani che giovedì 19 faranno la Prima Comunione qui a Mar Rouge.
Visto il mio Kreyol ancora acerbo06 ho utilizzato alcune immagini (che ho scattato qui ad Haiti, qui a Mar Rouge) che presentavano situazioni di comunione. Domandavo a loro: secondo voi, in questa foto, troviamo qualcosa che indica una comunione tra le persone? In una foto c’era il classico camioncino taxi con tanti passeggeri a bordo… Un’altra con due operai che lavoravano insieme… Ebbene, scena muta, la mia domanda riguardo all’immagine non 07ha avuto risposta. Loro guardavano l’immagine, ma non erano in grado di fare il passaggio logico del significato che poteva avere. Solo dopoIMG_20140614_091050 che l’ho suggerito più volte ho avuto qualche timida risposta da parte dei più grandi. Per loro l’immagine è quella che è, resta muta, non parla, non offre messaggi…

Molto probabilmente c’è anche il problema del metodo scolastico tutto impostato IMG_3534sull’ascoltare e il ripetere. Si utilizza molto la forza della memoria, ma non quella dell’intelligenza.
Purtroppo la stessa cosa succede anche nell’ambito della catechesi.
Su questo credo che possiamo dare una mano per cambiare le cose, visto che gli Haitiani sono persone intelligentissime ed è un peccato lasciare sepolto un simile tesoro.

IMG_4816Grazie a tutti per i vostri auguri di buon compleanno

Siete stati così in tanti che non ce la faccio a rispondere a ciascuno, ma vi assicuro la mia preghiera personale e la gioia di servire questo popolo anche a nome vostro

 PWA yo

IMG_4786Una chicca interessante: IL CICLO DEL FAGIOLO… in questi tre mesi ho potuto assistere a tutto il ciclo di questa coltura così fondamentale per la vita delle nostre famiglie. Il fagiolo ( “pwa” in Kreyol) offre due raccolti all’anno  ( Maggio/Giugno – Dicembre/Gennaio) ed  è il legume che dona un valore nutritivo molto alto che compensa la mancanza di carne e di tante altre cose. Lo si cucina spessissimo insieme al riso ed è uno dei piatti che preferisco.
Quando il fagiolo è maturo, la piantina viene strappata, poi esposta al sole per farla seccare e infine si estraggono i frutti (una parte per la famiglia stessa e una parte da vendere al mercato, quando il raccolto è abbondante come quello di quest’anno).

SE YON BEL BAGAY POU NOU

Yon bèl bagay pou nou

 IMG_1676IMG_4636“Pè Noli te yon bèl bagay pou nou”, Padre Noli è stato una bella cosa per noi.

Così ha detto una mamma di Aksyon Gasmi nel suo intervento per ringraziare don Giuseppe Noli in partenza da Mar Rouge dopo 10
anni di splendido servizio. C’erano lacrime di commozione sincera e coinvolgente. Era il venerdì dedicato all’incontro periodico delle famiglie di IMG_4631aksyon Gasmi della zona di Mar Rouge, lì dove tutto è cominciato dal primo bambino di nome Gasmi afflitto da handicap grave e che don Noli ha voluto aiutare e che, dopo la morte del bambino, ha poi generato tutta IMG_4680una attività di sostegno e di solidarietà che è diventata con gli anni sempre più strutturata e allargata fino ad arrivare a centinaia di bambini e famiglie della zona. Uno dei “miracoli” di don Noli, forse il più bello e il più IMG_4716profetico. Scegliere i più poveri tra i poveri, i bambini con handicapp e metterli al centro dell’attenzione e della solidarietà di tutta la comunità. Don Noli ha portato un cambiamento irreversibile nella mentalità dei IMG_4730nostri haitiani riguardo al valore di una vita colpita da handicapp. Ora questi bambini sono chiamati “Sous renmen”, cioè SORGENTI D’AMORE e non più “andikapè”. Immaginate questo in una realtà piena di povertà, con il problema di riuscire a mangiare almeno una volta al giorno, dove è già un’impresa vivere giorno per giorno con quel pochissimo che si ha.

Comunque sarebbero tante le intuizioni “profetiche”di don Noli da IMG_4804raccontare e che la gente in questi giorni, nelle varie occasioni di saluto a don Giuseppe, ha espresso. “Qui non c’era niente per noi, ma il Buon Dio ci ha mandato don Noli che ci ha dato l’acqua, la scuola, il lavoro, la casa, … Ci ha fatto coIMG_4371noscere l’amore di Gesù… Finalmente c’è stata, dopo tanti anni, una cosa buona per noi, cioè Pè Noli…”.

Ho visto ripetersi il parlare commosso e riconoscente, di uomini, donne, bambini, anziani, persone con responsabilità nella comunità e tante persone semplici. Tutto questo con uno stile discreto, nello stile che ama don Noli e che la gente ha assunto e dimostrato in qIMG_1645uesti giorni.

E’ come se partisse il papà di tutti loro, davvero il “mon Pè”.

Io sono restato colpito da quel
modo semplice di dire, mIMG_1674a carico di profonda gratitudine:” Mesì Bondye pou Pè Noli, li te yon bèl bagay pou nou”. Ecco cosa siamo chiamati ad essere noi missionari qui: una bella cosa per loro, yon bèl bagay! Per un popolo che non ha niente, di cui nessuno si interessava, che è una nullità nel panorama mondiale, ecco che finalmente c’è stata una buona cosa per loro!

IMG_4653Don Noli, nell’omelia della sua ultima domenica qui da noi, Festa di Pentecoste e, guarda caso, festa per tutti i “sous renmen” della parrocchia, ha lasciato due indicazioni, quasi come un testamento spirituale e morale: “ cercate di avere fiducia gli uni negli altri (cosa difficilissima tra haitiani) e cercate di donare non solo di chiedere, perché scoprirete come il donare dona tanta gioia e che non è IMG_4659vero che si è così poveri da non poter donare niente a nessuno o a chi è più povero di noi…”.

Fiducia reciproca e dono … sono atteggiamenti contro-corrente per la IMG_4651mentalità haitiana dove non ci si fida neanche tra fratelli e sorelle nella stessa famiglia, dove la tendenza è quella del chiedere sempre, del cercare prima il proprio bene personale e che gli altri si arrangino.

A proposito rimane un altro “miracolo” di don Noli quello della raccolta di fondi, fatta qui a Mar Rouge per la popolazione del mantovano colpita dal terremoto del IMG_4670_2maggio 2012. Nella domenica prima del Natale dello stesso anno furono raccolti in un solo giorno 62.000 gourde, quando le offerte domenicali faticano ad arrivare a 1000. Haiti che ha aiutato l’Italia… ma guarda un po’! Haiti dopo neanche due anni dal suo Haiti Dic 2013 (150)terribile terremoto del gennaio 2010 con 220.000 vittime!!!

Ho passato questi tre mesi qui con don Noli e credo di aver imparato più che nei miei 29 anni di sacerdozio e IMG_1649soprattutto ho visto incarnare in un sacerdote il vangelo che predica!

Lui ama riassumere lo stile missionario con l’espressione: “ STARE ACCANTO”. Bisogna stare accanto, capire, IMG_2263ascoltare, accompagnare, … dare fiducia… fare in modo che siano loro stessi capaci di diventare protagonisti del loro presente e del loro futuro….

Grazie Pè Noli, vedremo di essere yon bèl bagay per la gente che hai servito con amore e che ora ci affidi.

 IMG_4783_crPè Noli parte sabato 14 per rientrare in Italia. Qui resta don Mauro Brescianini (suo grande amico e compagno di questa avventura missionaria ad Haiti) ad assumere la guida della missione, insieme a don Claudio Mainini (è stato operato agli occhi in Italia la settimana scorsa, sembra tutto bene, il 25 giugno la visita di controllo e poi speriamo torni presto, magari per la fine del mese) e al sottoscritto che per ora presta servizio qui con loro fino a nuovo ordine.

prete_milano Se yon bèl bagay per Arcisate, l’ordinazione di don Matteo Resteghini. Auguri fratellino, ti passo il testimone del nostro caro paesello, ma ti invito a prendere, prima o poi, anche quello da “Fidei Donum” come con don Peppino e il sottoscritto.

 Se yon bèl bagay pou nou poter vedere i mondiali di Calcio… abbiamo cercato di procurare il necessario per trasmettere su grande schermo per i ragazzi e la gente. Sono sicuro che anche qui tiferanno Italia (quando non gioca contro il Brasile, eh..eh..)…. Anche se con 6 ore di fuso orario da tenere presenti.

Ciao, aggiungo una galleria di immagini durante i momenti di saluto e di ringraziamento per don Giuseppe Noli

I PIEDI PER TERRA, TUTTO IL RESTO NEL CIELO

Piedi a terra, tutto il resto nel cielo.

 IMG_4486Parto con questa frase che viene dal mio tentativo di spiegare in Kreyol il mistero dell’Ascensione di Gesù al cielo durante la predichetta che ho tenuto nel celebrare la Messa nella frazione di Damè. Ho chiesto ai presenti, soprattutto ai bambini: “ Secondo voi dove comincia il cielo? Incomincia dall’alto, IMG_4445ben al di sopra di noi? Oppure… oppure…? Subito qualcuno mi ha preceduto e ha detto: “qui, dove finisce la terra!”. Esatto, proprio così, allora vuol dire che Gesù non è andato IMG_1546lontano da noi. Vuol dire perciò che noi abbiamo i piedi in terra e tutto il resto del corpo nel cielo. Vuol dire inoltre che noi respiriamo il cielo, il cielo è addirittura dentro di noi! Dalle facce dei presenti mi pare di aver detto una cosa bella per loro e nella loro lingua.

IMG_4538Più ci penso, e più vedo i nostri haitiani, più li interpreto un po’ così. Gente che ha i piedi per terra (con tutti problemi del vivere quotidiano, della povertà, delle privazioni…), ma con tutto il resto nel cielo, con il cuore e la testa nel cielo. Nonostante tutto, a volte, è come se una specie di strana leggerezza li accom-pagnasse. Non so come spiegarvi. Intanto posso dirvi che è gente che prega, che crede, che confida nel Buon Dio, che apprezza la religione e chi la IMG_4523rappresenta. Venerdì, in occasione della Novena di Pentecoste, abbiamo vissuto il primo incontro programmato di preghiera con la gente presso una famiglia. Si cerca così di essere presenti anche nelle diverse zone IMG_4532del territorio parrocchiale.

Don Mauro, che ha presieduto l’incontro, ha ringraziato la famiglia che ci ha ospitato perché ha fatto un grande lavoro di pulizia e riordino dopo le ultime piogge. Infatti, arrivati li, dopo venti minuti di cammino, abbiamo cosi trovato tutto pronto, tutto ben spazzato e con le sedie, sgabelli, coperte e tappeti per terra per dare a tutti un bel posto a sedere ..

IMG_4531Prima della preghiera ho cominciato a fare qualche foto e così la signora anziana che eviden-temente era la vera padrona di casa mi ha fatto capire di seguirla perché voleva mostrarmi con orgoglio il suo giardino, iIMG_4529 suoi legumi. La seguo e mi trovo davanti a qualcosa di indistinto tra cespugli, piantine di fagioli, alberi di banane e quant’altro. Non era certo il giardino che mi aspettavo, ma la signora era così orgogliosa di tutto questo che l’ho voluta immortalare insieme al suo “tesoro”. Piedi per terra, cioè l’attenzione alla terra perché produce ciò che serve per vivere, anche se costa tanta fatica e non IMG_4526sempre contrac-cambia tanto lavoro. Tutto il resto nel cielo perché questa signora si è poi rivelata capace di intervenire nella preghiera con il grande rispetto di tutti i bimbi e di tutti i presenti. Il suo carisma spirituale si notava nell’aria attorno a lei, nella quasi rispettosa reverenza di cui era circondata.

Forse aveva troppIMG_2802o la mente nel cielo l’autista della moto-taxi con la quale sono andato oggi a celebrare Messa nella cappella più lontana, quella di Lavaltye. Al ritorno, inseguiti fra l’altro da un bel temporale in arrivo, la moto si blocca… Agh.. Era finita la benzina!

Per fortuna a 100 metri c’era una
classica rivendita IMG_4548di benzina a tanichette. Tutto bene, arrivati in tempo proprio prima dello scrosciare di un violento acquazzone.

Mentre l’altro giorno, sempre per una celebrazione, un altro autista di moto-taxi mi ha fatto capire come la benzina IMG_2330si può risparmiare. Ha sfruttato il fatto che si andava in discesa e per quasi tutti gli undici chilometri siamo andati a tutta velocità e a motore spento. Ruote per terra e il mio sguardo IMG_3077verso il cielo perché vi assicuro che certe attrazioni di Gardaland impallidiscono rispetto a questo modo di andare in moto e su strade come le nostre. Al ritorno, invece, sempre per ottimizzare le risorse, l’amico pilota ha fatto salire con me un uomo di passaggio, così eravamo in tre sulla moto, una cosa P5071203normale da noi (ho visto moto con 4, o 5 persone… una volta con 6), la cosa strana era vedere un bianco tra due neri. Lungo la strada ci hanno indirizzato urla di sorpresa e qualcosa d’altro che per fortuna non ho capito.

IMG_4377 Uno sguardo al cielo per il nostro don Claudio Mainini rientrato in Italia per l’operazione programmata che speriamo risolva per sempre il suo problema agli occhi. Qui lo aspettiamo presto e speriamo che torni per la fine del mese, pronto a continuare l’avventura haitiana.

IMG_6066Uno sguardo al cielo per la parrocchia Sacro Cuore di Melzo che ha appena vissuto la festa patronale. Fatemi sapere come è andata!

foto-gruppoUn sguardo al cielo al “mio” gruppo missionario “Le formiche” che, da quanto vedo nelle _mail, è attivissimo come sempre, con tanto lavoro a terra, IMG_4540ma con lo spirito sempre ben piazzato nel cielo.

Uno sguardo al cielo per la mia piccola nipotina Elena. Ehi torna presto in forma! Se tu fossi qui ti faremmo la cura di mango, banane e riso con fagioli! Mi sa che è finita la fase “bradipo” e incomincia quella da signorina! Auguroni!!!

Uno sguardo al cielo per tutti gli amici e le amiche del blog.

Ah! Stavo quasi dimenticando! Uno sguardo al cielo per la nostra Italia, per i suoi governanti. Una preghiera e un incoraggiamento per tutti i nostri amici e amiche che hanno il coraggio di mettersi in gioco in un campo così difficile, vedi le ultime elezioni comunali!