LA CHIAMANO TRINITA’

La chiamano Trinità…

Le “vacanze” sono finite, le mie 4 settimane in Italia sono passate IMG_8075come un soffio. Per certi versi l’esperienza è stata frastornante, sia per i tempi un poco costipati sia per l’intensità delle emozioni e degli incontri.

Proprio oggi mi preparavo per l’omelia sulla Santissima Trinità e ho trovato che il modo migliore per accostare tale mistero non è certamente fare della matematica stralunata del tipo 1+1+1 = 1, piuttosto parlare di relazioni tra persone, e come segnalava ilTrinita buon Paolo Curtaz, semmai è da fare 1x1x1=1, dove il segno x sta per relazione, per amore uno per l’altro, del Padre del Figlio e dello Spirito Santo e per tutta l’umanità credente o no. Il vero ateo è chi non lavora a creare legami, comunione, accoglienza. Ateo è chi diffonde gelo attorno a se. “ Se vedi l’amore, vedi la Trinità “ (S. Agostino).
Così mi dIMG-20160426-WA0002ico: quante belle relazioni “trinitarie” ad Arcisate, a Brenno, a Desio, a Melzo, a Zibido San Giacomo, a Cernusco sul Naviglio, a Cinisello Balsamo e ad Opera. Oltre alle parrocchie, ho avuto 812ef423aa3459dfb29270100c523d6b-COLLAGEmodo di incontrare delle realtà già molto impegnate per sostenere la solidarietà per i paesi più poveri. Innanzitutto metterei il gruppo missionario “Le formiche” di Melzo che ho rivisto con gioia e al quale faccio tutti i miei auguri per 13238878_1122623664425991_8457463140129878738_nil progetto del “campo dei sogni” e per la “Casa missione”. Poi ho incontrato anche delle nuove disponibilità. Ad esempio nella persona di Silvio ho potuto conoscere meglio la realtà di ANPIL che opera ad Haiti da anni (www.anpil.org) . Silvio Faschi è un italiano IMG_7877nativo di Haiti e che ha vissuto l’infanzia a Port au Prince, perché il papà aveva un’impresa ad Haiti. Da quando è in pensione si dedica a tempo pieno per l’attività di ANPIL a favore di Haiti e non solo. Tramite una comune amicizia di Arcisate (la Lally) ho potuto andare a casa sua, a Varese, e iniziare un cammino di collaborazione a favore della zona di Ka Philippe. Ho scoperto anche che in Valceresio è presente la Rotary Club, un organizzazione a 13094236_1062942263765012_4272723900252856543_ntutti ben nota composta da industriali, uomini d’affari, professionisti in vari campi, sorta in America negli anni 50, con sedi in tutto il mondo e che si adopera per finanziare progetti di sostegno e sviluppo nei paesi più poveri. Ho incontrato Giuseppe Del Bene, presidente in carica, ed è stato davvero illuminante e IMG_8056incoraggiante per la sua disponibilità e attenzione. Credo proprio che da questi provvidenziali contatti saranno raccolti molti buoni frutti per la realizzazione di alcuni progetti per la gente di Ka-Philippe e dintorni. La nostra associazione Levhaiti di Arcisate farà da tramite per continuare il dialogo e la collaborazione anche a nome mio. A proposito non so come esprimere il mio grazie per tanta amicizia e sostegno di tutti coloro che compongono la neo-associazione levhaitiana e vi collaborano. Tra q13076880_984677178318523_5652282038078327560_nuesti amici vorrei menzionare anche quelli della Compagnia Teatrale dei 4 venti, di cui ho fatto parte sin da giovane e che ora, anche attraverso le loro serate mi sostengono nelle necessità della missione. Inoltre ho rivisto con piacere gli amici di Desio e in particol10259891_819546304739365_3029555538673225773_nare Peppo (Giuseppe Sala) e Lele (Daniele Colombo) responsabili di Moving for Africa che hanno organizzato vari eventi per raccogliere fondi e per continuare a tenere viva l’attenzione per questa parte di Haiti. Infine, insieme a don Claudio, anche lui in Italia per il periodo di riposo, abbiamo cenato con il nostro carissimo ingegnere Bertani Giuseppe per quanto concerne il progetto dell’acqua potabile sostenuto da “Filomondo”. Anche, tante belle prospettive concrete e realizzabili da mettere in atto.
Tutte queste e tante altre sono dunque le relazioni “trinitarie” che si intrecciano con la nostra missione qui ad Haiti. Ed ora, appena tornato, ecco il tuffo nella vita di questa gente che ti sa accogliere, avvolgere, tirare dalla sua parte, prenderti il cuore e la vita. Ecco dove si svela il mistero della Trinità! Grazie a tutti per avermi rivelato ancora più chiaramente il vero volto Dio e la prova del suo amore.
Sono tornato e subito ho trovato dei cambiamenti che mi fanno intuire ancora meglio il da farsi.
Li ho lasciati con il dono di tre bei pannelli solari che danno la corrente a quasi tutta la struttura parrocchiale. In particolare c’è la nuova sala parrocchiale dove è permesso ai parrocchiani di ricaricare i telefoni e le lampade a batteria gratuitamente. Devo dire che non c’è per ora il caos che immaginavo e soprattutto verso sera la sala è frequentata da molti giovani che così aspettando la carica si ritrovano insieme per fare i compiti, per parlare e per ascoltare IMG_8021un po’ di musica. Una bella possibilità che mi è data per conoscerli e dialogare con loro. Loro ne approfittano per telefonare più a lungo con gli amici o per chi ha un telefono più dotato di vedere dei video. Ho dato il limite delle ore 20.30, poi tutti a casa e a nanna perché la vita comincia per tutti alle 5 del mattino, se non più presto per qualcuno che ha la scuola più lontana. Dal nulla e dal silenzio quasi eremitico dei primi giorni mi ritrovo un mezzo ad un bel IMG_6817movimento di vita. Un po’ meno di pace, ma certamente molta più sana e proficua relazione.
A proposito di ritmi di vita, il primo giorno che ho celebrato al mattino IMG_7471la Messa feriale delle ore 6.00, mi sono trovato la chiesa già gremita poco dopo le 5. Ho chiesto spiegazioni perché ho ricordato che l’orario è sempre stato, prima che partissi per l’Italia: suono della campana e apertura della chiesa alle 5.30, rosario comunitario, preghiere varie e poi la Messa alle 6.00. Come mai erano già lì così presto? Mi hanno risposto che adesso il sole sorge prima, e quando c’è la luce del giorno, non importa a che ora, non si resta a letto, ma ci si muove per vivere il nuovo giorno. E’ la luce del sole che comanda, non l’orologio (che normalmente non hanno) o le indicazioni del cellulare (non sempre attivo o carico). Così ho chiesto se volevano la messa più presto, magari alle 5.30, almeno per questa parte dell’anno, ma c’è il rischio di fare confusione. Hanno risposto di lasciarla alle 6.00 e che si adatteranno al suono della campana, del resto ormai siamo diventati una parrocchia.
IMG_6687Sto ancora valutando l’opportunità dell’acquisto di una televisione con l’istallazione del sistema satellitare a parabola di Canalsat per avere il segnale. Mi piacerebbe offrire ai giovani un programma di documentari, film e anche qualcosa di sport per aggregarli e animarli. Inoltre la televisione sarebbe utile IMG_7848anche per arricchire il programma di apprendimento per gli alunni della scuola parrocchiale al mattino. Inoltre dovrei recuperare un certa quantità di libri in lingua francese o creola per allestire un minimo di biblioteca come abbiamo a Mare Rouge. Certo questo sarebbe un bel regalo per loro, ma poi ci sono anche i giovani delle altre cinque cappelle, non meno numerosi di loro. Vedremo, perché questo dipende anche dalla effettiva disponibilità economica, dagli aiuti che ricevo e dalle altre emergenze che man mano mi si manifestano.
Sono molto contento di aver subito incontrato mesye Lusyot, il responsabile laico di Ka-Philippe, che ha fatto da “parroco” in mia assenza e che mi consegnato le due liste di nomi che avevo chiesto, una per formare il gruppo Caritas e l’altra per l’assistenza dei malati nelle varie zone. Presto li incontrerò per dare il via all’organizzazione condivisa e partecipata dei due servizi così essenziali e preziosi.
IMG_6105Sabato 28 potrò incontrarmi con tutti i responsabili laici sia delle cappelle come delle altre frazioni più piccole ( i “pos”) per un riunione di formazione e per coordinare le varie scadenze delle celebrazioni patronali e dei sacramenti. Mi aspetta senz’altro un periodo davvero intenso da questo punto di vista.

Domenica 12 Giugno, nel pomeriggio, riceveremo un breve visita IMG_7451pastorale del nostro vescovo, mons. Antoine Paulo, che vorrà parlarci di come essere ancora più missionari e del sistema delle cellule di evangelizzazione. Dovrò dirgli di portare ancora pazienza perché veramente devo ancora prendere le misure della realtà. C’è però un gruppo della parrocchia, il gruppo Emmaus, che da anni svolge la sua missione a contatto con i malati e per animare la preghiera nei vari cortili o nei luoghi più lontani. Saranno loro a presentarsi al vescovo per rivelare come certe cose sanno nascere ancor prima per iniziativa dei laici e dei più semplici.

IMG_8077In questi giorni ho avuto sempre più richieste di aiuto sia per problemi di salute sia per il pagamento delle quote scolastiche. Devo ancora cogliere con più chiarezza chi veramente ha bisogno, chi gioca la carta dell’opportunismo. Cerco di chiedere informazioni agli adulti che mi circondano e collaborano con me, per non rischiare di dare risposte non corrette o sbilanciate. Pian piano conoscerò meglio le persone e le situazioni e inoltre avrò un gruppo Caritas che mi aiuterà a filtrare e coordinare gli interventi.

IMG_8022I bambini e i ragazzi sono tra i frequentatori più assidui della parrocchia. Cercano un pallone per giocare, una corda per saltare, le fotocopie di disegni IMG_8038da colorare, qualche nuovo gioco da imparare o qualsiasi attività li possa occupare. Non ho ancora molto materiale e mi piacerebbe poter far inviare dall’Italia ciò che servirebbe (Palloni, colori a matita, giochi in scatola, pongo colorato, ecc..) , ma non è così facile organizzare questi invii evitando costi sproporzionati del trasporto fino ad Haiti. Ci stiamo impegnando per trovare spazi pressoché gratuiti presso le organizzazioni che già spediscono container sull’isola. Ad esempio ANPIL, ad esempio la congregazione dei Camilliani di Torino…
Intanto utilizzo ciò che ho a disposizione. Ad esempio avendo due dadi colorati, ho stampato lo schema del gioco dell’oca e subito è stato un successo, per piccoli e grandi. A tal punto che alcuni genitori sono venuti a prendere per le orecchie chi tra loro si era dimenticato di andare a riprendere le caprette al pascolo o di andare a prendere l’acqua per la famiglia. Inoltre, i più piccoli, e non solo, amano colorare i disegni che posso stampare e distribuire loro.

 

Occorrono soggetti a loro famigliari tra quelli che internet ( IMG_8023connessione permettendo) offre: pupazzi, paesaggi, macchine, bambini, fiori, animali, … Qui utilizziamo le matite colorate perché i pennarelli hanno una vita breve e non sono adatti alla situazione. Ogni giorno vengono a chiedere disegni nuovi ed è difficile spiegare loro che la stampante non è inesauribile. Certo che è un miracolo per loro vedere come dal monitor il disegno esca stampato su carta. C’è quasi sempre un ohhh di meraviglia quando assistono alla IMG_8067stampa. Fra l’altro mi sono finalmente ricavato un minimo di ufficio per ricevere le persone e per il mio lavoro che ha l’accesso e la finestra sul cortile della parrocchia. Ho sempre dei ragazzi che spiano dalla finestra e sono curiosi di vedere quello che faccio. Così appena accendo il computer mi dicono: “desen, desen…”… i disegni, i disegni…
IMG_7933 copiaComunque, non è che sto nello studio più di tanto, vista la vastità del territorio della parrocchia e la necessità di muovermi e andare un po’ dappertutto con la moto o a piedi per svolgere il mio servizio pastorale.

IMG_7771Spero al più presto di recuperare una Jeep o un mezzo simile adatto alle difficile situazione delle strade di qui. Ho ricevuto alcune proposte per delle occasioni di seconda IMG_7775mano che devo valutare. Altrimenti anch’io imparo a dire come i nostri haitiani: “se Dio vuole”. Infatti se programmo di andare con la moto in un posto e un temporale improvviso annacqua e infanga la strada, il programma è già saltato e così dico Amen! Magari ho trovato il tempo per scrivere questa puntata del nostro blog.

IMG_7937Vi lascio qui il video delle due momenti di animazione per la festa Nazionale della Bandiera (Fèt Dwapò oppure Fèt disuit Me , festa del 18 maggio). Sono state molto coinvolte le scuole, sia quelle parrocchiali, sia quelle nazionali, che fra l’altro hanno saputo collaborare bene e con tanta fierezza, per l’occasione. Ho celebrato la Messa dopo il rito dell’alza bandiera e il canto dell’inno. Poi è seguita la sfilata e le attività varie di animazione per la giornata.

Così chiudo e vi saluto, vi ringrazio tutti per la generosità e l’attenzione. Ma vi lascio un ulteriore testimonianza del nostro campione locale: il piccolo Loveson di soli 9 anni. Un ragazzo speciale.

Viviamo insieme questa missione e non mancate di pregare per noi.
Con affetto, Pè Levi

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