Bon Fèt Nwèl
Buon Natale! Che effetto farà questo augurio qui ad Haiti? Ho ancora poche ore per scoprirlo, ma intanto posso anticiparvi qualche prima impressione.
Qui vedete il nostro presepe, fatto in una mattina del 22 dicembre. Come vedete non c’è la tradizione di fare grandi cose, anche perché le statuine sono quello che sono ed già un segno straordinario per la nostra gente un piccolo presepietto come questo. Forse è l’unico presepio nel raggio di qualche chilometro. Comunque guardate il tocco haitiano dei palloncini colorati perché per loro sono segno della festa e della gioia. Abbiamo vissuto un tempo d’Avvento forte, guidati dalle quattro frasi prese dal Vangelo di ogni domenica: veye (vegliate, pare (preparate), temwen (testimone) e ave w (con te) e cercando di fare incontri di preghiera nelle varie zone e cappelle. L’ultima domenica è stata vissuta come domenica del dono e molta gente ha portato in chiesa in occasione della Messa quello che poteva per i più poveri. Come ad esempio una banana, un arancia, un mango, del riso, dei fagioli, delle patate, qualche vestito, qualche calzatura…. Tutto questo poi è stato portato a casa delle famiglie più povere. Il Natale allora è già cominciato e molto bene da questo gesto di carità per ricordarci che il grande dono di Gesù che è in mezzo a noi ci spinge a diventare un dono di amore per gli altri.
Con i ragazzi della catechesi abbiamo proiettato il film di Zeffirelli di Gesù di Nazareth nella parte che riguarda la natività. Era in francese, la lingua ufficiale che si impara a scuola, anche se poi non si usa mai nel quotidiano. Il problema non era la lingua, ma la assoluta mancanza di abitudine a vedere un film. Comunque al momento della nascita di Gesù abbiamo fatto tutti un applauso. Per il resto, il paesaggio, il modo di vestire della gente, la capanna con gli animali sono tutte cose realissime per un haitiano perché qui il tempo si è fermato e si vive ancora come ai tempi di Gesù. Magari nella mente di un haitiano è più chiaro che per noi questa verità: Gesù è davvero diventato uno di noi, povero proprio come noi!
A proposito, don Claudio ieri è stato a fare un giro di visite per gli ammalati e, come spesso succede, il responsabile laico della zona coglie l’occasione per far vedere certe situazioni di case veramente disastrose. Guardate qui nella foto una “casa” dove abita una famiglia di 8 persone con diversi bambini. Credo che questa capanna sia ancora più povera di quella di Betlemme. E’ incredibile per noi come possano vivere così.
Ieri sera c’è stato il concerto di Natale realizzato da uno dei nostri gruppi giovanili, il gruppo MEJM (Movimento Eucaristico Giovanile di MarRouge). Hanno provato per settimane mettendoci tutto il loro impegno. Il concerto è durato 4 ore. Per loro è molto importante la nostra presenza, anche se il loro modo di fare queste cose è veramente diverso dai nostri canoni. Importante è partecipare, stare loro vicini, comprenderli e aiutarli, se possibile, a fare qualche passetto in avanti.
In questi giorni ci sono state ripetutamente le prove delle varie corali e gli incontri per preparare le celebrazioni con don Mauro che ha coordinato il tutto. E’ stata preparata anche la veglia che si svolgerà prima della Messa di mezzanotte, anche se qui si celebrerà alle 22.00. Nella veglia ci saranno delle novità che cercheremo di introdurre (uso di immagini e musiche) e una parte rappresentata, quasi nello stile del presepe vivente, vedremo come andrà.
Nei giorni scorsi abbiamo potuto fare qualche visita agli ammalati, ma è impensabile andare da tutti in pochi giorni, sia per il numero, sia per le distanze. Comunque i nostri incaricati laici hanno potuto raggiungere praticamente tutti. Abbiamo organizzato anche i tempi per le Confessioni, ma non bisogna pensare alle file al confessionale che vediamo nelle nostre chiese.
Qui usano fare i regali? Beh, certo, è una cosa che si usa fare ed è gradita, ma solo se si può. E’ normale che a volte non ci possa essere alcun dono perché non ci sono nè soldi ne altre possibilità. Su questo sono molto più liberi e sereni di noi. Un po’ come il mangiare: se c’è bene se no pazienza, magari domani si mangia. Se c’è anche tre volte al giorno, altrimenti va bene anche una volta sola con quello che si riesce a trovare..
Così è sufficiente regalare una biro per la scuola e quei bambini che la ricevono ti ringraziano con un sorriso da orecchio a orecchio.
Domenica scorsa, in occasione del Natale, don Claudio ha organizzato con alcuni giovani un pomeriggio di animazione per i bambini e i ragazzi di Mar Rouge. E’ stato partecipatissimo ed è stato un bel regalo natalizio per tutti i ragazzi con giochi, canti, scenette e una buona merenda per tutti.
In questi giorni stanno arrivando diverse offerte da tanti amici e persone che stimano la nostra missione ad Haiti. Anche questo è un modo per sentire il Natale in una maniera inedita, perchè mai, come in questo momento ho sentito così la gioia della solidarietà di chi mi vuole bene.
Grazie in particolare ai contributi arrivati in occasione del matrimonio di Antonella e Maurizio, grazie a tante altre famiglie e persone che hanno inviato il loro aiuto.
Così colgo l’occasione per fare a tutti i migliori auguri di un Buon Natale, assicurandovi la nostra preghiera e la benedizione dei nostri poveri
Sto raccogliendo qualche intervista e qualche storia di vita da potervi poi offrire sul blog per farvi conoscere la vita delle famiglie e dei bambini di qui. Un materiale richiesto anche per animare qualche incontro di catechesi con i ragazzi.
Buon Natale da tutti noi: don Mauro, don Claudio, don Levi e Maddalena.