Archivi autore: Don Levi

SA SE YON SIKLON

IMG_0564Sa se yon siklon
Questo è un ciclone!

I cicloni sono purtroppo un appuntamento quasi fisso ogni anno in questa zona dei Caraibi, il periodo IMG_4730critico va da giugno a settembre. Stavamo già dicendo: “che bello, quest’anno niente cicloni” ed ecco che in questi giorni ne è arrivato uno, non tanto forte per fortuna, ma che IMG_4712lascia intuire come questi eventi possono essere disastrosi. Qui da noi a Mar Rouge, abbiamo un forte vento e piogge a intermittenza, a volte a scrosci, a volte leggera. Ieri mattina sembrava di essere nella bassa milanese quando cala la nebbia. Le temperature sono scese a tal punto che vedi i nostri haitiani andare in giro con cappelli di lana e giacconi Per noi italiani è solo un po’ più di fresco del solito e si sta bene anche in maniche di camicia, ma loro non sono abituati al “freddo”. Se qui da noi è così, mi dicono che sulla costa o in certi punti dell’isola la situazione può essere molto più critica ed è possibile che il passaggio di questa perturbazione stia facendo dei danni. Il sole comincia a fare capolino, le nuvole vanno e vengono, il vento è ancora forte. Dicono che da lunedì tutto migliora nettamente.

IMG_9191Mentre sto vivendo questa prima esperienza di vero e proprio maltempo (move tan) ad haiti, penso ad alcune case che abbiamo visitato perché ci è stato segnalato dai IMG_9193responsabili di zona il bisogno di un intervento per ricostruirle o ripararle. Una tra tutte mi ha fatto impressione e non riesco a scordarmela. La vedete qui a fianco, IMG_9196sembra una capanna disabitata o una specie di ricovero per animali. Invece ci abita una famiglia, papà, mamma e due bambini. La loro casa era stata distrutta da un incendio e ora attendono un aiuto per ricostruirla. Intanto vivono qui dentro. Poi ho potuto visitare altre case, alcune con problemi al tetto, altre con le pareti che si stanno sgretolando, altre tutte da rifare. Dentro queste case ci vivono dalle 8 alle 10 persone, tra cui molti bambini… Quello che ho visto in un giro di tre ore, insieme a due responsabili Caritas della parrocchia, spostandoci più velocemente con le moto-taxi tra viottoli e sentieri, è solo una piccolissima parte delle cento e più IMG_9263situazioni che chiedono un intervento.
Per questo ogni aiuto che arriva dall’Italia, dalle nostre parrocchie, dai nostri amici, dalle associazioni varie è sempre atteso con trepidazione e riconoscenza. Quando c’è un po’ di disponibilità noi procediamo a dare risposta alle situazioni più urgenti secondo una lista che va continuamente aggiornata e verificata.

SE yon siklon, l’arrivo dei nostri volontari italiani.
IMG_9351Così è stato per noi l’arrivo di Antonio, Roberto, Isa, e i due Alessio. Sono arrivati da Abbiate Guazzone con la loro dirompente carica di energia, di immediatezza e simpatia.

Antonio “il saggio” e IMG_9279Roberto “il tecnico” sono i veterani delle spedizioni di Abbiate Guazzone ad Haiti e si sono occupati del lavoro di messa in opera di alcune pompe per l’acqua nei vari pozzi, soprattutto nella IMG_9290zona di Ti-Rivye. Alessio il “rustico”, optometrista di professione (era già stato qui per offrire il suo servizio per la visita agli occhi e il dono di occhiali per IMG_9132molte persone),

Isa “la IMG_9128dolce” (aveva già fatto altri periodi in passato) con tanto amore per i bambini, Alessio “il pensatore” proprietario di un laboratorio di tatuaggi a Varese (qui per la prima volta) si sono messi all’opera per avviare il lavoro di imbiancatura nella nuova IMG_9346chiesa di Kot de Fe. Grazie al loro insegnamento, ora gli haitiani del posto possono continuare a fare da soli il resto della chiesa. Sono partiti da qui giovedì con la loro Jeep presa IMG_9350a noleggio, dopo abbracci, saluti e un bel pò di commozione.

Ora, stiamo aspettando l’arrivo tra noi di un altro veterano, Giuseppe Bertani, un tipo davvero ciclonico. Lui è il l’ideatore di tanti nostri progetti, realizzati, in corso e futuri.
Ci sarà da fare per tutti!

Una casa “ciclonica”
IMG_9373La casa della missione di Mar Rouge è sempre una casa “ciclonica”, nel senso che non è mai “ tranquilla”, questo vuol dire che c’è sempre qualcuno che passa, qualche volontario che si ferma qui, qualche sacerdote haitiano delle altre parrocchie di passaggio che volentieri sIMG_9372i ferma a bere e a mangiare qualcosa… Ieri sera, verso le 20.00, è arrivato un gruppo di giovani volontari italiani e haitiani che operano insieme a Port au Prince guidati dalla nostra mitica Suor Luisa. Erano di passaggio per andare poi a Mol San Nicola per alcuni giorni di vita comunitaria. Con loro c’è anche Marta, operatrice della nostra Caritas di Milano. Così hanno potuto bere una bibita fresca, scambiare quattro chiacchere per poi ripartire.
IMG_9314Questo via vai è tut
t’altro che un fastidio ed è un continuo invito alla ospitalità e alla condivisione.

Come al solito metto di seguito un po’ di foto che illustrano in particolare il “ciclone” di solidarietà proveniente da Abbiate Guazzone che si è scatenato in questi giorni.
Cicloni come questi è un bene che tornino!

KOUCHE, KOUCHE….

IMG_8639Kouche…Kouche!!!
Abbassatevi, mettetevi giù…..
Questo è il grido che risuonava sul pullman (proprio sul, nel senso che si viaggiava anche ben stipati sul tetto del pullman) quando i IMG_8650primi vedevano arrivare piante con rami più bassi. Allora si produceva una specie di ola, le teste e i corpi si abbassavano come un onda umana, uno dopo l’altro. A volte nemmeno IMG_8643questo è stato sufficiente perchè qualche ramata l’abbiamo presa un po’ tutti. Così abbiamo viaggiato, una trentina sul tetto del pullman aggrappati al portapacchi, e ben 90 dentro stipati come la carne Simmenthal per i 15 km del tragitto fin a Mol San Nicolà. Si trattava della gita al mare IMG_0451dell’oratorio estivo di Mar Rouge, organizzata da don Claudio,
insieme ai nostri cinque giovani voIMG_0544lontari del CSI. Eravamo in 230 almeno e il pullman ha fatto due viaggi per portare tutti (perché un pullman si era guastato, come è normale qui da noi) con qualche clandestino che si aggiungeva qua e là.
In caso di bisogni fisiologici non è necessario fermare il mezzo, almeno per chi viaggia sopra il tetto (ed è un maschietto) è semplice. Un ragazzo sistemato vicino a me, nel momento in cui non c’erano piante basse in vista da schivare, si è alzato in piedi e ha prodotto un generosa fontana di pipi che ha innaffiato i bordi della strada e per fortuna il temibile getto non ha colpito nessun passante.
E’ stato divertente IMG_8655e mi sono fatto un’idea di come avvengono questi viaggi, quando duIMG_8681rano non solo un’ora come il nostro, ma anche una giornata intera. Io mi sono ritrovato pieno di polvere e con qualche livido, ma contento di aver condiviso anche questo. Un giorno mi piacerebbe fare il viaggio Port au Prince-Mar Rouge, un viaggio di quasi 15 IMG_8671ore per fare 200 chilometri.
Al mare abbiamo scoperto che gli haitiani di Mar Rouge hanno un certo timore dell’acqua e non vanno se non dove l’acqua arrivava ad altezza del petto, tutti raggruppati vicino a riva. La loro gioia però è sempre comunque grandissima, sia a sguazzare nell’acqua, come a cantare a squarciagola dentro e sopra il pullman.
IMG_8894Questa gita è stata il culmine della intensissima esperienza di questo oratorio estivo haitiano e che ha visto Dario, Michele, Annalisa, Giulia e Federica totalmente IMG_8971

Sfida Italia-Ayiti finita 3 a 2 nonostante un arbitraggio scandalosamente aytiano....

Sfida Italia-Ayiti finita 3 a 2 nonostante un arbitraggio scandalosamente aytiano….

coinvolti in una dedizione davvero appassionata e generosa. Grazie a tutti voi, grazie al CSI e speriamo che l’esperienza possa continuare anche nei prossimi anni.
IMG_8746Mentre si faceva la verifica finale si è detto che cose come queste sono in fondo gesti profetici che provocano, che introducono qualcosa di nuovo in una situazione che rischia di restare ferma e rassegnata.

Dare attenzione, tempo ed energie per far felici più piccoli è senz’altro un segno che scuote, che invita a costruire un futuro a partire da chi è più piccolo. Ci vuole molto tempo per cambiare una mentalità secolare, ma l’importante è seminare con gioia. Ogni giorno poi, al di là delle cose organizzate e previste, ecco il dono di un continuo scambio di tanti sorrisi, strette di mano, sguardi, gesti inaspettati, tenerezze, attenzioni, confidenze, condivisioni, … una ricchezza umana e cristiana imprevedibile e incalcolabile… I nostri amici del CSI hanno tentato di IMG_8833dire questo in una poesia, perché altrimenti ci vorrebbero valanghe di parole. La condivido con voi.


AYITI

Un terremoto di sorrisi
e carezze di carbone
di acquazzoni a piedi scalzi
su una febbre di colori.

Figli della polvere,IMG_8860
di cocchi, rintocchi e di uragani,
orfani del mondo,
vestiti solo da battiti di mani.

Tra sassi rossi come il mare
all’ombra delle stelle
dove quello che ci unisce
è il colore diverso della pelle

Mister Caos e gli amici del CSI

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La casa in via dei matti?
IMG_5293Don Mauro con il nostro ingegnere di fiducia Wisnell ha continuato in queste settimane il progetto case per le situazioni più urgenti e che da IMG_9022tempo chiedevano una risposta e grazie ai soldi arrivati dall’Italia e anche al contributo che avete dato a me da utilizzare abbiamo già potuto costruire e sistemare altre case.
Compresa quella che mi stava più a cuore, la famosa casa in via dei matti numero zero. Vedete le foto di come è adesso, finalmente una vera casa. Ho trovato la mamma e i bambini molto contenti. Ho IMG_9027ricevuto abbracci e baci di riconoscenza a nome di tutti IMG_9049voi.

Casa nuova vuol dire anche un salto di qualità nell’igiene e nella cura della persona. I bambini erano finalmente puliti e ben vestiti. La loro carica di voglia di vivere è sempre più forte che mai.

Vi aggiungo fIMG_8112oto dell’altra casa già finita e poi la casa di mamoun (ragazza con handicap alle gambe che viene portata a Messa su una carriola) che è ormai a buon punto.
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IMG_9075Grazie ancora a tutti

 

 

 

 

Sono arrivati gli amici di Abbiate Guazzone!

IMG_9087Via un gruppo di  volontari eccone già un altro, questa volta sono i nostri italiani di Abbiate Guazzone che da anni vengono a Mar Rouge per dare una mano….. Sono arrivati ieri sera e dal primo impatto vi posso assicurare che ne vedremo delle belle IMG_9085sulla prossima puntata.

Un benvenuto ad Antonio, Alessio, Roberto, Alessia ed Isa. Già oggi si è sparsa la voce del loro arrivo e molti bambini sono gìà arrivati per salutarli e godere della loro simpatia.

IMG_9088Alla prossima!

 

Aggiungo ancora un pò di foto del nostro oratorio estivo abbiamo concluso Mercoledì regalando a tutti un simpatico braccialetto ricordo..

 

UN ORATORIO ESTIVO AD HAITI

UN ORATORIO ESTIVO A MAR ROUGE
Una bellissima esperienza con i giovani volontari del CSI  

IMG_6624In questi giorni stiamo vivendo una bellissima esperienza con i bambini e i ragazzi della parrocchia grazie all’arrivo di cinque giovani del CSI. Don Claudio aveva già tentato una prima esperienza di oratorio estivo l’anno scorso con l’aiuto di due giovani di Abbiate Guazzone. Quest’anno, grazie ai contatti di don Claudio con il CSI (Centro Sportivo Italiano) abbiamo potuto avere cinque giovani (tre ragazze e due ragazzi) tutti per noi qui a Mar Rouge. I giovani che il CSI ha mandato ad Haiti sono circa una cinquantina, ma tutti impiegati nella zona della capitale. Così IMG_6598Annalisa, Dario, Federica, Giulia e Michele sono arrivati lunedì 28 Luglio e resteranno a Mar Rouge fino al 13 agosto compreso. Sono giovani stupendi, con una grande carica di amore per gli haitiani, esperti in animazione e abituati ad avere a che fare con i ragazzi, piccoli e grandi. Da subito, il giorno dopo il loro arrivo, abbiamo cominciato la proposta di un oratorio IMG_6592estivo per i bambini e i ragazzi ogni mattina dalle 8.30 fino alle 13. Nel pomeriggio c’è troppo caldo e poi i bambini hanno spesso il compito di aiutare la famiglia per andare a prendere l’acqua, per governare gli animali, per dare una mano in casa. Lo scopo di questo loro servizio è soprattutto quello di aiutare i giovani IMG_6711animatori haitiani a svolgere questa attività che per loro  e per i ragazzi è una novità assoluta. Le difficoltà sono state molte e principalmente dovute al fatto che a Mar Rouge non hanno mai fatto attività di questo genere (se non il primo esperimento già ben riuscito dell’anno scorso) A volte il IMG_6717problema è stato semplicemente quello di saper tenere tra le mani  un pallone che per molti di loro era la prima volta oppure capire che c’erano delle regole, dei limiti di campo, una turnazione…. Poi c’è stata inizialmente la difficoltà con la lingua, ma la voglia di comunicare tipica degli italiani, un piccolo aiuto da parte mia e di don Claudio, l’intelligenza e l’intraprendenza di alcuni nostri IMG_8312giovani animatori haitiani hanno reso tutto possibile. Sono state pensate delle riunioni al pomeriggio con gli animatori per offrire qualche spunto formativo e per presentare i giochi che poi sarebbero stati spiegati ai ragazzi da parte degli stessi animatori haitiani. Qualche volta per far comprendere meglio il gioco lo abbiamo provato con gli animatori stessi. Oltre ai giochi a squadre, i momenti di animazione, abbiamo proposto anche i laboratori per i IMG_6761più piccoli, un vero successo! I ragazzi sono cresciuti di numero fino ad essere anche oltre i 200. Il luogo scelto dove svolgere le attività è stato la scuola parrocchiale nella località soupran che è a 20 minuti buoni di cammino dalla parrocchia. I più piccoli potevano godere del trasporto su un camioncino che portava anche tutto il materiale necessario. Verso la IMG_7069fine della mattinata per tutti veniva distribuito un graditissimo e atteso panino con il Mamba, uno specie di burro alle noccioline e tanta buona acqua che non bastava mai e che bisognava portare nei bidoni dalla parrocchia. Per alcuni bambini quello era il primo e forse IMG_7872unico pasto della giornata. Non contenti di questo, oltre alle attività del mattino, ecco che siamo andati a fare animazione in due località più lontane dove c’è una cappella per la messa e una attività aIMG_8364_renamed_17165nnuale di catechesi. Due pomeriggi a Damè (più di un centinaio di ragazzi) e un pomeriggio a Lavaltyè (quasi 80). Qui i nostri volontari hanno davvero provato l’emozione di regalare un pomeriggio IMG_8404indimenticabile a bambini poveri, ma stupendi, che non hanno mai visto nulla del genere. Dovevate vedere  il successo del “trucca bimbi” perché la pelle nera ha un effetto unico sui colori e perché per loro era una cosa graditissima. C’è stata subito una simpatia ed un affetto reciproci, e alla fine, nel momento del saluto, ho visto nei loro occhi la commozione, italiani compresi.

Bene che dire ancora?
Spazio alle immagini, anche perché l’esperienza è ancora in corso.
Lunedì abbiamo in programma una gita al mare con due bus (chiamiamoli così). Gli iscritti sono già 170  e ci staranno tutti chi dentro, chi sopra il bus.

Il momento iniziale dell’accoglienza e della preghiera (8.30-9-00)

Il cammino verso la nostra scuola parrocchiale dove si svolgono le attività

Le squadre… siamo ormai a oltre duecento ragazzi

I giochi…

I Laboratori

Il panino e l’acqua…

I pomeriggi nella zona di Damè

Il pomeriggio a Lavaltye

Qualche foto dei nostri eroi e alcuni animatori haitiani. Noterete che siamo stati anche al mare per un meritato momento di relax. Che invidia, eh?

Per finire… una bella rassegna di volti da non dimenticare…

AVEK JEZI TOUT BAGAY BYEN

 
AVEK JEZI TOUT BAGAY BYEN

Con Gesù tutto va bene

IMG_4426E’ stato un incontro casuale lungo la strada con un uomo di fede protestante che mi ha regalato questa espressione così semplice e così intensa.
Alla domenica mattina capita spesso di incrociare persone e famiglie che si spostano per andare alla celebrazione domenicale in una delle tante chiese protestanti che si trovano sul nostro territorio. Passando senti la voce del pastore

che predica o i loro canti e le loro preghiere. Penso alla nostra chiesa di Mar Rouge che ogni domenica è sempre felicemente strapiena, ma penso anche a tutte queste cappelle protestanti che raccolgono tante altre persone e famiglie. La strada per andare a dire Messa a Kot de Fè è costellata di IMG_0946molte delle loro chiese. Questa mattina ho incrociato un signore, vestito da festa, con la classica Bibbia sottobraccio. Lo saluto per primo: “Bonjou”, E lui “Bonjou Mon Pè” (mi ha riconosciuto come uno dei padri della missione). Gli dico: “Eske ou prale pou laprye dimanch?”. Stai andando IMG_2336alla preghiera domenicale?. Risponde:“Wi, ou menm tou?”,  sì e anche tu?. “ Wi, mwen prale celebre Mes nan Kot de Fè“ . Si, io sto andando a celebrare IMG_3437la Messa a Kot de Fè. Così, sorridendo, aggiunge, poco prima di entrare nella sua cappella ai bordi della strada: “Avek Jezi, tout bagay byen”, con Gesù tutto va bene!. Gli rispondo con gusto: “Wi, sa bon vre, avek Jezi tout bagay byen”, si questo è proprio vero, con Gesù tutto va bene. Bonjou! … Bonjou mon pè…


Con Gesù tutto va bene

Ringrazio don Claudio che dall’Italia mi ha portato il crocifisso colorato che hIMG_6119o ricevuto la sera della veglia missionaria. Mi mancava ed ero desolato per averlo dimenticato a casa nella concitazione della partenza. Dopo quattro mesi eccolo qui. Adesso ho un motivo in più per vivere con amore e con passione questa missione ad Haiti. L’ho subito mostrato nelle varie celebrazioni e l’ho già portato con me durante la visita dei malati.

Con Gesù tutto bene, qui da noi a Mar Rouge.
IMG_6315Abbiamo appena terminato la Festa Patronale che ricorre il 26 Luglio, la festa di S. Anna la mamma di Maria. Sono stati giorni molto intensi, con forti momenti di preghiera e di ascolto IMG_6352della parola tutte le sere. Don Mauro davvero instancabile per coordinare e seguire tutte le attività e tenere viva la collaborazione dei laici e dei vari gruppi. C’è stato poi, il momento di Venerdì sera che davvero ha mostrato la gioia di sentire Gesù vicino. La chiesa era gremita di persone, c’erano anche molti pellegrini IMG_6344venuti da tanti luoghi anche lontani. Dopo la parte del Rosario, dell’ascolto del Vangelo e della meditazione guidata dal Vicario Generale della diocesi di Port de Paix, c’è stato IMG_6259IMG_6253ancora uno spazio di preghiera più libero con canti e danze religiose. Credo di non aver mai provato tanto coinvolgimento emotivo come questo. Sentire cantare tutti, dai bambini, ai giovani, agli adulti e agli anziani, vederli danzare, levare le mani al cielo, battere le mani a tempo, con frasi d’amore rivolte a Gesù è stato davvero IMG_6398sorprendente. Noi sacerdoti ci eravamo sparsi in chiesa per offrire la possibilità della confessione, così io mi sono trovato in fondo alla chiesa, in mezzo alla gente. Non ho potuto stare fermo e anch’io, prima timidamente e poi con più scioltezza, mi sono lasciato prendere dal ritmo, dai movimenti e IMG_6400dal canto. Se non ti lasci coinvolgere, non puoi capire e non è vero che tutto questo è solo esibizione esteriore. C’è un modo di vivere la comunione con Dio e la sua presenza, per dirgli quanto lo si ama che chiede corpo, anima e cuore.

10553322_10204265937029826_577548346882423119_nCon Gesù tutto bene:  auguri ai nostri Paolo e Luisa sposi.

Mi unisco al popolo delle formiche di Melzo per dire tutta la mia gioia e il mio augurio.
Sono sicuro che il vostro amore  saprà sempre di più diventare una benedizione per tutti e soprattutto per i più poveri.

10463873_778101638909246_3589715121644775814_n 10384525_10204323925568880_7320576347489975013_nCon Gesù tutto bene: auguri a don Claudio Preda, mio stupendo e caro successore nel servizio alla chiesa di Zibido San Giacomo. Dieci anni di dedizione e di amore sincero per la gente, lasceranno il segno e porteranno frutto. Un pensiero a tutta la comunità che sta vivendo questo distacco e un invito ad aprire il cuore a ciò che lo Spirito ha in mente di fare.

Con Gesù tutto bene: questa sera sono arrivati cinque giovani simpaticissimi animatori italiani del CSI (tre ragazze e due ragazzi). Don Claudio è andato a prenderli a Port au Prince. Resteranno con noi per più di due settimane per tentare una specie di oratorio estivo con i nostri bambini e ragazzi. Fa tutto parte di un progetto che il CSI sta realizzando ad Haiti, soprattutto nella capitale. Naturalmente vi saprò raccontare meglio questa promettentissima esperienza con l’aiuto di tante immagini …

Metto in coda la galleria di immagini che illustrano alcuni momenti della nostra festa

Prove, preparativi…

Le belle serate di preghiera e meditazione

Il pellegrinaggio Pekri – MaWouj di Mercoledì 23 Luglio

I pellegrini venuti dai luoghi più lontani, dopo ore di cammino e di preghiera si sono adattati a dormire sotto il tetto dell’angar.

Il giorno della Festa, sabato 26 Luglio

IMG_6307Alla prossima!!!

E’ proprio vero:

con Gesù

tutto va bene!!!!

 

PROGETTI A MAR ROUGE

PROGETTI IN CORSO A MAR ROUGE

RELAZIONE PRESENTATA AL NOSTRO UFFICIO MISSIONARIO

PROGETTO CHIESA KOT DE FER1.- RICOSTRUZIONE DELLA CHIESA DI KOT DE FER

 Si tratta di una delle 4 Cappelle che formano la Parrocchia: come consistenza è la più grande. L’attuale chiesa, che risulta di due chiese apposte l’una all’altra, in tempi diversi e in maniera un po’ approssimativa, è nella necessità di un intervento radicale. Conservando l’attuale struttura, verrà rifatta la copertura, alzata di un metro, rinnovato il pavimento, rafforzati i muri perimetrali con contrafforti in pietra, e prolungata l’area del presbiterio per una migliore collocazione dell’altare e per ricavare un locale Sacristia e un altro locale di servizio per il Sacerdote.

La spesa prevista è di 200.000 €

I lavori sono iniziati in Novembre 2013

2.- SCUOLA FORMAZIONE-LAVORO PER GIOVANI

 A fronte della mancanza di occupazione di giovani che stanno ultimando o hanno terminato il percorso scolastico fondamentale, è nata la proposta di aiutarli, con la partecipazione di professionisti (muratori, falegnami, meccanici, elettricisti, taglio cucito …) ad imparare una professione che li renda autonomi e capaci di contribuire alle necessità familiari. Nell’anno 2012/2013 un gruppo di 95 ragazzi/ze hanno usufruito di questa possibilità, che continua con altri.

Il costo calcolato annualmente è considerato in 30.000€

3.- RISTRUTTURAZIONE – RICOSTRUZIONE CASE

 Con la presenza di cicloni ricorrenti che distruggono o danneggiano seriamente le case, già fragili dall’origine, oppure a causa di incendi che portano via tutto ( le case sono illuminate a lume di candela, e spesso mancano di acqua), e anche per necessità di intervento in case povere e al limite dell’abitabilità, da sempre abbiamo in atto questa attività, sempre più crescente e necessaria. Nell’ultimo anno, l’intervento per 30 case, ha chiesto una spesa di 150.000 €, e il bisogno è costante.

4.- LE SCUOLE

IMG_0711La Parrocchia ha 2 scuole presbiterali ( prescolare – elementare – medie) per un totale, quest’anno di circa 850 alunni e una cinquantina tra professori e personale. In più è a carico della Parrocchia il settore prescolare di altre due scuole più piccole. Tutte le spese sono a carico delle famiglie, che solo in minima parte contribuiscono (anche per impossibilità evidenti): quindi la Parrocchia è concretamente obbligata a sostenere la scuola: per il salario dei professori, per il materiale scolastico, e per la struttura da mantenere funzionante.

Annualmente la spesa arriva a 45.000 €

5.- AKSYON GASMI

IMG_4347 Così è chiamato l’intervento diretto in favore di bambini portatori di handicap, fisico o mentale, e delle loro famiglie, spesso le più povere. E’ attività pastorale della Parrocchia, che tende a formare una mentalità di accoglienza, di cura, verso questi bambini, in una società che facilmente li emargina e dimentica. Cerchiamo quindi di educare ad una cultura diversa, che riconosca e proclami, nei fatti, i diritti di tutti, a partire dagli ultimi. Il numero di questi bambini è alto ( non meno di 450 per ora, incontrati) ed è in crescita. Le necessità sono l’assistenza alle famiglie, nel nutrimento, nei medicinali particolari, negli esami speciali, in diversi interventi chirurgici, in viaggi negli ospedali della capitale….. Inoltre è necessaria la formazione di personale specializzato: infermiere, fisioterapiste, insegnanti, assistenti (che hanno un salario mensile).

La spesa annuale non può essere pienamente precisabile: comunque non meno di 20.000€

6.- ASSISTENZAIMG_4660


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C’è una rete di interventi nei confronti di singoli o famiglie, che si rivolgono alla Parrocchia e alla Caritas per varie necessità: nutrimento, medicinali, viaggi in ospedali, aiuto per la scuola, sostegno per necessità impreviste e ricorrenti. Si può dire che c’è una processione ogni giorno, davanti all’ufficio parrocchiale. Il contributo in questo campo è molto fluido, non facilmente quantificabile, comunque non meno di 7-8.000 €

 7.- BENPAM (Boutik ENtren PAwas Mawouj)

 Si tratta di una attività che tende a migliorare le condizioni dell’agricoltura nella zona, offrendo agli agricoltori una buona qualità di sementi e di strumenti di lavoro, adatti alla zona. Questa iniziativa è attiva dal 2007 e funziona, seppur con qualche difficoltà legata al tipo di lavoro ( l’agricoltura ha bisogno anche della pioggia al tempo giusto …. )

Si è  iniziato con un fondo di 50.000 gourdes (1000 €) e continua secondo richieste, ma è in attivo.

 8.- SOKAM (SOlidarite KAtechis Mawouj)

IMG_2807È una iniziativa che mira a sostenere singoli I raccolti in gruppi di 4/5 persone, nello sviluppo di attività di commercio, già in atto: una forma di micro-credito che aiuta a tener vive le attività. Iniziata nel 2009 con 48 membri con un fondo di 75.500 gourdes ( 1500€). Dal 2009 al 2012 la Parrocchia ha sostenuto il Sokam con 576.500 gourdes (11.530 €) per 70 componenti.

Essendo nel frattempo aumentate le richieste si è formato il Sokam 21 e la Parrocchia ha aggiunto 200.000 gourdes(4000 €) per 33 persone. Questa attività coinvolge quindi 103 persone, che possono usufruire del credito.

Dal 2009 al 2013 la Parrocchia ha dato come fondo 926.500 goures (18.530€)

La possibilità di sostenere economicamente questa attività viene dai contributi generali che riceviamo da gruppi, singoli o parrocchie che ci sostengono.

9.- PROGETTO ACQUA

 IMG_2229In questi anni, in diversi interventi la Parrocchia ha cercato di rispondere al bisogno di acqua, sia potabile sia per irrigazione della vasta zona.

L’intervento più importante è quello che ha permesso di portare acqua potabile in Mawouj: partendo da una fonte in basso, raccolta in una cisterna, col sistema di pannelli solari che azionano 10 pompe, l’acqua viene trasferita ad una cisterna in alto, e poi, in caduta libera, giunge a quattro punti di distribuzione in Haiti Dic 2013 (739)Mawouj. Questo impianto funziona dal mese di Agosto 2012: è stato sostenuto finanziariamente dalla Provincia di Varese, in collaborazione col Centro commerciale Campo dei Fiori.

Un altro intervento, più limitato, sostenuto dalla Parrocchia, ha fornito acqua potabile, nella zona di Gran Source, sulla strada per Jan Rabel, partendo dalla fonte di Dije.

Haiti Dic 2013 (615)Un terzo intervento ha portato acqua per irrigazione nella zona periferica di Digotry, per aiutare l’agricoltura. Anche questo a carico della Parrocchia.

Sempre in argomento acqua, in collaborazione con una iniziativa di Caritas-Cekia, sono stati scavati alcuni pozzi per acqua potabile e altre necessità, in alcuni punti della parrocchia( tre effettivi, più numerosi tentativi).

La Parrocchia ha contribuito pagando una percentuale di spese.

10.- LUCE NELLE CASE

 Mancando elettricità nella zonIMG_3429a, come in tante altre, ci si è attivati per dare nelle case questa possibilità: un primo gruppo di interventi per i Catechisti, collaboratori in Parrocchia e altri che si sono aggiunti (circa 100), con un sistema propostoci da amici di Haiti Dic 2013 (542)Abbiate, a spese nostre.

Una azione più vasta, tramite una società haitiana, ha portato e ancora sta portando luce in case di insegnanti e altri (circa 300), e la cosa continua. Il finanziamento di questa seconda parte, finora, è stato sostenuto da amici della Università StThomas, in Miami, già in collegamento con noi per la cooperativa del Caffè, che viene esportato, tostato e distribuito in Italia.

 

11.- STRUTTURE PARROCCHIALI MAWOUJ

 

C’è un progetto per dotare la Parrocchia di strutture pastorali: aule per incontri, catechesi, formazione, gruppi, un salone capiente, una biblioteca un po’ più accogliente, un deposito, e una nuova casa per sacerdoti, per uffici parrocchiali e per ospiti di passaggio o a permanenza più prolungata. Pur senza fissare i tempi, che però non dovranno essere troppo lunghi, c’è la volontà di completare la fisionomia delle opere parrocchiali. Un gruppo di Varese (alpini) è disponibile a sostenerci in concreto, ma c’è bisogno di altre fonti. Nonostante il costo, noi pensiamo che sia non solo utile, ma necessario, anche in vista di un “passaggio di consegne”.

IMG_4937Questo è un po’ il quadro generale: ci pare che siamo sempre nel campo delle necessità presenti. Noi cerchiamo di gestire con attenzione alle possibilità e alle richieste che facciamo di tutto per verificare, tramite collaboratori fidati che conoscono persone, situazioni e mentalità.

IMG_4830Sia nel campo delle costruzioni che dell’assistenza c’è sempre un gruppo, un comitato, che sovrintende e gestisce i rapporti nelle varie attività in stretta collaborazione con IMG_4882noi. E sia maestranze che operai sono tutti locali, così che sentano come anche loro quanto mettono in atto.

Grazie della attenzione, dell’interesse, dell’incoraggiamento e della partecipazione attiva e fraterna.

 

Don Giuseppe Noli  – don Mauro Brescianini

IN VIA DEI MATTI NUMERO ZERO

VIA DEI MATTI NUMERO ZERO

Era una casa molto carinaIMG_5293IMG_5295

Senza soffitto senza cucina
Non si poteva entrarci dentro 
Perchè non c’era il pavimento
Non si poteva andare a letto

In quella casa non c’era il tetto
Non si poteva fare pipì
Perchè non c’era il vasino lì
Ma era bella, bella davvero
In via dei matti numero zero

Chissà cosa avrebbe scritto Sergio Endrigo se avesse visto la “casa” che ho visto io. Probabilmente avrebbe trovato ispirazione per fare un altro canto del genere. Se la sua era una fantasia, qui a Mar Rouge, di case così ce ne sono davvero. Non c’è la via dei matti, anche se è cosa da pazzi vedere certe situazioni nel cuore del Caraibi, nel 2014.

IMG_5327Come si diceva altre volte, il problema della casa è un problema che è sempre stato nel cuore di don Giuseppe Noli e di don Mauro Brescianini.  Sono

Un esempio di casa costruita dalla parrocchia per una famiglia Sous Renmen

Un esempio di casa costruita dalla parrocchia per una famiglia Sous Renmen

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La nostra cara “Mamun” in lista di attesa per la casa

state costruite e riparate molte case, spesso a partire dalle situazioni più povere o a seguito di danni danni causati da forti cicloni (quest’anno non pervenuti per fortuna). Le case di qui hanno tradizionalmente una IMG_5318struttura in legno, il tetto di paglia e i muri fatti con fango impastato a foglie di palma o a paglia. In certi casi ci sono i muri fatti con sassi e il tetto in lamiera. Grazie ai contributi dall’Italia, grazie al concorso della Caritas, grazie all’offerta di amici che vogliono bene ad Haiti, si è riusciti a fare molto in questi anni ma resta ancora tantissimo da fare. Quando abbiamo dei fondi disponibili noi proseguiamo a dare risposta a chi ha chiesto aiuto secondo una lista che da precedenza alle situazioni più disperate.

IMG_5296Così, su indicazione di don Mauro, sono andato a vedere le prime della lista insieme a Wisnell il nostro ingegnere edile di fiducia. Ci siamo andati in moto e ad un certo punto abbiamo dovuto fare l’ultimo IMG_5301pezzo a piedi. La “casa”, se così si può dire, è là su una collinetta, in mezzo al nulla. Ha un tetto in lamiera grazie ad un primo intervento fatto tempo fa, ma non ha nient’altro. IMG_5310Guardate le foto qui a lato: non ci sono pareti, non c’è pavimento, tanto meno servizi, … L’unico spazio abitabile è stato ricavato in un angolo della tettoia con IMG_5312pareti fatte con teli, stracci e qualche lamiera. Ho trovato presenti solo i bambini, i genitori non c’erano. Questi bimbi sono eccezionali, solo dopo un secondo di IMG_5304incertezza, hanno mostrato tutta la loro vivacità e simpatia. La povertà di quella situazione ha dato una stretta al mio cuore, ma nello stesso tempo ho avuto da questi bambini una IMG_5308lezione di vita. Loro davvero contenti e spensierati nonostante la loro povertà estrema. Continuo a stupirmi della voglia di vivere di questa gente, di come sanno reagire alle privazioni per noi italiani impensabili.

Abbiamo in progetto di intervenire subito qui e in altre tre situazioni del genere. Naturalmente io sono molto felice di cominciare ad utilizzare almeno i primi 10.000 Euro tra quelli donati in Italia, per contribuire a IMG_5309questo progetto.

Conto al più presto di fare una presentazione di tutto quello che si sta facendo e si vuol fare a Mar Rouge e d’intorni. La troverete nella rubrica “progetti” di questo stesso blog.

 

Vi metto di seguito un po’ di foto della Festa della cappella di Damè dedicata a San Tommaso (3 luglio). Si trova a circa tre quarti d’ora a piedi da Mar Rouge, è una comunità molto viva e organizzata, che vede la partecipazione di tanti bambini e giovani. E’ sempre una gioia venire a celebrare qui. Ha presieduto don Mauro, ha concelebrato con noi anche don Giuseppe Grassini di Ti-Rivye. Presto avremo a fine mese la Festa di S. Anna (26 Luglio), patrona di Mar Rouge. Stiamo preparando grandi cose. Non mancherò di fare tante belle foto per voi.

Don Claudio arriverà a Port Au Prince il 15 sera. Conto di scendere in capitale per andare a prenderlo, per sistemare con lui alcune faccende burocratiche sul nostro permesso di soggiorno. Per il 18 saremo già di ritorno a Mar Rouge e potremo lavorare insieme con tanta gioia e generosità.

GRAZIEEEEEE !!!!IMG_5303!!!

 

SE TI TIRANO LE PIETRE

Se ti tirano le pietre…

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Uno scorcio della nuova chiesa di Kot de Fè

L’altra domenica, nell’andare a piedi per celebrare la Messa a Kot de Fè, a circa tre quarti d’ora di cammino da Mar Rouge, ho avuto un
incontro davvero particolare. Ad un certo punto da una zona piena di vegetazione, dove si intravede IMG_5121a malapena un tetto di una abitazione, ecco che sbuca una signora di mezz’età che mi grida qualcosa per fermarmi. Il passaggio di un bianco su queste strade è tutt’ora un avvenimento e spesso senti urlare: “Mon blan, mon blan” , come a dire. “l’ho visto, è proprio un uomo bianco, correte a vedere, sta passando di qui…”.  Chi riconosce che sei il padre della missione ormai non ci fa caso e ti saluta con il “bonjou mIMG_5114on Pè”. La signora di cui sto parlando ha qualche evidente problema di equilibrio mentale e non ha riconosciuto in me un padre della missione. Ha visto in me il bianco a cui chiedere con insistenza tutto il possibile. Gli ho detto gentilmente che non avevo niente da dare in quel momento (ed era vero), ma che poteva rivolgersi alla nostra parrocchia. Lei ha insistito tirando su tutta la maglietta per far vedere la pancia e tutto il resto, dicendo “Grangou, grangou”. Io ho ripetuto gentilmente l’invito e l’ho salutata.
Visto che avevo ripreso a camminare di buona lena, lei ha tentato di stare al mio passo poi ha desistito. Dopo qualche metro sento cadere dei sassi a qualche metro da me. Mi volto ed era lei che raccoglieva delle pietre e cercava di lanciarmele, ma non aveva certo una buona mira.
Allora, quasi per sdrammatizzare, anch’io prendo dei sassi e gli grido: “atansyon, mwen menm tou kapab voye woch, mwen bravo fe sa…ou vle joue avek mwen ?”. Anch’io sono bravo a tirare i sassi, vogliamo giocare? Sulle prime è rimasta bloccata e muta difronte alla mia reazione, poi ridendo e urlando qualcosa è rientrata verso casa. Dicono che spesso fa così con i bianchi che passano. Speriamo non aggiusti la mira!

IMG_5149Mi sto chiedendo quando l’essere qui comincerà a diventare “graffiante”. Cioè, mi aspetto che quanto prima, la vita di queste persone cominci davvero a coinvolgere la mia, a toccarmi, a scuotermi, a ferirmi. Che succeda quello che il Papa ha auspicato: il pastore che puzza di pecora, che si graffia nell’andare a recuperare la pecorella caduta tra i rovi,  che si carica sulle spalle quella zoppicante, che non si accontenta di far mangiare la prima erba secca che IMG_5164trova, ecc…

Ebbene, per grazia di Dio, sto entrando in questa nuova fase del mio essere qui. Lascio decisamente volentieri la veste di studente di kreyol e di osservatore.

Il fatto di essere rimasti io e don Mauro, in attesa di don Claudio, mi chiede di condividere sempre più in pienezza il lavoro pastorale.

La vita di questa gente ha cominciato a prendere la mia. Ora i volti non sono IMG_5186più tutti uguali, ora quei volti hanno sempre di più il loro nome e la loro storia.
Comincio a sentirmi responsabile del loro bene.

Così cresce in me il desiderio di offrire anche l’aiuto più concreto.

Tutto questo può essere “graffiante”, nel senso che se ti lasci coinvolgere, presto o tardi, è inevitabile arrivare a sentire i loro dolori, le loro privazioni e i loro problemi come se fossero tuoi e diventano anche i tuoi.

IMG_5156Mercoledì scorso ho potuto fare il mio primo giro degli ammalati accompagnato da Masel il responsabile laico della zona di Likonje, con due o tre persone della IMG_5159comunità. Un giro di quasi quattro ore, su è giù per collinette, su sentieri in mezzo alla vegetazione, tra le coltivazioni di mais e di fagioli. Ho visitato una decina di malati, alcuni hanno chiesto IMG_5188la confessione, diversi la comunione. Ho visto situazioni davvero toccanti, ho preso nota sul taccuino delle situazioni più bisognose per poi confrontarle con don Mauro e la lista della nostra Caritas. Con don Mauro ho deciso di cominciare ad utilizzare una parte dei soldi offerti dagli amici italiani in occasione della mia partenza, per cominciare a risolvere qualche problema, soprattutto in merito alle case. Qui a Mar Rouge si è fatto moltissimo e si sta facendo moltissimo per aiutare IMG_5190le famiglie più povere. Vorrei cominciare a contribuire anch’io. C’è ad esempio una mamma rimasta vedova, che ha una decina di bambini, dentro una casa dal tetto a lamiera ridotto ad un colabrodo.
Quando piove, e qui capita spesso, IMG_5168non immagino in quale punto della casa possano ripararsi e riparare le loro cose. Un’altra situazione è quella di una casa col tetto in paglia e con tutti i legni di sostegno ormai marci e le pareti che si disfano IMG_5169gradualmente. Dentro due locali piccoli ci dormono una decina di persone. La povertà però non ha impedito loro di far crescere dei bei fiori fuori casa, come per dire che quel poco che si ha è comunque un dono IMG_5173gradito e apprezzato e che una casa così conciata è pur sempre la propria casa.

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Enrico e Chiara insieme a Charè il nostro responsabile Catitas parrocchile

Sono passati da noi Enrico e Chiara, i due operatori della Caritas Ambrosiana, che operano nella nostra diocesi di Port e Paix. Sono un’altra bella presenza della diocesi di Milano, sono arrivati come me e don Claudio ai primi di Marzo e hanno un servizio della durata di un anno. Cercano di favorire il sorgere delle Caritas parrocchiali in una rete sempre più collegata con il centro diocesano e la pastorale diocesana. Hanno anche il compito di facilitare e verificare la giusta realizzazione dei progetti che la nostra Caritas milanese ha in piedi in questa zona di Haiti.

E’ bello ritrovarsi, scambiarsi impressioni e esperienze, aiutarci a lavorare insieme, condividere le stesse linee nel aiutare gli haitiani a vivere la Carità e non solo a riceverla.

Avremo ancora tante occasioni per parlare di loro.

CHIKUNGUNYA

chikungunyaCHIKUNGUNYA

Non è il nome di una tribù o di un rito vudu, è il nome di una malattia virale chikche si sta diffondendo rapidamente nell’America Centrale ed è arrivata anche ad Haiti, fino alla nostra zona nel nord ovest dell’isola. Si diceva che era un fenomeno ristretto alla zona della capitale Port au Prince, ma ora si manifesta anche da noi con casi sempre più frequenti. Si tratta di una infezione causata dalle punture di certe zanzare. I sintomi sono febbre alta, plurito, dolori alle articolazioni, rigidità della muscolatura delle gambe, mal di testa e diarrea. Ha colpito anche le nostre Betta e Esperanta, le nostre due IMG_4672IMG_4624cuoche e donne tuttofare. Noi italiani abbiamo avuto solo qualche sintomo leggero e passeggero almeno per ora. Le persone più deboli e già malate rischiano di più. Abbiamo avuto almeno due casi di morte legate a questa malattia e le sue complicazioni. Tra questi un bambino di Aksyon Gasmi. Per la serie ad Haiti non si risparmia nulla.
Se tutto va bene, la cosa passa nel giro di una decina di giorni e non ci sono rimedi particolari.

Da come sta cantando Betta che sta riordinando la cucina, almeno per lei il peggio è già passato.

IMG_4950Ala yon bel Travay!
Urca che lavoro!

Dalla Chikungunya passiamo a qualcosa di totalmente diverso e parliamo di Prime Comunioni, di feste e quant’altro bolle in IMG_5010pentola.  Sto scoprendo come tutto il lavoro di formazione e di educazione cristiana è davvero grande, anche perché si svolge nelle quattro zone del territorio della parrocchia, dalla principale di Mar Rouge, a quella grande di Kot de Fe e poi a Damè e a Lavaltye. I sacramenti sono amministrati nelle quattro chiese e ogni volta si ripete l’itinerario di preparazione ultima, IMG_1511con i ritiri e le confessioni. Questo vale sia per la Prima Comunione, come per la Cresima. Tutto si moltiplica per quattro e i numeri di ragazzi e ragazze sono sempre molto alti. A questo si aggiungono in questo periodo le feste patronali delle varie cappelle e anche di alcuni Pos o Poz Kateches (cioè le cappelline più piccole sparpagliate nei luoghi più lontani dove ci sono dei catechisti responsabili che guidanIMG_5070IMG_4583o le attività) con tanto di giorni di spiritualità, momenti per le Confessioni, la preparazione delle attività e il programma delle varie feste con i gruppi responsabili.
Si prospetta un fine giugno e un mese di luglio davvero intenso, avek anpil travay

Don Mauro è instancabile e riesce ad arrivare dappertutto, e c’è da dire che dopo la partenza di don Noli, il tutto grava sulle sue grandi IMG_4924spalle. Ma il suo genuino DNA bresciano non delude mai.
Fra l’altro abbiamo avuto anche la visita pastorale del nostro vescovo Pye Antoin Polo che ha voluto incontrare tutti i gruppi che operano in parrocchia e offrire alcune indicazioni sul come vivere la comunione con la chiesa, sulla corresponsabilità e sulla liturgia.
Stiamo facendo il giro degli IMG_3399ammalati e anch’io comincio a
dare una mano a don Mauro e a fare il giro accompagnato da qualche volontario che conosce le case e i sentieri.
A fine Luglio avremo la Festa Patronale di Mar Rouge, la Festa
di S. Anna. Da tempo ci IMG_4912si trova con i gruppi e i responsabili per la preparazione.
A questo aggiungiamo l’imprevedibile e il non programmabile che ogni giorno succede e che scombina programmazioni e tabelle di marcia, dal forte acquazzone che blocca ogni spostamento alla chikungunya compresa.

IMG_2222Attendiamo con cuore palpitante buone notizie da don Claudio, speriamo che l’operazione porti tutto il beneficio sperato e che torni presto a Mar Rouge.
Don Noli ormai ci ha salutato da giorni e dovrebbe essere a Lourdes in ultimo periodo  per poi tornare a Milano. La gente lo ricorda spesso con affetto, nostalgia e tanta riconoscenza.

Vi aggiungo un po’ di immagini sulla Prima Comunione a Mar Rouge, dagli incontri di preparazione alla celebrazione stessa.

Goooooooool….

Goooooool!

 I mondiali di calcio

IMG_4894Carissimi amici e amiche, anche noi seguiamo i mondiali di calcio, grazie al fatto di ricevere la corrente necessaria dai pannelli solari piazzati sul tetto della chiesa, grazie ad un
abbonamento con Canal-Sat con tanto   di parabola e decoder e grazie al un proiettore portato dall’Italia. Qui da noi, naturalmente,  le famiglie non possiedono il televisore, solo qualche ritrovo pubblico ne ha una e spesso fa pagare IMG_1990l’ingresso. Noi ne abbiamo una in biblioteca piazzata da poco e utilizzata per documentarIMG_4892i e eventuali film e trasmissioni da vedere a scopo culturale e solo in certi orari e giorni stabiliti. In vista dei mondiali i giovani responsabili della biblioteca hanno chiesto di poter organizzare la visione per tutti, se possibile su grande schermo. Detto e fatto, grazie
anche alla lungimiranza di don Claudio che aveva fatto arrivare dall’Italia tutto il necessario via mare sul container arrivato 3 mesi fa.
Così il nostro angar (la tettoia ) è diventato uno stadio e ogni giorno vengono proposte tutte le partite in programma. Si proprio tutte e c’è sempre un sacco di giovani e di ragazzi (anche centinaia stretti stretti), alle 12, alle 15, alle 18.00 e anche alle 21.00 (noi siamo 6 ore avanti rispetto all’Italia). Qui amano il Brasile anzitutto, poi l’Argentina, la Spagna, l’Ittikèalia e infine la Francia.
Per non creare problemi con gli altri luoghi che in paese trasmettono le partite è stata fatta una riunione con i gestori vari per decidere i prezzi. Così, grazie alla concorrenza della parrocchia, tutti hanno concordato prezzi davvero accessibili che vanno dai 5 ai 10 gourde, cioè 10 o 20 centesimi di euro (l’Italia ne vale 20 eh..eh..) dipende IMG_4895dall’importanza della squadre in gioco. Da noi, in parrocchia, per chi non può pagare, si utilizzano “biglietti omaggio”… altrimenti il tutto sarebbe incontrollabile e pagare qualcosina evita il caos.
Gli haitiani amano il calcio e dovreste essere qui a sentire il tifo che fanno, l’esultanza per i goal, anche quando segna il Costa Rica o la Svizzera…..”goooooooooooooool…”. Non per niente il termine “tifoso” in kreyol si traduce “fanatik”…
Resta comunque una occasione per aggregare i giovani, offrire loro una bella possibilità per divertirsi (visto il poco o nulla che hanno) e il comitato biblioteca ha preso l’impegno con grande zelo per i vari turni per preparare, gestire e riordinare il tutto.

La memoria ok, ma l’intelligenza?

01 03

A proposito di immagini, di Tv… ecc…
Ho scoperto come la nostra gente di qui non ha assolutamente ancora la cultura dell’immagine. C’è una specie di analfabetismo dell’immagine. Difficilmente comprenderebbero film che per noi sono normali perché contengono riferimenti, luoghi, oggetti, comportamenti che per loro sono sconosciuti.
Sabato ho sostituito don Mauro (era a Port au Prince per accompagnare don Noli) in un intervento di riflessione per i bambini, ragazzi e giovani che giovedì 19 faranno la Prima Comunione qui a Mar Rouge.
Visto il mio Kreyol ancora acerbo06 ho utilizzato alcune immagini (che ho scattato qui ad Haiti, qui a Mar Rouge) che presentavano situazioni di comunione. Domandavo a loro: secondo voi, in questa foto, troviamo qualcosa che indica una comunione tra le persone? In una foto c’era il classico camioncino taxi con tanti passeggeri a bordo… Un’altra con due operai che lavoravano insieme… Ebbene, scena muta, la mia domanda riguardo all’immagine non 07ha avuto risposta. Loro guardavano l’immagine, ma non erano in grado di fare il passaggio logico del significato che poteva avere. Solo dopoIMG_20140614_091050 che l’ho suggerito più volte ho avuto qualche timida risposta da parte dei più grandi. Per loro l’immagine è quella che è, resta muta, non parla, non offre messaggi…

Molto probabilmente c’è anche il problema del metodo scolastico tutto impostato IMG_3534sull’ascoltare e il ripetere. Si utilizza molto la forza della memoria, ma non quella dell’intelligenza.
Purtroppo la stessa cosa succede anche nell’ambito della catechesi.
Su questo credo che possiamo dare una mano per cambiare le cose, visto che gli Haitiani sono persone intelligentissime ed è un peccato lasciare sepolto un simile tesoro.

IMG_4816Grazie a tutti per i vostri auguri di buon compleanno

Siete stati così in tanti che non ce la faccio a rispondere a ciascuno, ma vi assicuro la mia preghiera personale e la gioia di servire questo popolo anche a nome vostro

 PWA yo

IMG_4786Una chicca interessante: IL CICLO DEL FAGIOLO… in questi tre mesi ho potuto assistere a tutto il ciclo di questa coltura così fondamentale per la vita delle nostre famiglie. Il fagiolo ( “pwa” in Kreyol) offre due raccolti all’anno  ( Maggio/Giugno – Dicembre/Gennaio) ed  è il legume che dona un valore nutritivo molto alto che compensa la mancanza di carne e di tante altre cose. Lo si cucina spessissimo insieme al riso ed è uno dei piatti che preferisco.
Quando il fagiolo è maturo, la piantina viene strappata, poi esposta al sole per farla seccare e infine si estraggono i frutti (una parte per la famiglia stessa e una parte da vendere al mercato, quando il raccolto è abbondante come quello di quest’anno).

SE YON BEL BAGAY POU NOU

Yon bèl bagay pou nou

 IMG_1676IMG_4636“Pè Noli te yon bèl bagay pou nou”, Padre Noli è stato una bella cosa per noi.

Così ha detto una mamma di Aksyon Gasmi nel suo intervento per ringraziare don Giuseppe Noli in partenza da Mar Rouge dopo 10
anni di splendido servizio. C’erano lacrime di commozione sincera e coinvolgente. Era il venerdì dedicato all’incontro periodico delle famiglie di IMG_4631aksyon Gasmi della zona di Mar Rouge, lì dove tutto è cominciato dal primo bambino di nome Gasmi afflitto da handicap grave e che don Noli ha voluto aiutare e che, dopo la morte del bambino, ha poi generato tutta IMG_4680una attività di sostegno e di solidarietà che è diventata con gli anni sempre più strutturata e allargata fino ad arrivare a centinaia di bambini e famiglie della zona. Uno dei “miracoli” di don Noli, forse il più bello e il più IMG_4716profetico. Scegliere i più poveri tra i poveri, i bambini con handicapp e metterli al centro dell’attenzione e della solidarietà di tutta la comunità. Don Noli ha portato un cambiamento irreversibile nella mentalità dei IMG_4730nostri haitiani riguardo al valore di una vita colpita da handicapp. Ora questi bambini sono chiamati “Sous renmen”, cioè SORGENTI D’AMORE e non più “andikapè”. Immaginate questo in una realtà piena di povertà, con il problema di riuscire a mangiare almeno una volta al giorno, dove è già un’impresa vivere giorno per giorno con quel pochissimo che si ha.

Comunque sarebbero tante le intuizioni “profetiche”di don Noli da IMG_4804raccontare e che la gente in questi giorni, nelle varie occasioni di saluto a don Giuseppe, ha espresso. “Qui non c’era niente per noi, ma il Buon Dio ci ha mandato don Noli che ci ha dato l’acqua, la scuola, il lavoro, la casa, … Ci ha fatto coIMG_4371noscere l’amore di Gesù… Finalmente c’è stata, dopo tanti anni, una cosa buona per noi, cioè Pè Noli…”.

Ho visto ripetersi il parlare commosso e riconoscente, di uomini, donne, bambini, anziani, persone con responsabilità nella comunità e tante persone semplici. Tutto questo con uno stile discreto, nello stile che ama don Noli e che la gente ha assunto e dimostrato in qIMG_1645uesti giorni.

E’ come se partisse il papà di tutti loro, davvero il “mon Pè”.

Io sono restato colpito da quel
modo semplice di dire, mIMG_1674a carico di profonda gratitudine:” Mesì Bondye pou Pè Noli, li te yon bèl bagay pou nou”. Ecco cosa siamo chiamati ad essere noi missionari qui: una bella cosa per loro, yon bèl bagay! Per un popolo che non ha niente, di cui nessuno si interessava, che è una nullità nel panorama mondiale, ecco che finalmente c’è stata una buona cosa per loro!

IMG_4653Don Noli, nell’omelia della sua ultima domenica qui da noi, Festa di Pentecoste e, guarda caso, festa per tutti i “sous renmen” della parrocchia, ha lasciato due indicazioni, quasi come un testamento spirituale e morale: “ cercate di avere fiducia gli uni negli altri (cosa difficilissima tra haitiani) e cercate di donare non solo di chiedere, perché scoprirete come il donare dona tanta gioia e che non è IMG_4659vero che si è così poveri da non poter donare niente a nessuno o a chi è più povero di noi…”.

Fiducia reciproca e dono … sono atteggiamenti contro-corrente per la IMG_4651mentalità haitiana dove non ci si fida neanche tra fratelli e sorelle nella stessa famiglia, dove la tendenza è quella del chiedere sempre, del cercare prima il proprio bene personale e che gli altri si arrangino.

A proposito rimane un altro “miracolo” di don Noli quello della raccolta di fondi, fatta qui a Mar Rouge per la popolazione del mantovano colpita dal terremoto del IMG_4670_2maggio 2012. Nella domenica prima del Natale dello stesso anno furono raccolti in un solo giorno 62.000 gourde, quando le offerte domenicali faticano ad arrivare a 1000. Haiti che ha aiutato l’Italia… ma guarda un po’! Haiti dopo neanche due anni dal suo Haiti Dic 2013 (150)terribile terremoto del gennaio 2010 con 220.000 vittime!!!

Ho passato questi tre mesi qui con don Noli e credo di aver imparato più che nei miei 29 anni di sacerdozio e IMG_1649soprattutto ho visto incarnare in un sacerdote il vangelo che predica!

Lui ama riassumere lo stile missionario con l’espressione: “ STARE ACCANTO”. Bisogna stare accanto, capire, IMG_2263ascoltare, accompagnare, … dare fiducia… fare in modo che siano loro stessi capaci di diventare protagonisti del loro presente e del loro futuro….

Grazie Pè Noli, vedremo di essere yon bèl bagay per la gente che hai servito con amore e che ora ci affidi.

 IMG_4783_crPè Noli parte sabato 14 per rientrare in Italia. Qui resta don Mauro Brescianini (suo grande amico e compagno di questa avventura missionaria ad Haiti) ad assumere la guida della missione, insieme a don Claudio Mainini (è stato operato agli occhi in Italia la settimana scorsa, sembra tutto bene, il 25 giugno la visita di controllo e poi speriamo torni presto, magari per la fine del mese) e al sottoscritto che per ora presta servizio qui con loro fino a nuovo ordine.

prete_milano Se yon bèl bagay per Arcisate, l’ordinazione di don Matteo Resteghini. Auguri fratellino, ti passo il testimone del nostro caro paesello, ma ti invito a prendere, prima o poi, anche quello da “Fidei Donum” come con don Peppino e il sottoscritto.

 Se yon bèl bagay pou nou poter vedere i mondiali di Calcio… abbiamo cercato di procurare il necessario per trasmettere su grande schermo per i ragazzi e la gente. Sono sicuro che anche qui tiferanno Italia (quando non gioca contro il Brasile, eh..eh..)…. Anche se con 6 ore di fuso orario da tenere presenti.

Ciao, aggiungo una galleria di immagini durante i momenti di saluto e di ringraziamento per don Giuseppe Noli