Archivio mensile:Ottobre 2015

MISSIONANDO, MISSIONANDO….

DSCF4594MISSIONANDO, MISSIONANDO….

No, non avete sbagliato blog, sono ancora io, don Levi, che scrivo da Haiti. Ma in occasione della 12045693_994631343891891_5687222518286716627_oGiornata Missionaria Mondiale sento di dover condividere con tutti gli amici la testimonianza arrivata dalla Bolivia, grazie al gruppo dei  7 volontari delle “Formiche” di Melzo (Diego, Daniela, Marcos, Marisol, Roberto, Stefania e Serena) DSCF4220che sta vivendo una esperienza di servizio e condivisione sull’altipiano di Bolivar, il deserto montagnoso a quota 4000 metri (vedi blog precedente).

Ecco la lettera arrivata e uno 12028915_994631447225214_7602757164758760073_ostralcio della loro testimonianza:

Ciao a tutti! Come state?

Noi stiamo tutti bene. Ci siamo DSCF4213ambientati e le giornate passano veloci. Marcos e Marisol stanno bene, si divertono e stanno imparando lo spagnolo. Marcos ha iniziato ieri ad andare alla scuola dell’infanzia che c’e’ qui a Bolivar; speriamo12002370_994632827225076_8089246495435579558_o che si trovi bene cosi’ puo’ integrarsi con gli altri bambini del paese. In casa ci sono i bambini dei professori/assistenti peruviani e con loro si trova bene. Marisol sta con tutti, parla anche con i vecchietti che parlano solo quechua. Serena, Stefania e Sofia si sono integrate bene e si stanno impegnando. Stanno IMG_2459facendo anche lavori pesanti come fare il cemento. Abbiamo iniziato a fare le attivita’ con i bambini dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia che ci DSCF4343sono qui a Bolivar e presto andremo anche nelle scuole di alcuni villaggi. Oggi e’ arrivata Aurora, la volontaria che sta a Bolivar da 4 anni e che aiuta il Padre Paolo e spero che con lei ci sia la possibilita’ di girare di piu’ le comunita’ qui intorno e di stare di piu’ con la gente. 
Qui sotto trovate i pensieri che abbiamo scritto per la Giornata Missionaria Mondiale; scegliete voi quelli che vi sembrano piu´adeguati. 
 Salutateci tutti. 
Un fuerte abrazo
Dany & c. 

Povertà è abitare in una casa di fango con il tetto di paglia, indossare gli stessi vestiti tutta la settimana, essere sporchi, mangiare poco e sempre la stessa cosa, dover camminare chilometri per raggiungere la comunità accanto con ai piedi soltanto dei sandali rotti.
Povertà è mettersi al servizio, è caricarsi i viveri in spalla e portarli nelle comunità, è andare a costruire un tetto, è visitare un’ammalata, è offrire qualcosa di caldo a chiunque passi per la nostra casa.
Povertà sono i bambini dell’oratorio, che fanno a gara ad arrivare per ricevere la colazione, che giocano con una trottola di bottiglie di plastica fuse, che hanno delle bolle su mani e piedi per la sporcizia, che mangiano una caramella come se fosse la cosa più buona che abbiano mai mangiato.
Vivere qua significa arricchirsi ogni giorno, non di oggetti ma di sorrisi, di semplicità, di calore. Significa tentare di dare il proprio affetto a chi non lo ha mai ricevuto, dare gioia ad un bambino semplicemente donandogli la tua attenzione. Significa finalmente alzarsi con una carica di energia inesauribile ogni mattina, conscia di essere utile o almeno di fare il tuo meglio per queste persone che non hanno niente eppure ti donano ogni giorno di più. Significa ascoltare tante storie difficili di persone che hanno la tua età e dovrebbero IMG_2921possedere la tua stessa spensieratezza, affrontare realtà che non capisci e che non approvi ed essere consapevole di non avere il diritto o la possibilità di cambiare. Significa vedere bambini che si servono unicamente della fantasia per giocare, che non hanno bisogno di altro per divertirsi.
In questi giorni trascorsi a Bolivar durante la distribuzione dei viveri ho notato che cIMG_3323hi non ha molto dà, per esempio una signora ci ha regalato delle patate senza voler nulla in cambio; mi colpiscono ogni volta sempre più i sorrisi delle persone, che scaldano il mio cuore e mi danno la forza di andare avanti anche quando sono demoralizzDSCF4269ata e penso di non farcela, come ad esempio quando la strada è difficoltosa e vorrei stare ferma senza compiere un passo.
Sono partita per la Bolivia con il desiderio di stare più vicina ai poveri, ma quando vedo le loro case fatte di fango, provo a mangiare la DSCF4261loro minestra fatta con il chuño e mi si stringe lo stomaco, quando vedo i loro talloni tagliati e screpolati e penso al mio piccolo taglietto che mi dà tanto fastidio, quando vedo gli anziani venire a chiedere i viveri alla parrocchia e poi caricarseli sulle spalle per tornare a piedi alla loro comunità, mi viene da piangere e penso che non sarei mai capace di vivere una vita dura come la loro. Penso a tutte le nostre comodità e a quanto non ce ne rendiamo conto,  e provo un senso di ingiustizia e di impotenza. Trovo conforto e speranza nelle parole del IMG_3411Vangelo di S. Marco di oggi 10,31: “Gli ultimi saranno i primi”.
Stare in missione con i figli piccoli è di certo una preoccupazione in più, ma vedere con che spontaneità si avvicinano alla gente povera per dar loro i viveri o chiedere qualcosa, ripaga di tutto; è proprio vero che bisogna imparare dai bambini, per loro non c’è bianco o nero, italiano o boliviano, ricco o povero, per loro sono tutti uguali.
Ho capito che le cose che ci rendono felici, si ottengono solo facendo fatica.
Così, invitiamo tutti a “stare dalla parte dei poveri”, in qualsiasi luogo possiamo essere e vivere.

Approfitto di questa occasione per regalarvi qualche altra notizia della nostra missione nel nord ovest di Haiti, un’altra tra le zone più povere del mondo.
IMG_4707Vi presento anzitutto un cenno alla visita pastorale del nostro vescovo di Port de Paix, Monsignor Pierre Antoine Paulo. Ha voluto incontrare tutti responsabili dei vari ambiti della pastorale per proporre il metodo delle cosiddette “Cellule pastorali di Evangelizzazione”. Questo metodo di Evangelizzazione è stato sperimentato anche da noi, grazie all’iniziativa ormai decennale del parroco di Sant’Eustorgio di Milano don Pigi Perini. Così detta il testo ufficiale:

Per “cellule” intendiamo dei piccoli gruppi di condivisione della vita cristiana e di evangelizzazione che, IMG_4708secondo la dinamica propria delle cellule degli organismi viventi, tendono a crescere e a dare vita ad altre cellule, attraverso un processo di moltiplicazione, una volta sufficientemente cresciute. Per “parrocchiali” intendiamo che il IMG_4239metodo qui proposto prevede la sua applicazione integrale esclusivamente nell’ambito parrocchiale, sotto l’autorità del parroco e con la continua relazione al Vescovo diocesano.
E’ una proposta interessante, tanto IMG_1851più che ormai si tratta di un metodo diffuso in tanti paesi, soprattutto là dove i sistemi tradizionali non intercettano più le persone e il loro bisogno di fede.
E’ interessante vedere come ci sia una “globalizzazione” anche dei IMG_4118metodi missionari.
Certo che qui da noi, l’esigenza primaria è quella di andare incontro alle persone così disperse in un territorio vastissimo, in una situazione sociale che è ancora quella di gente che vive di ciò che coltiva e di ciò che alleva, ognuno, se ce l’ha, nel suo piccolo fazzoletto di terra dove ha una piccola casa. Le abitazioni sono sparpagliate, collegate tra loro da piccoli sentieri tra le ex-piantagioni. Il bisogno c’è di cercare di raggruppare in nuclei di riferimento più piccoli queste famiglie sparse, per invitarle alla preghiera, alla formazione della fede, a sentirsi poi più facilmente parte di una comunità parrocchiale.
Con don Mauro, don Claudio e i responsabili laici si pensa di riflettere su questo metodo e vedere di iniziare una nuova fase della missione.

IMG_4712Domenica scorsa è stata celebrata la giornata di festa per tutti i Sous Renmen (sorgenti di amore) nella cappella di Damè. E’ un’iniziativa che si ripete anche nelle altre cappelle IMG_4729della parrocchia per tenere vivo nella comunità lo spirito di attenzione evangelica ai bambini con handicap o con gravi difficoltà. L’Aksyon Gasmi sorta in parrocchia a Mare Rouge è ormai un servizio diffuso in tante altre parrocchie della nostra diocesi. E’ diventata, con la nostra cara Maddalena Boschetti una missione dentro la missione e che sta portando ottimi frutti in tutto il territorio. Si è creata un equipe di operatori ben formati che si spostano e si rendono presenti anche in situazioni lontane ore di moto o di macchina da noi.

Vi offro qualche foto e poi due video in cui i nostri bambini cantano nel momento di festa che è seguito dopo la celebrazione della Messa.

IMG_4430Da ultimo, vi offro un po’ di immagini della nostra Festa della Comunità, una festa che celebriamo ogni IMG_4426anno verso fine settembre (quest’anno l’11 ottobre) come inizio ufficiale dell’attività pastorale dopo le vacanze e che coinvolge tutte e quattro le cappelle della parrocchia: Mare Rouge, Kot de Fè, Damè e Lavaltyè.

Lo schema della festa è stato ancora quello già super collaudato. Il triduo spirituale di preparazione, (quest’anno con padre Leoville, neo parroco di Mol Sen Nicolà), con il celebrare insieme ( Santa Messa alle 8.00), il marciare insieme (Processione Eucaristica dopo la Messa), il mangiare insieme (dati circa 2400 pasti gratis) e in infine il giocare insieme.

Per finire due video

Tante immagini piene di intensità e di vita. Una comunità che mostra tutte le sue belle potenzialità e che ci fa sognare con speranza cristiana, nonostante tante povertà e limiti.

Buona missione a tutti

 

DALLA PARTE DEI POVERI

IMG_4231“Dalla parte dei poveri”
Questo è il tema chiave di questo mese dell’ottobre missionario 2015. Rilancio il commento di don Antonio Novazzi, il nostro IMG_4100mitico responsabile diocesano: “Come dice il Papa, non è una scelta sociologica o di una parte di società, ma è teologica, evangelica. Basti pensare a Matteo 25, quando Gesù dice: “Tutto quello che avete fatto a uno di questi fratelli l’avete fatto a me”. È lo sguardo dei poveri, per vedere in loro anche lo sguardo di Gesù. La vicinanza al povero, quindi a Gesù stesso, ci aiuta a crescere nella fede. Siamo convinti che non possiamo solo dare, ma possiamo anche IMG_4102ricevere. Non siamo solo noi a evangelizzare, ma anche i poveri ci evangelizzano».
Se è vero che i poveri ci arricchiscono e sono evangelizzatori, continua don Novazzi, «dobbiamo metterci alla scuola di chi è in difficoltà. Quando diciamo poveri intendiamo tutti, non solo dal punto di vista economico, di chi non ha niente, ma anche chi ha perso la speranza o è perseguitato a causa della fede e deve abbandonare ogni cosa…

2015 poster veglia ridIspirato da queste parole assolutamente condivisibili riprendo il racconto della nostra Missione ad Haiti stimolato dunque da questi primi giorni di ottobre che sotto il patrocinio di Santa Teresa del Bambino Gesù ci fanno entrare in comunione con tutti i missionari sparsi per il mondo. Il paradosso è che proprio qui da noi, in un paese cosiddetto di missione, non c’è traccia di animazione IMG_4119missionaria. Ciò che per noi è scontato, qui non lo è. Pensavamo che il 7 ottobre, durante la riunione diocesana dei sacerdoti, ci avrebbero dato finalmente delle indicazioni con tanto di manifestino della Giornata Missionaria Mondiale, ma non si è detto una parola sull’argomento. Nelle nostre parrocchie non IMG_3993esiste quasi mai  il gruppo missionario. Qui a Mare Rouge, perlomeno, c’è un simpatico e numeroso gruppo di bambini chiamati “Timoun misyone” che dovrebbe tenere vivo e far maturare IMG_3868uno spirito missionario. C’è comunque tutta un azione missionaria che è quasi una routine e non ha bisogno di grandi proclami. C’è tutta l’attività che svolgiamo presso le varie cappelle e i pos catechis, c’è la nostra presenza nella visita ai malati e alle famiglie nel bisogno. Questo ci fa stare 24 ore su 24 “dalla parte dei poveri”. Ciò che manca ai nostri parrocchiani è il contatto con i problemi del mondo e una visione universale della realtà. Il grosso problema è la quasi assoluta mancanza di comunicazione e di mezzi di informazione: niente tv e niente giornali. In certe zone è possibile la connessione internet che però è ancora un lusso per pochi.

12028626_994636110558081_6695393756736136245_oA proposito di testimonianza missionaria un pensiero pieno di affetto è per i magnifici 7 del gruppo missionario “Le Formiche” di Melzo partiti per vivere un periodo di tre mesi in Bolivia, presso la missione del Mato Grosso che il gruppo sostiene da anni: Diego, Daniela, Markos e Marisol (tutta la famigliola) insieme a Roberto (ormai un veterano), Serena e Stefania (la loro prima volta). Adesso vi immagino a 4000 metri d’altezza sull’altipiano di DSC01428Bolivar, tra quei posti e quella gente che anch’io ho potuto incontrare in occasione della mia visita e permanenza nell’estate del 2009 e poi nell’ottobre del 2012. E’ proprio in questa parte del mondo, tra i più poveri, che il Signore ha acceso dentro di me la fiamma della missione e che ora mi ha portato ad Haiti. Sinceramente la tentazione di fare un “giretto” dalle vostre parti mi è già frullata per la testa. In fondo non ho tutto l’oceano da attraversare questa volta. Mai dire mai, anche se sarà difficilissimo che avvenga. Intanto sono là da voi con il cuore, la stima e la preghiera.
12033160_998560826832276_1635347883515660707_nUn altro bel avvenimento tutto missionario è stata la testimonianza dei giovani dell’oratorio di Cernusco sul Naviglio nella serata di martedì 29 Settembre dove hanno raccontato l’esperienza vissuta proprio qui da noi, a Mare Rouge di Haiti, nel mese di agosto. Don David ha così potuto gettare le basi per la formazione di un gruppo missionario giovanile che certamente saprà dare i suoi frutti. Coraggio ragazzi, siete stati meravigliosi qui ad Haiti e continuate ad amare i poveri che avete incontrato e che incontrerete. Come avete ben sintetizzato nello 11903798_10206644084014373_5859657260301827819_nslogan: “alla fine della sera, ciò che conta è avere amato”.
A proposito: complimenti per il logo scelto, semplice e davvero significativo.

 

Infine un grazie al “moving for Africa” che Peppo e Daniele hanno organizzato a Desio e dintorni per sostenere vari Senza titolo-1progetti missionari in Africa e che ora stanno orientando per dare una mano anche alla nostra missione ad Haiti.

 

Adesso un po’ di diario della nostra missione ad Haiti.
Qui a Mare Rouge continuiamo ad essere presenti in tre, don Mauro Brescianini, parroco, don Claudio Mainini, vicario parrocchiale e il sottoscritto che freme per avere un incarico definitivo con una responsabilità più piena. Vicino a noi, a una mezz’ora di macchina c’è la parrocchia di Ti Rivye con don Giuseppe Grassini, parroco. Con noi opera Maddalena Boschetti IMG_3844(Madda), che come sapete si occupa dell’Aksyon Gasmi a favore dei bambini con handicapp e dei sous renmen. In questi giorni, don Claudio è in Italia per i controlli medici per il problema della vista e anche Madda per un breve periodo di riposo.
Dall’altra parte, sul mare, a Mol Sen Nicola, abbiamo la presenza di una piccola comunità d suore italiane: Suor Gabriella, suor Rosalia e suor Mariarosa di tre congregazioni diverse unite in un’unica missione. Sono arrivate in questi giorni altre suore che si preparano al passaggio del testimone. Un‘altra presenza italiana molto IMG_9957significativa è rappresentata da Enrico e Chiara, operatori della Caritas di Milano presenti nella nostra diocesi di Port de Paix per sostenere l’azione locale della Caritas e vigilare sui progetti in corso.
Aspettiamo la vista di don Antonio Novazzi, responsabile diocesano dell’ufficio missionario di Milano per metà novembre. Sarà l’occasione per rivedere il senso della nostra presenza ad Haiti e fare delle scelte per il futuro.

Intanto la nostra vita a Mare Rouge ha ripreso il suo bel ritmo quotidiano dopo la pausa estiva.

IMG_3987Sono riprese le attività dei gruppi.
La scuola è ricominciata con regolarità. Siamo stati impegnati a preparare gli ambienti con numerosi interventi di manutenzione sempre necessari. Ci sono stati gli incontri con i professori per dei momenti formativi e organizzativi. Presto avremo le assemblee con i genitori dei vari cicli di studio.

Ecco alcune immagini della Santa Messa di inizio Anno scolastico celebrata da don Mauro


Abbiamo ripreso l’attività formativa della catechesi e per questo abbiamo dedicato alcuni giorni di formazione con gli stessi catechisti. Don Mauro ha guidato questi incontri ispirato dall’Enciclica Lumen Fidei di Papa Francesco

Sono stai tra noi alcuni amici.

Una equipe italiana legata all’attività di Aksyon Gasmi per la fisioterapia dei bambini con menomazioni e con limiti di movimento del corpo. La dottoressa Caterina con la figlia Agnese e due giovani studenti universitari (Pietro ed Elena) che hanno colto IMG_3780l’occasione per la stesura della loro tesi.

Una sera ci siamo concessi una  “pizzata” fatta in casa….  per la gioia nostra e dei nostri amici haitiani

In questo stesso periodo abbiamo avuto la gioia di celebrare il Matrimonio di Berta (la nostra cuoca e responsabile della gestione della casa). Qualche foto per lustrare gli occhi e fare i nostri auguri alla mitica Betà

Sono stati tra noi i nostri due cari Ingegneri, Giuseppe Bertani per lo sviluppo del progetto di distribuzione dell’acqua potabile e Pierangelo Brugnera, architetto, che si è occupato di vedere con noi il progetto del nuovo centro pastorale e della sistemazione della vecchia casa parrocchiale. Saremo lieti di presentare al più presto questi progetti e anche per vedere di recuperare i finanziamenti necessari. Giuseppe si è buttato a tutto corpo nel cercare il percorso più adatto a connettere tra loro le sorgenti per garantire più acqua all’acquedotto esistente. Come nel suo stile ha coinvolto tutti nel prendere a cuore il progetto e ha dato una bella spinta al comitato dell’acqua che dovrà poi gestire il tutto. L’idea è di fornire l’acqua in altri tre nuovi punti della zona. Inoltre c’è tutto un nuovo progetto che riguarda Kot de Fer e altre possibilità di valorizzare l’acqua che c’è senza farla disperdere e offrire più punti d’acqua là dove la gente vive. Tutto questo grazie al sostegno di Filomondo che fra l’altro prende una buona parte di entrate dal recupero e vendita dei tappi di plastica.

IMG_4391In queste ore fervono i preparativi per la festa della comunità che celebreremo domani. Sul prossimo contributo troverete tante belle foto in merito. Vi anticipo l’immagine dei capretti sminuzzati con il machete.

IMG_4388Ah!… C’è anche Mimì, la nostra gatta di casa che è cresciuta e ormai è diventata bravissima nel prendere i topi che ancora osano aggirarsi in casa.
Brava Mimì e ci dispiace un pochino per il topino.

Bene, chiudo qui, spero che le tante immagini che trovate qui siano capaci di rendervi tutti più missionari e sempre di più dalla parte dei poveri