Archivio mensile:Settembre 2014

MISSIONE CLOWN, UN SORRISO E UN NASO ROSSO CONTRO LA MISERIA

MISSIONE  CLOWN,
un sorriso e un naso rosso contro la miseria

Tutti conosciamo la simpatica realtà dei medici clown, di chi, in ospedale o nelle case di cura, oltre alle prestazioni di medico e infermiere, si presenta con il naso rosso da IMG_0942clown e soprattutto con un bel sorriso per alleviare la sofferenza e il disagio della malattia. Questo è tutt’altro che una “pagliacciata” o una mancanza di rispetto IMG_0929nei confronti di chi soffre. C’è la ferma convinzione che donare il sorriso è una delle più grandi medicine, che una buona dose di simpatia fa bene quanto una somministrazione di energetico o quanto una cura ricostituente. Se questo vale per la malattia, può valere anche per le situazioni di povertà e privazione. Pensavo proprio a questo in occasione dell’arrivo di Simona, dottoressa clown insieme a Lucrezia, una carissima volontaria che ha lavorato per mesi IMG_1091soprattutto a Port au Prince con l’Associazione Francesca Rava. Hanno trascorso qui qualche giorno, per conoscere la situazione e il tipo di missione che stiamo IMG_1087svolgendo.
Sono arrivate insieme ad alcune suore in visita alla comunità religiosa di Suor Gabriella, Suor Mariarosa e suor Rosalia che operano a Mol San Nicola, ad un’ora di Jeep da Mar Rouge.
Siamo stati con loro in visita a dei villaggi sulla costa e poi le abbiamo avute ospiti per un giorno qui da noi. Naturalmente non abbiamo perso l’occasione di portarle anche alla nostra scuola parrocchiale per una visitina alle classi dei più piccoli e alla classe dei “sous renmen”.
Per la dottoressa Simona era la prima volta e molto opportunamente ha pensato bene di portare il suo equipaggiamento da clown, il famoso naso rosso e uno zainetto da cui usciva sempre qualcosa di strano, divertente e magico, dal IMG_1131grande pettine colorato, al libro magico da sfogliare, alla scatola nera che faceva apparire e sparire le palline colorate, al piatto da equilibrista….
Si leggeva sui volti dei bambini e dei presenti dapprima una reazione di sorpresa, di incertezza, a volte di timore… che poi diventava finalmente sorriso, simpatia e divertimento.
Regalare un sorriso a chi ha fame, a chi è nell’indigenza, a chi deve cercare soprattutto di sopravvivere, potrebbe sembrare una leggerezza, ma non è così, ve lo assicuro.
Del resto, sono proprio loro, i nostri haitiani
di qui che ci P1070749possono insegnare che si può essere contenti con molto poco e che la depressione e la tristezza abitano più facilmente nei nostri paesi cosiddetti ricchi.
Credo che noi missionari dobbiamo essere un pochino “Clown”, capaci di sorridere e far sorridere, se non altro perché abbiamo sempre una “Bella Notizia” da comunicare che ha a che fare con un Amore che salva e che è più forte di ogni cattiveria e dolore.

Una comunità che sa far sorridere
IMG_1619Mi piace legare questo tema del “clownismo cristiano” con l’esperienza appena conclusa della Festa della Comunità. Mi chiedevo in che modo la nostra IMG_1632comunità di Mar Rouge potesse testimoniare la sua gioia e potesse farlo in un modo coinvolgente e credibile. Ed eccomi accontentato! In questa ultima IMG_1460domenica di Settembre ho potuto vedere una comunità capace di uscire sulle strade, di coinvolgere la popolazione nel fare festa insieme. Questa ricorrenza è stata pensata solo da IMG_1698qualche anno e vuole mettere insieme le quattro comunità della parrocchia per dare inizio all’Anno Pastorale. Così le quattro cappelle di Mar Rouge, Kot de Fer, Damè e Lavaltye IMG_1269 IMG_1408hanno potuto celebrare, marciare, mangiare e giocare insieme. Grande partecipazione alla Messa delle 8.00 (celebrare) e alla processione con l’Eucaristia per le vie del paese (marciare). Poi la condivisione del cibo per più di mille persone (mangiare) e nel pomeriggio la sfilata con i gruppi, le bande musicali, e il gruppo motociclisti verso il “terreno” di gioco dove ci sono state le animazioni dei gruppi, le sfide di abilità e poi l’immancabile partita di calcio cattolici-protestanti.
L’impressione è stata davvero quella di un grande entusiasmo che ha coinvolto moltissima gente.
Il tutto è riuscito grazie al lavoro di IMG_1227tante persone che si sono prodigate con tanta generosità di tempo ed energie, penso al gruppo cucina che ha lavorato tutta la notte, alle corali che hanno animato le celebrazioni, a tutti gli addetti ai vari servizi.
Al cuore di tutto questo non posso non citare la presenza di Monsignor Franz Kolimon, vescovo emerito della diocesi, amatissimo dal popolo, che IMG_1177nonostante l’età e il fisico esile, è stato con noi a guidare con tanta forza comunicativa le riflessioni del triduo di preparazione alla festa, confermando di essere un vero “padre apostolico” per il popolo di Haiti, un esempio evangelico per tutti.

 

 

Vi regalo un po’ delle tantissime foto scattate per l’occasione.

 

 

BAY ESPWA, DARE SPERANZA

IMG_0555BAY ESPWA – DARE SPERANZA

Papa Francesco in una recentissima omelia del mattino ha detto” “Quando Dio visita il suo popolo, restituisce al popolo la speranza. Sempre. Si può predicare la Parola di Dio brillantemente: ci sono stati nella storia tanti bravi predicatori. Ma se questi predicatori non sono riusciti a seminare speranza, quella predica non serve. E’ vanità”.
Ho interpretato questo discorso sul predicare come valido anche su IMG_0678ogni nostra azione missionaria. Ogni volta che incontri una persona che ti chiede aiuto (e qui è un continuo), ogni volta che esprimi un giudizio, che compi un azione di solidarietà, che visiti una famiglia, un ammalato…. Ogni volta ti devi chiedere se sei uno che comunica speranza, se quello che dici e che fai IMG_0696offre speranza. Non illusioni, non ipocrisie anestetizzanti, ma speranza! Noi padri missionari siamo, volenti o nolenti, consapevoli o no, un segno di speranza.
Effettivamente, in questa situazione di indolenza diabolica delle istituzioni haitiane, in questa situazione dove si perpetua una specie di rassegnazione a non IMG_0681riuscire di cambiare il proprio futuro, noi possiamo essere uno dei pochi fattori di cambiamento. Qui a Mar Rouge, grazie all’opera e alle intuizioni di don Giuseppe Noli affiancato da don Mauro, ci sono stati cambiamenti che hanno inciso profondamente nella vita dei nostri haitiani della zona. Penso all’attenzione per i bambini con handicapp (Aksyon Gasmi, Sous renmen), penso alla distribuzione dell’acqua potabile, penso all’attività parrocchiale del SOKAM per la formazione al lavoro dei giovani, IMG_0693penso a tutto il lavoro per la scuola, alla costruzione e alla riparazione di tante case per le famiglie più povere, a tutta l’azione della Caritas parrocchiale organizzata in modo capillare e con tanti bravi collaboratori volontari….
Tutto questo è speranza e offre continuamente speranza. E’ quel che si dice”riuscire a far cambiare le cose”. Se un missionario è in questa logica di speranza fattiva, anche le sue
prediche, il suo parlare IMG_0477con la gente e della gente sapranno comunicare speranza. Quando un padre missionario parla dell’amore di Dio, chi ascolta lo sa che non si tratta del solito discorso utile come anestesia sui
problemi, perché questo IMG_0621padre è uno che ama sul serio e opera sul serio secondo questo amore.
Intanto che frullano queste convinzioni nella mente e nel cuore, continuo il giro delle case di famiglie in difficoltà

Chare, direttore Caritas

Chare, direttore Caritas

secondo la lista e le segnalazioni della Caritas e di don Mauro. Siamo stati nelle zone del vasto territorio parrocchiale denominate Pekri e Janvier. Ho fatto questo guidato dai responsabili caritas della zona e insieme al nostro direttore Charè. Il territorio di Mar Rouge è diviso in 17 zone e per ogni zona ci sono uno o due responsabili che seguono da vicino le famiglie più bisognose. Mentre offro la mia presunta “abilità” di fotografo per la documentazione utile, ho l’opportunità di conoscere sempre più da vicino la vita della nostra gente.
IMG_0619Purtroppo, più si vede, più si trovano situazioni di incredibile indigenza. Vale il detto “occhio non vede, cuor non duole”… e qui, se vedi quel che c’è, non puoi non dolerti, non sentire il peso di questa loro povertà. Ieri sera, mentre IMG_0633ero a letto, c’è stato un forte temporale. Pensavo alla fortuna di avere un buon tetto sulla testa e pensavo alle case che avevo visto e mi immaginavo in che modo potessero stare rannicchiati nell’unico angolo della casa dove non piovesse dentro.
Qualcuno ha detto:” beh. Loro sono abituati… vivono così da anni…”. Chi ragiona così non è certo un campione di speranza.

Certo che noi non possiamo risolvere tutti i problemi. Intanto, qui a Mar Rouge, cerchiamo di non perdere di vista chi ce li ha e si continua a fare qualcosa di buono per loro.
Ecco qui tre case che scalano la classifica delle situazioni più urgenti, che “speriamo” di aiutare il più presto possibile.

Al primo posto la casa in fresche frasche già presentata l’altra volta, al secondo quella con l’interno a vista cielo (ci vivono 8 persone, fra cui bambini piccoli), la terza un vero miracolo di collage con tutto ciò che era a disposizione.

IMG_0638Spesso, in questa zona, i cicloni fanno più disastri che da altre parti perché la vegetazione è più bassa o non sufficiente a riparare dal vento. Ci sono famiglie che dopo il colpo del ciclone restano come paralizzate, IMG_0597come una specie di ictus che toglie le capacità di reagire e si adattano al peggio piuttosto che cercare un miglioramento. Altre famiglie, forse con qualche possibilità in più, IMG_0587IMG_0603reagiscono almeno nel mettere pezze e aggiustamenti di fortuna, e prima o poi , trovano risorse per ricostruire. Trovi case con piccoli daIMG_0593nni, ma lasciate andare, con disordine e sporcizia dappertutto, e trovi case sgangherate, ma con quel poco che è restato in piedi ordinato e pulito, con tanto di fiori che abbelliscono il cortile. Anche i poveri non sono tutti uguali!

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IMG_0532E’ iniziata la scuola, già da una settimana. Gli alunni non sono certo arrivati in massa e non solo perché volevano prolungare le vacanze. Questo vale per tutte le scuole, ancora peggio per quelle statali, praticamente vuote. Molti sono ancora a casa e in giro perché non hanno i soldi dell’iscrizione, non hanno il materiale, la IMG_0511divisa, ….Le nostre scuole parrocchiali fanno tutto ciò che possono per accogliere anche chi non riesce a pagare, ma la situazione è davvero pesante se su 700 alunni solo meno di duecento riescono a dare un minimo di contributo. Due terzi IMG_0521dei costi totali sono a carico della cassa parrocchiale (cioè degli aiuti italiani).

Con don Claudio abbiamo già fatto visita ai nostri alunni e così vi regalo qualche bella foto di inizio scuola.

Auguri a tutti gli scolari del mondo!


Rache, krache, pa pè, …..

Rache, krache, pa pè, kampè souple…..

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Rache, krache, pa pè, kampè souple…..“Bisogna estrarre il dente, adesso sputa nel secchio, non aver paura, resta fermo per favore….”. Queste le frasi che i nostri due giovani dottori dentisti italiani dovevano IMG_9998ripetere tutto il giorno con decine di pazienti arrivati da tutta la zona per godere delle loro prestazioni gratuite e competenti.

Dottor Stefano e dottor Dario sono venuti qui a Mar Rouge pagando di tasca propria il viaggio e su sostegno di una associazione spagnola che ha procurato i contatti e un po’ del materiale necessario per offrire un servizio gratuito alla nostra popolazione. Maddalena (Madda) che ha reso possibile il loro arrivo a Mar Rouge ha organizzato
il loro lavorIMG_9983o nel nostro dispensario parrocchiale. Così i nostri due emiliani (con un accento alla Valentino Rossi) hanno fatto una settimana di servizio in un villaggio in periferia di Port au Prince, poi la settimana da noi all’estremo Nord ovest di Haiti e ora sono tornati in capitale per un’altra settimana di servizio presso il carcere minorile.     I due giovani dentisti hanno alloggiato qui da noi ed è stato davvero arricchente e simpatico
condividere questi giorni. Hanno lavorato da mattino a sera, con un minimo di materiale trasportabile in scatoloni e valigie, sedia del paziente compresa. Grazie al motore a scoppio hanno potuto utilizzare il trapano da viaggio.  Con IMG_9994IMG_9997il tempo e i mezzi a disposizione hanno potuto fare estrazione di IMG_0100denti irrimediabilmente perduti, sistemare le carie più evidenti, stuccare qua e là, fare la pulizia, restituire il sollievo e un bel sorriso
a molti pazienti, piccoli e grandi.

Il grosso problema dei denti ad Haiti è causato dalla scarsa igiene IMG_0176 IMG_0177dentale, dalla assenza di cure mediche, dal consumo della canna da zucchero (che spesso sgranocchiano e succhiano per
supplire alla fame e alla mancanza di cibo più a buon mercato) che genera la carie e il veloce deterioramento dei denti anteriori.

Carissimi IMG_0222dottori, grazie di tutto e come avete constatato qui il lavoro non manca mai, soprattutto se gratuito e appassionato come il vostro.

La prossima volta portate anche un po’ di tortellini, neh?

IMG_9548Tra noi è presente il ciclone ingegnere Giuseppe Bertani, che è il fautore di moltissimi progetti realizzati a Mar Rouge e dintorni e che è qui per far continuare gli altri in progetto. E’ instancabile, da mattino a IMG_9611sera, organizza, chiama, si reca nelle varie zone dei progetti, coinvolge tutti, spinge per proseguire. Nonostante non sappia granché di Creolo, è capace eccome di farsi capire e di far girare le cose come lui conosce e sa. E’ stato addirittura sull’isola della Tortuga accompagnato da don Claudio per vedere di far realizzare un progetto di acquedotto come quello di Mar Rouge.
E’ arrivato con carte, cartine, progetti, foto panoramiche per illustrare tutto il da farsi. Oltre all’ampliamento del sistema dell’acqua potabile IMG_0272(finanziato in buona parte da Filomondo), si sta definendo il progetto di costruzione del centro parrocchiale e diverse sere siamo stati a discutere su cosa e come costruire: abitazioni sacerdoti, spazi di accoglienza, aule di catechismo, salone polivalente, biblioteca….
Grazie Giuseppe, tu sei un ciclone di persona, uno di quelli che speriamo non IMG_0275IMG_0083smettano mai di piombare nella vita dei nostri cari haitiani. La tua forza, lo sappiamo, viene dal tuo cuore e dalla tua intelligenza, ma IMG_9629IMG_9616anche dal sostegno di una comunità stupenda come quella di Abbiate Guazzone.
Grazie a tutti

Con don Mauro ho potuto fare l’esperienza di un altro giro di malati a Digotri, in una delle zone più povere e fuori mano della parrocchia. Ho potuto vedere lo stato di povertà in cui vive questa gente e la loro forza di sopravvivenza. Le case sono sparpagliaIMG_19710103_101358te in mezzo alla vegetazione, in questo su e giù di colline e collinette, dove senza la guida non sapremmo dove andare. A volte per raggiungere un ammalato si deve camminare per un’ora di buon passo, tra calore e umidità.

IMG_0033Continua anche la visita alle famiglie che chiedono aiuto per la casa. Io naturalmente faccio molte foto e così aiuto i responsabili di Caritas della parrocchia a preparare la documentazione corredata da immagini

Qui in parrocchia stiamo preparando la Festa della Comunità che si svolgerà domenica 28 settembre. E’ interessante partecipare alle IMG_0250riunioni e vedere come i nostri haitiani si sanno coinvolgere e organizzare. Mi pare che possa diventare l’occasione più opportuna per affidare insieme a tutta la popolazione il IMG_4873nuovo corso della vita comunitaria dopo la partenza di don Noli, l’assunzione di responsabilità di don Mauro e la presenza ormai sicura di don Claudio. Io intanto resto a Mar Rouge in attesa di assumere il mio compito più definito, come diventare parroco in un’altra parrocchia della zona o restare a Mar rouge a fare equipe con gli altri. Ormai è questione di poco, il mio creolo diventa sempre più comunicativo e comunque presto riceverò indicazioni sui miei impegni futuri.

IMG_3637A proposito di don Noli, ho ricevuto proprio oggi le foto dell’incontro che è stato organizzato domenica sera ad Arcisate. S.Messa alle 18.00 in Basilica, poi la cena condivisa e infine la serata di testimonianza con molte foto prese anche da questo blog. Mi hanno detto tutti che è stato un incontro molto interessante e coinvolgente. Su questo io non avevo dubbi e spero che altre comunità possano fare tesoro della presenza di don Noli in Italia prima della sua ormai prossima partenza per la missione in Niger

IMG_9464Nei giorni scorsi ci raggiunto la notizia della morte improvvisa di Pietro, il fratello di Suor Gabriella. Lei non ha potuto tornare in Italia in tempo per partecipare al funerale. Così abbiamo deciso di celebrare una Messa nella cappellina della comunità a Mol San Nicola per affidare Pietro al Signore e per stringerci attorno a Suor Gabriella in questo momento di grande dolore.

Infine, visto che ho tardato un pochino nell’aggiornare il diario, recupero con un bel pò di immagini su alcune attività recenti.

La seconda gita al mare questa volta con i ragazzi delle zone di Damè e Lavaltye

Uscita di fine vacanze con il gruppo Gasmi, con i collaboratori e alcuni bambini sous renmen

 

Conteggio parole: 934 Bozza salvata alle 3:42:45. Ultima modifica di Don Levi il 9 settembre 2014 alle 1:23
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Basta scrivere.